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Camera dei Deputati

Obbligo vaccinale, Fratelli d’Italia: governo Draghi autoritario!

27 Febbraio 2022 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Camera-Deputati

Sia pure in maniera poco credibile, perché fuori dal governo ma sempre allegata di Lega Nord e Forza Italia, anche Fratelli d’Italia si è schierata alla Camera dei deputati contro l’obbligo vaccinale nel giorno della conversione del Decreto Legge n. 1 del 7 gennaio 2022 che lo istituisce [1].

Per il partito d’estrema destra, sono intervenuti in Aula il romano Federico Mollicone, già responsabile comunicazione del partito, e la DSGA messinese Carmela Bucalo.

Mollicone (Fratelli d’Italia): 500.000 lavoratori senza stipendio!

Mollicone denuncia come per il governo sia cosa giusta e normale che « mezzo milione di lavoratori – tutti dai cinquant’anni in su, un’età in cui è difficile trovare altre occasioni di lavoro – perderà lo stipendio ».

Il deputato, per spiegare l’inutilità dell’obbligo, ha citato perfino il magnate americano Bill Gates che ha recentemente dichiarato

come « Omicron è un tipo di vaccino e sta facendo un lavoro migliore di quello che stiamo facendo noi con i vaccini ».

Ha ricordato il titolo che il giornale inglese The Spectator ha dedicato al nostro paese: “La tirannia senza senso del Covid pass italiano”.

Ancora, il parlamentare ha sostenuto come « con questo decreto sono state introdotte le autorità di sorveglianza dei non vaccinati, nel nome di un credo sanitario religioso, facendo strage dei dati personali dei cittadini ».

« Molti altri sono già tornati alla completa normalità, altri Paesi, altre Nazioni – ha continuato Mollicone – ; in altri Paesi almeno il Governo ha reso nota una data, un percorso; qui, in “Draghistan”, colleghi, non si può ».

Concludendo il proprio intervento, Federico Mollicone ha citato l’epilogo del film sull’eroe scozzese Braveheart che lui assimila ai no vax: « possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà ».

Bucalo (Fratelli d’Italia): Italia stato autoritario

Più pragmatica Carmela Bucalo che ha ricordato come il governo si sta muovendo « violando diritti e libertà fondamentali ».

Per la deputata di Fratelli d’Italia, « ci troviamo, oggi, davanti a uno Stato che comincia ad abituarsi troppo al suo potere, un potere non più autorevole, ma autoritario, basato sul controllo della vita e delle attività dei cittadini, con un rischio altissimo per i principi democratici ».

Che accuse di tirannia e autoritarismo giungano da Fratelli d’Italia è tutto dire.

–

Fonti e Note:

[1] Scarica il PDF del “ Verbale Aula Camera deputati 22 febbraio 2022 - obbligo vaccinale ”.

Archiviato in:Dal Parlamento Contrassegnato con: Camera dei Deputati, obbligo vaccinale

Obbligo vaccinale over 50, Alternativa: Crimine contro l’Umanità

27 Febbraio 2022 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Unica autentica opposizione, in Parlamento, “Alternativa” [1], gruppo nato dalla scissione dei Cinque Stelle, ha pesantemente criticato, in Aula, la conversione del Decreto legge n. 1 del 7 gennaio 2022 sull’obbligo vaccinale agli over 50 [2].

Per Alternativa sono intervenuti Jessica Costanzo, torinese, laurea in Scienze Politiche e Master in Relazioni internazionali e studi strategici, e Francesco Sapia, di Cosenza, laureato in Sociologia.

I loro interventi, ovviamente, sono stati censurati dai mezzi di propaganda del regime, tanto targati Rai che Mediaset, lesti invece a promuovere soggetti di nessuna rappresentanza come Calenda o Toti.

Costanzo (Alternativa): Draghi commette crimini contro umanità

Secondo l’onorevole Jessica Costanzo, nell’iniziativa del regime con a capo Mario Draghi, ci sono « gli estremi per dei crimini contro l’umanità, di cui spero al più presto essi dovranno risponderne nelle sedi più opportune ».

La deputata ha riportato, nel proprio intervento, due passi della sentenza del Tribunale di Pisa [3] in tema di green pass: « L’ordinamento costituzionale italiano non contempla né lo stato di eccezione né lo stato di emergenza, al di fuori dello stato di guerra. La tutela di questi diritti non può ingigantirsi a tal punto da tiranneggiare la protezione di altri diritti di pari natura costituzionale ».

Ha quindi contestato il toto il green pass: « Il green pass da vaccinazione è stato, anzi, finora un formidabile veicolo di diffusione del virus, permettendo l’accesso a qualsiasi luogo di interazione sociale – penso ai ristoranti, ai bar, ai cinema e a quant’altro – con tanto di illusione di sicurezza ».

