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Politica

Gli Umanisti: il green pass è uno strumento disumano

14 Agosto 2021 by FronteAmpio.it 1 commento

diritti-umani-pace

Ci troviamo in « momento drammatico di oscuramento della ragione ».

La “scoperta” è della segreteria nazionale del Partito Umanista, l’unico sinora, occorre rendergliene atto, a criticare la spregevole situazione sociale creata ad arte dal regime al potere.

Gli Umanisti denunciano « la polarizzazione isterica e assurda tra difensori e oppositori dei vaccini contro il Covid -19 sta avvelenando il clima sociale del nostro paese ».

Fermare la campagna d’odio contro chi rifiuta un vaccino sperimentale

« In uno scenario orwelliano, in una escalation di irrazionalismo fanatico, assistiamo a una vergognosa campagna d’odio contro chi sceglie di non vaccinarsi e viene accusato di propagare la pandemia per immoralità ed egoismo ».

Per il Partito che si richiama alla filosofia di Silo, « risulta violento e disumanizzante l’approccio del governo che, per scongiurare nuove chiusure in autunno, adotta le maniere forti e promuove misure volte a impedire tale libertà di scelta e a tradurre in obbligo ciò che è (e deve rimanere) una responsabile decisione individuale ».

Diversamente, per il Partito Umanista, va riconosciuto « a chiunque il diritto di credere nella sicurezza di tali vaccini, o di negarla ».

In parole più semplici, sostengono, « in un paese che si definisce democratico va riconosciuta la legittimità dell’una e dell’altra scelta, soprattutto in un campo delicato come quello delle cure mediche ».

Partito Umanista: da rispettare la libertà ogni scelta: pro o no vax

A difesa di chi rifiuta questo genere di farmaco, il Partito Umanista ricorda « che si tratta di vaccini sperimentali [cosa che] aiuta a comprendere la posizione di chi non vuole sottoporvisi ».

« In definitiva – dichiarano –, è legittimo decidere liberamente che cosa fare con il proprio corpo ».

In particolare, « somministrare ai giovani – che non sviluppano la malattia in forma grave – un siero del quale non si conoscono gli effetti a lungo termine, è un fatto gravissimo. Almeno due generazioni che hanno ancora tutta la vita davanti dovranno affrontare le conseguenze ignote di una vaccinazione di cui non avevano alcun bisogno ».

Il green pass è solo uno strumento di intimidazione e coercizione

Per conseguenza, il Partito Umanista boccia e condanna il cosiddetto “green pass” che, esteso com’è stato disegnato dal regime, si mostra come « una misura coercitiva, che costringe la popolazione a vaccinarsi anche contro la sua volontà e si configura come una violazione delle libertà individuali e come una forma gravissima di discriminazione nei confronti di chi non vorrà piegarsi alle intimidazioni ».

Una misura, quella del “green pass” che non ha alcuna efficacia sanitaria, come del resto la vaccinazione: « l’unica misura che evita con certezza la trasmissione del virus: rispettare l’obbligo della mascherina al chiuso e il distanziamento che non nuoce a nessuno ».

Ancora più grave assistere ad un controllo sistematico della comunicazione di massa da parte del regime che di fatto « vieta il pensiero divergente » relegandolo a nicchie sui social ancora non censurati.

Il comunicato del Partito Umanista si conclude con una domanda cui il lettore dovrebbe dare la propria risposta nei commenti: « Oggi si decide in che mondo vivremo domani: dominati dalla paura, circondati da presunti nemici e inclini a obbedire acriticamente al potere stabilito, o liberi di pensare, scegliere e agire nel rispetto dell’umanità (cioè della libertà) degli altri? ».

–

Fonti e Note:

[1] Partito Umanista, 10 agosto 2021, “No all’obbligo del vaccino anti covid”.

Archiviato in:Politica Contrassegnato con: Partito Umanista

L’incoerente appello alla vaccinazione di Mattarella

28 Luglio 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Suona come una presa per i fondelli il richiamo alla « responsabilità » rivolto a insegnanti e famiglie, pronunciato oggi dal presidente della repubblica italiana Sergio Mattarella [1].

