Livorno, 21 gennaio: come dividersi davanti a questa data?

Livorno – Martedì 21 gennaio ero a Livorno e ho assistito alla cerimonia di omaggio dei comunisti al luogo dove, oltre cento anni fa, nasceva il Partito Comunista d’Italia.
Ho provato una forte emozione nel vedere sventolare le bandiere rosse con falce e martello, nell’ascoltare gli inni comunisti e nel vedere tante persone credere ancora in quell’ideale. Ho percepito il sentimento comune tra uomini, donne e soprattutto giovani presenti.
Ma ho anche provato rabbia.
Come non indignarsi nel vedere un anniversario così importante rovinato da divisioni quasi ridicole? Invece di un’iniziativa unitaria, chi si riconosce nell’eredità marxista ha dato vita a più commemorazioni separate.
La mattina, Rifondazione Comunista si è recata davanti all’ex teatro San Marco, innalzando la propria bandiera e deponendo un mazzo di fiori. Nel primo pomeriggio, è stata la volta del Fronte della Gioventù Comunista e dell’Unione Lotta per il Partito Comunista, che hanno fatto lo stesso prima di una serie di interventi dei propri leader (qui il relativo articolo di dettaglio). Subito dopo, è arrivato il PCI con il segretario nazionale Mauro Alboresi, con un’altra bandiera, altri fiori e un altro discorso di circostanza (leggilo sul loro sito). Infine, Lotta Comunista ha organizzato, per la serata, un incontro commemorativo in un locale vicino.
Poi, nei discorsi, si sente parlare di divisioni che portano all’irrilevanza e della necessità di unirsi.
Se le divergenze politiche possono a volte essere inevitabili, almeno nelle commemorazioni sarebbe necessario marciare uniti.
Sul piano politico, tuttavia, le divisioni spesso sembrano più legate a questioni personali che a reali differenze ideologiche. Un esempio recente è quello delle elezioni comunali proprio di Livorno del 2024 [1], dove Rifondazione Comunista e Potere al Popolo (alias Livorno Popolare) hanno preferito appoggiare il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle piuttosto che il più naturale Lorenzo Cosimi, candidato del Partito Comunista Italiano. Eppure, se si fossero uniti, probabilmente avrebbero ottenuto almeno un seggio in Consiglio.
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Fonti e Note:
[1] Repubblica, 11 giugno 2024, “Elezioni Comunali 2024 – risultati comune di Livorno (Toscana)”.
Il discorso è che già si è pochi, e se ci si frammenta si fa solo un favore alla classe dominante. Poi se si vuole fare realmente politica, cioè lavorare per il benessere della comunità, lo si può fare tramite compromessi e comprensione nei confronti delle diversità di veduta. Se ci si chiude a riccio, se non ci si mette mai in dubbio, si incorre nel pericolo settarismo e tutta una sequela di dinamiche che va a minare l’intento di far del bene per gli oppressi. Che finiscano di litigare sul 5 percento di contenuto diverso fra le parti, e si mettano a cooperare per quel 95 che hanno in comune.
Cioè bisogna fare il P.M.F. Partito della Macedonia di Frutta. Ma non è così semplice. Dobbiamo scegliere la frutta. Poi decidere che tipo di macedonia fare C è la macedonia invernale,la macedonia autunnale, quella con gelato, macedonia condita al limone, macedonia condita al liquore,solo di questa versione esistono un centinaio di ricette. Bisogna poi stare attenti agli allergeni, e qui le varianti sono pressoché infinite. Bisogna creare un comitato di studio che certifichi la provenienza e il tipo di coltivazione, biologica o industriale. E per ogni commissione bisogna mettere gruppi dirigenti ed leggerli magari con delle primarie democratiche. Primarie che , inevitabilmente, saranno contestate e quindi ripetute n volte. A questo punto partiranno le denunce e gli avvisi di garanzia. Mi fermo per stanchezza.e non perché non si potrebbe continuare. C è ancora qualcuno ,pensa, che dà dell’ Utopista al comunista che si accontenta di fare semplicemente: La Rivoluzione Proletaria.