Il presidente si riferiva all’oramai famosa « grave emergenza pandemica » che avrebbe « colto il mondo di sorpresa ».

Quest’ultima una grande falsità atteso si tratta di una normale infezione virale di cui il governo aveva il dovere di aspettarsi l’arrivo dopo dopo le precedenti pandemie di Sars-Cov-1, Mers, Aviaria, Suina etc.

Mattarella s’inventa il dovere civico, dimenticando l’articolo 23 della Costituzione cui ha giurato fedeltà

Da qui, comunque, il presidente propone un’implicita “raccomandazione” a sottoporsi e far sottoporre i propri figli minori all’inoculazione “volontaria” del siero genico.

« La pandemia non è ancora alle nostre spalle. Il virus è mutato e si sta rivelando ancora più contagioso », ha ammesso il presidente nonostante siano trascorsi già 17 mesi dall’inizio delle limitazioni ai Diritti Umani.

Ciò perché, secondo il presidente Sergio Mattarella, « soltanto grazie ai vaccini siamo in grado di contenere » la diffusione del virus Sars-Cov-2.

Quindi il monito: « per queste ragioni la vaccinazione è un dovere morale e civico ».

Che si asserisca che sia un « dovere civico » accettare un atto medico non obbligatorio sul proprio corpo, firmare persino un “libero” consenso informato sembra qualcosa di incoerente.

E’ « dovere civico » ubbidire alle leggi, al più.

Ricordiamo al presidente, infatti, che l’articolo 23 della Costituzione evidenzia come « nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge ».

Nessun « dovere civico », quindi, specie se, come ammette Sergio Mattarella, « il vaccino non ci rende invulnerabili ma [solo] riduce grandemente [ ? ] la possibilità di contrarre il virus, la sua circolazione e la sua pericolosità ».

Il presidente Mattarella chiede responsabilità ai cittadini ma non a Big Pharma e medici vaccinatori

Ed invece no per il Caro Presidente: « tutti devono avvertire questa responsabilità, questo dovere, e corrispondervi con i loro comportamenti »; ovvero tutti devono “liberamente” vaccinarsi.

Certo che, in tema di responsabilità, duole rilevare che la stessa responsabilità non è richiesta alla Case Farmaceutiche americane che han fornito i “vaccini” senza garantire – civilmente – la loro sicurezza e, ancora, la responsabilità non è stata richiesta al personale sanitario che inocula il siero genico. Se per i primi l’irresponsabilità è stata garantita da un contratto, per i secondi il presidente ha firmato la legge che assicura uno scudo penale.

Ma la retorica di chi ha il potere spesso dimentica i fatti consapevole che i media al servizio del regime non penseranno affatto a ricordarli.

–

Fonti e Note:

[1] Quirinale, 28 luglio 2021, “Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di consegna del “Ventaglio” da parte dell’Associazione Stampa Parlamentare”.

Archiviato in:Politica Contrassegnato con: Covid-19, Italia, Vaccino

La lotta è di classe, non tra negazionisti e covidioti

9 Maggio 2021 by FronteAmpio.it 1 commento

La classe dominante cerca di dimostrare in mille modi che il paese è diviso in due.

Non fra sfruttati e sfruttatori, non fra lavoratori e capitalisti, non fra masse popolari e classe dominante, ma fra cittadini responsabili che assumono i comportamenti individuali adeguati a fare fronte alla pandemia e cittadini che negano la pandemia, non accettano le misure imposte ( chiusure delle attività senza indennizzi adeguati e limitazioni varie ), assumono comportamenti antisociali e inevitabilmente diventano i responsabili del disastro in cui versa il paese.

Tutte balle!

Già il solo fatto che questa contrapposizione sia sistematicamente promossa da tutti i media di regime deve far suonare un campanello di allarme.

La guerra fra poveri negazionisti vs covidioti non porta niente di positivo al campo delle masse popolari e anzi rafforza la classe dominante.

Le questioni decisive sono altre: sono quelle che alimentano l’organizzazione e la loro mobilitazione delle masse popolari e il processo attraverso cui imparano a fare a meno della classe dominante, delle sue autorità e delle sue istituzioni e arrivano a gestire autonomamente la società conformemente ai loro interessi.

Un primo passo è riconoscere cosa si muove dietro la propaganda di regime e l’intossicazione dell’opinione pubblica.

La crisi sanitaria è dovuta ai tagli al Sistema Sanitario Pubblico voluto dai capitalisti

La pandemia ha avuto e ha effetti devastanti principalmente a causa dei tagli al Sistema Sanitario Nazionale, alle speculazioni e al malaffare che vigono da decenni. Questo è l’effetto della gestione capitalista di un servizio essenziale per l’umanità.

Dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia, dopo misure di emergenza, stato d’eccezione, impennata del debito pubblico, legioni di esperti di tutti i tipi, la situazione è oggi persino peggiore di ieri.

Da febbraio 2020 a febbraio 2021, sono stati persi quasi un milione di posti di lavoro (fonte ISTAT, 6 aprile 2021) in regime di blocco dei licenziamenti, blocco che sta per essere revocato con i risultati che tutti possiamo immaginare.

Occorre lottare contro i capitalisti del governo Draghi, non contro i no-vax o i no-mask

Draghi è un uomo della UE e ha il compito di riprendere su ampia scala l’attuazione del programma di lacrime e sangue che la classe dominante persegue contro le masse popolari da decenni.

In questo contesto, la sinistra borghese si fa campionessa del tiro al piccione contro i negazionisti, i no mask, i no vax, ecc. ecc. per nascondere la sua incapacità di dare prospettiva alle mobilitazioni e alle rivendicazioni delle masse popolari.

Per liberare il paese dai capitalisti, dagli speculatori, dalla UE, dalla NATO e dalla pandemia ( che sono tutte facce della stessa medaglia ): dobbiamo sostenere ogni forma di opposizione, protesta e lotta contro il governo Draghi e contro gli effetti della crisi e della pandemia.

–

Fonti e Note:

Credits: Photo by Carl Campbell on Unsplash

[1] Testo tratto da: P.Carc, 3maggio 2021, “La pandemia, i comunisti e la marcia verso il socialismo”.

Archiviato in:Politica Contrassegnato con: CARC

Rifondazione boccia l’intergruppo pro MES: la soluzione? BTP o Patrimoniale

22 Ottobre 2020 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Maurizio Acerbo - Rifondazione Comunista - FB

Oramai sono mesi che il tema del dibattito nazionale è quello del finanziamento delle spese per la prevenzione anti Covid ovvero per il rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale.

La parola d’ordine è una sola : MES. Famigerato strumento finanziario concesso in prestito dall’Unione Europea che ci ricorda la Grecia e le sofferenze cui fu soggetta quella popolazione in cambio dell’aiuto.

Le posizioni nel Parlamento italiano sono a geometria variabile, e, mentre ufficialmente tutti, eccetto i liberisti del PD, di Italia Viva, Forza Italia e Più Europa, si pronunciano contro, nel Parlamento viene annunciato un intergruppo trasversale denominato MES subito e che vorrebbe sostenerlo.

A promuoverlo, tra gli altri Renato Brunetta (Forza Italia). « sì, ai 37 miliardi per MES per combattere la pandemia. Siamo già oltre 40 [ parlamentari, NdR]. Saremo la maggioranza entro due settimane », ha annunciato su twitter.

A fargli eco la segretaria dei Verdi Elena Grandi : « abbiamo bisogno dei fondi del MES per intervenire sulla Sanità Pubblica e assicurare a tutti cure e assistenza ».

Pesante il tweet di Benedetto Della Vedova (Più Europa) : « il M5S impedisce di accedere al MES per sanità e scuola. Trovo tutto questo auto-lesionista e anti-italiano ».

« I soldi del MES per rafforzare il trasporto pubblico, aumentando le corse utilizzando aziende private », reclama Antonio Tajani (Forza Italia).

Lo sostiene anche Laura Boldrini ( che lasciata la Sinistra ha aderito al Partito Democratico lo scorso 24 settembre 2019) : « Ma veramente la Sanità non ha bisogno di risorse aggiuntive ? il ricorso al MES deve essere discusso in Parlamento ».

Di nuovo Brunetta, sempre sul social twitter, ha evidenziato un sondaggio che avrebbe svolto il programma televisivo “Porta a Porta” per Rai1 dal quale si rileverebbe che il 48,5% degli italiani vuole il MES.

Quello che non spiegano lor signori è che il MES è un prestito, per cui bisogna fornire garanzie a copertura per una durata di 10 anni. E che gli devi dire ORA dove devi prenderai i soldi per renderglieli.

Acerbo : sciacalli coloro che han tagliato la Sanità ed ora chiedono il MES

Per andare oltre gli slogan, per comprendere le cose fuori dalle strumentalizzazioni di parte, occorre leggere quanto scrive Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista.

« È vergognosa e sciacallesca la campagna pro-Mes portata avanti da chi – politici, economisti, opinionisti – per anni ha proposto e attuato i tagli dello stato sociale e della sanità che ricordiamo erano costantemente raccomandati da Commissione Europea e Bce », scrive Acerbo sul sito web del Partito, unico spazio di comunicazione rimasto attesa l’oramai dichiarata censura dei media di regime.

« Purtroppo – lamenta il segretario comunista – su questo argomento lo stesso elettorato di sinistra tende a fare propria la parola d’ordine essendo abituato a ragionare sempre secondo la logica barbara del bipolarismo: se Salvini è per il no vuol dire che il MES va bene ».

« Che ci vogliano ingenti risorse da investire in sanità per contrastare questa seconda ondata della pandemia da Coronavirus è una verità. E servono alla svelta », ammettono i compagni della “Rete delle Città in Comune” ospiti sul sito di Rifondazione.

Questi, sulla falsariga di Acerbo, evidenziano a riguardo al MES come « stiamo parlando di circa 36 miliardi, che sono esattamente quelli tagliati nella sanità pubblica nazionale e locale dalle manovre dei vari governi negli ultimi 10 anni, in ossequio ai dettami europei di austerità e di bilancio ».

Tagli-Sanità-10-anni

Le proposte di Acerbo per finanziare la Sanità : nuovi BTP o Patrimoniale

Come fare allora ? Come reperire le risorse finanziarie ?

Per Acerbo, le strade percorribili sembrano essere solo due :

  • il ricorso al mercato finanziario interno, con l’emissione di Buoni del Tesoro Poliennali (BTP),
  • l’imposizione di una tassa patrimoniale a partire da 1 milione di euro.

A proposito dei BTP, l’esponente di Rifondazione Comunista spiega : « i BTP settennali sono al 0,35% ».

Rifondazione e Volt : Serve una proposta di riforma del SSN

Sul sito del partito, Maurizio Acerbo conclude il proprio ragionamento levandosi un sassolino dalle scarpe : « se oggi le Regioni sono di nuovo impreparate sul piano sanitario lo dobbiamo al fallimento del federalismo eccessivo che è stato introdotto in Costituzione nel 2001 per iniziativa degli stessi che oggi invocano il MES » [ il governo PD-Lega, NdR ].

Sembra dargli ragione Andi Sheu ( del giovane partito Volt ) : « manca qualsivoglia proposta di riforma del SSN », scrive su twitter.

Un chiaro invito a ripristinare il vecchio testo Costituzionale del 1948 per ripensare ad un Servizio Sanitario Nazionale, visti i risultati, in termini di inefficienza, sprechi e ruberie della gestione regionale della Sanità.

Un percorso utopistico nell’epoca in cui l’emergenza Covid, e il caos dei vaccini anti-influenzali, hanno mostrato la necessità di una gestione centralizzata della politica sanitaria?

Archiviato in:Politica Contrassegnato con: Covid-19, MES, Sanità

Maxi sanzione a Ryanair: il co-marketing è illegittimo !

7 Agosto 2019 by FronteAmpio.it 2 commenti

La Commissione europea ha ordinato alla compagnia irlandese “low  cost” Ryanair di restituire aiuti illegali incassati nell’ambito di contratti per incrementare i flussi aeroportuali. Stiamo parlando proprio del cosiddetto co-marketing !

Diverse testate internazionali, tra cui AeroTime News e IrishTimes, hanno pubblicato lo scorso 2 agosto la notizia, invece ancora tenuta nascosta dai Media italiani e, soprattutto, dalle grandi firme locali.

«Da un’indagine, durata un anno, è emerso che erano stati concessi 8,5 milioni di euro alla compagnia aerea tra il 2010 e il 2017 in cambio della promozione di Montpellier e dintorni come destinazione turistica sul sito web della compagnia aerea. La Commissione Europea ha, tuttavia, constatato che questo servizio di marketing costituiva, di fatto, un incentivo a mantenere le attività di Ryanair all’aeroporto di Montpellier (MPL). Poiché il finanziamento avveniva quasi interamente da Enti pubblici, regionali e locali, la Commissione ha concluso che tali contratti sono stati finanziati con risorse statali».

«La Commissione europea è giunta alla conclusione che i contratti di servizi di marketing conclusi tra l’Associazione per la promozione del turismo e Ryanair all’aeroporto di Montpellier sono illegali ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato. Ryanair deve ora rimborsare alla Francia l’aiuto di Stato illegale di 8,5 milioni di euro».

«Analoghe discrepanze sono già state rilevate in altri aeroporti in Francia, Germania e Italia», conclude AeroTime News.

La commissaria europea Vestager: Ryanair danneggia altre compagnie aeree

Margrethe Vestager

In un comunicato stampa della Commissione Europea, dello scorso 26 ottobre 2018, il Commissario europeo alla concorrenza, la danese Margrethe Vestager, già allora dichiarava: «Una concorrenza leale è essenziale per i consumatori, l’occupazione e la crescita, anche per gli operatori del trasporto aereo. Un vantaggio ingiusto a Ryanair danneggia altre compagnie aeree».

«Negli ultimi anni – continuava il comunicato del governo europeo -, la Commissione ha concluso una serie di casi riguardanti aiuti alle compagnie aeree volti ad attrarre o mantenere la capacità degli aeromobili in determinati aeroporti, ritenendo che non fossero in linea con le norme sugli aiuti di Stato, ad esempio riguardanti gli aeroporti di Nîmes, Pau e Angoulême in Francia, Zweibrücken e Altenburg-Nobitzin Germania, Klagenfurt in Austria e gli aeroporti sardi di Cagliari, Olbia e Alghero in Italia».

L’osservatorio legale sui trasporti Transportwatch, il 27 novembre 2018, precisava: «A partire dal 2010, l’Associazione per la promozione del turismo [di Montpellier, NdR] ha concluso dei contratti con Ryanair e la sua controllata Airport Marketing Services (AMS) a mezzo dei quali ha acquistato servizi di marketing destinati a promuovere la zona di Montpellier sul sito di Ryanair».

Siamo, in poche parole, proprio davanti allo stesso caso dell’associazione dei Comuni della provincia di Trapani che acquistava da Airport Marketing Services (AMS) pubblicità per il sito di Ryanair allo scopo, per nulla nascosto, di ottenere che una serie di linee aeree facessero scalo all’aeroporto di Trapani-Birgi.

Scrive la Commissione Europea, negli Atti della Procedura Sa.47867 : «I contratti di marketing conclusi direttamente con Ryanair/AMS senza alcuna procedura di gara sono per se selettivi. Per quanto riguarda i contratti conclusi in seguito ad una procedura di gara pubblica, la Commissione ritiene in via preliminare che anche questi debbano essere considerati selettivi, essendovi vari elementi che indicano che le gare erano state concepite sin dall’inizio per consentire la selezione di Ryanair come fornitore del servizio». [il testo della sentenza sarà diffuso a giorni, NdR]

Vicenda co-marketing Ryanair: il tempo ha dato ragione ai giusti

Avevamo visto lungo noi quando, il 25 luglio 2015, scrivevamo “Affare Ryanair: Ecco cosa compriamo con 2.250.000 euro!”; oppure il 30 luglio 2015, con “Si scrive AMS: è l’escamotage del Co-Marketing Ryanair”. O quando, il 10 febbraio 2015, riportavamo che la senatrice di Lecce Barbara Lezzi (Movimento 5 Stelle) in un’interrogazione parlamentare scriveva che l’accordo di co-marketing, in quel caso negli aeroporti pugliesi, era «in palese violazione della normativa comunitaria e nazionale in tema di appalti e concorrenza», ed, in particolare, in «palese contrasto con gli artt. 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea».

Ma aveva ragione anche il tanto vituperato sindaco generale Vito Damiano quando rifiutò di mettere la propria firma sotto la proroga di quel contratto di co-marketing firmato dal suo predecessore. Quel sindaco, uomo di legge, la legge la rispettava senza ricercare escamotage.

Il contratto di co-marketing è un contratto, checché ne dicano i soloni ed i sapienti di strada, e deve pertanto essere assoggettato ai suoi dettami [dal 2012, era in vigore l’art. 4, comma 6, del D.L. 95/2012 che non doveva essere “aggirato“, la legge non s’aggira si applica, NdR].

Le ragioni del diritto non si superano con gli “escamotage”

Avevano torto, invece, quelli del Comitato #senonvolononvoto e quei noti politici che, per ragioni di visibilità mediatica, hanno cavalcato le proteste di un gruppo di pochi, ma ben organizzati, personaggi. Su certa stampa si è detto e scritto di tutto e l’opposto di tutto, sono state ipotizzate strategie alla luce del sole ed in antri chiusi e misteriosi, quasi carbonari.

Ma, in questo territorio, spesso ha ragione chi grida più alto e non chi ha la ragione del diritto dalla parte propria. Salvo poi, ammantarci tutti, solo per l’occasione, di legalità nelle parate annuali durante le ricorrenze per i morti di mafia.

Tuttavia qualcosa si muove. Come già ricordava MeridioneNews, lo scorso 22 gennaio, sarebbe in corso una «indagine per falso in bilancio» da parte della Guardia di Finanza a carico di «quindici persone che hanno ricoperto incarichi negli ultimi tre Consigli d’Amministrazione dell’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto Vincenzo Florio di Birgi nell’ambito della gestione di co-marketing con Ryanair».

Probabilmente le due notizie non sono collegate, ma proprio ieri s’è dimesso il presidente di Airgest l’avvocato Paolo Angius. La notizia la dà ilSicilia.it. Le ragioni dichiarate? «sopraggiunti impegni professionali».

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No al green pass della vergogna!

Petizione contro il "green pass della vergogna" indirizzata ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.

Sì, firmo ora!
440 firme

No al green pass della vergogna

Ai Sigg. Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera

Sig.ra/Sig. Presidente,

da oltre un anno e mezzo il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazioni dei diritti fondamentali dell’uomo.

Se accettiamo che i principi fondamentali dello Stato di diritto possano essere sospesi oggi, in nome della gestione della pandemia, dobbiamo sapere che stiamo consegnando al futuro la possibilità di prendere direzioni diverse dalla democrazia in nome di qualsiasi altra minaccia che dovesse presentarsi, di origine umana o naturale

Il green pass colpisce una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita [non vaccinarsi], che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta

Il “green pass” della vergogna viola:

  • l’articolo 1 della Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione,
  • gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana,
  • l’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE,
  • l’articolo 2 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
  • l’articolo 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
  • l’articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
  • e, infine, la Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa approvata il 27/01/2021 che, al punto 7.3, vieta ogni forma di discriminazione per chi scelga di non vaccinarsi.

Le ragioni emergenziali non possono essere utilizzate come scudo per sospendere e annullare diritti considerati intangibili dai Padri Costituenti e dalla comunità internazionale

Pertanto, si chiede che l’emergenza sanitaria sia affrontata senza derogare di un passo dal percorso della civiltà del diritto.

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Sep 10, 2021

Firme raccolte: 440

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