« Lo strumento – ha continuato – è diventato così distorsivo, […]. Il green pass è diventato il fine, la chiave che apre la prigione in cui è stata rinchiusa un’intera popolazione. Addirittura, ci si infetta deliberatamente per avere il green pass, l’opposto dunque delle ragioni sanitarie ».

Sapia (Alternativa): obbligo vaccinale atto nazista!

Francesco Sapia, invece, ha elencato ben nove motivi secondo i quali « l’obbligo vaccinale per gli over 50 non ha più senso ». Tra questi sicuramente incontrovertibile il fatto che « i vaccini disponibili sono ormai stravecchi e ne è più che dubbia l’attuale utilità ».

Per l’onorevole Sapia, l’obbligo vaccinale da 50 anni in su è un « atto da mentalità nazista […], tra l’altro senza elementi scientifici a sostegno ».

Il deputato de Alternativa ha così concluso: « A Draghi e ai suoi soci interessano soltanto due cose: spaventare il popolo e confinare la libertà degli individui […] per mantenere il potere, seppellire la democrazia e costringere il popolo all’obbedienza incondizionata ».

Nel momento in cui il ministro D’Inca ha posto la “questione di fiducia”, i deputati di “Alternativa” per protesta hanno occupato i banchi del governo, lanciando dei fogli alla volta del ministro [4].

–

Fonti e Note:

[1] Il gruppo “Alternativa”, composto da 15 deputati e 2 senatori, è guidato dal deputato sardo Pino Cabras già redattore di PandoraTV il giornale online di Giulietto Chiesa.

[2] Scarica il PDF del “ Verbale Aula Camera deputati 22 febbraio 2022 - obbligo vaccinale ”.

[3] Della sentenza do’ dettagli in: FronteAmpio, “Tribunale Pisa: lo stato di emergenza è illegittimo e eversivo”, 22 febbraio 2022.

[4] Il Tempo, 23 febbraio 2022, “Il governo pone la fiducia sull’obbligo vaccinale e alla Camera succede di tutto. Pioggia di fogli sul ministro D’Incà”.

Archiviato in:Dal Parlamento Contrassegnato con: Camera dei Deputati, obbligo vaccinale

Obbligo vaccinale over 50: la maggioranza si piega a Mario Draghi

27 Febbraio 2022 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Mario_Draghi

Il deputato Roberto Bagnasco ( Forza Italia ), intervenendo in Aula [1], l’ha ammesso sia pure in maniera edulcorata: « il Governo, forse con metodi un pochino forti, ha convinto [ alla vaccinazione anti Covid, NdR ] molti di coloro i quali, forse, convinti, almeno all’inizio, non lo erano ».

Queste maniere “forti”, che potremmo anche definire poco democratiche o poco legittime, continuano con la conversione in legge del Decreto Legge n. 1 del 7 gennaio 2022 per la quale il regime con a capo Mario Draghi ha posto, mercoledì scorso, l’ennesima “questione di fiducia”.

Si tratta di quello che, tra l’altro, prevede l’obbligo vaccinale anti Covid 19 per l’intera popolazione ultra cinquantenne.

Nuovo Decreto di Mario Draghi in vista su green pass e vaccini?

L’onorevole Bagnano ammette che si tratta di una legge-porcata: « sarebbe veramente sciocco nasconderlo, alcune situazioni di questo decreto-legge derivano ancora da una curva epidemica che non era certo quella di oggi, e quindi ci sarà un altro decreto con cambiamenti sostanziali e importanti, che mi auguro si possano fare nel più breve tempo possibile ».

Stessa è la linea della deputata Gilda Sportiello ( Movimento Cinque Stelle ): « come Movimento 5 Stelle, chiediamo a gran voce che si apra una discussione sulle prossime aperture, sull’allentamento delle misure e sulla rimodulazione del green pass » [1].

Chiediamo a chi?

All’unto del signore, al banchiere Mario Draghi ovviamente.

L’indomani, però, come pecorelle i deputati della Camera approvano il provvedimento nel testo voluto dal messia.

–

Fonti e Note:

[1] Scarica il PDF del “ Verbale Aula Camera deputati 22 febbraio 2022 - obbligo vaccinale ”.

Archiviato in:Dal Parlamento Contrassegnato con: Camera dei Deputati, obbligo vaccinale

I deputati: si legge poco, la lettura fondamentale per crescita personale

24 Luglio 2019 by FronteAmpio.it Lascia un commento

«Il nostro è un Paese dove non leggono poco solo i meno abbienti, ma leggono poco anche i benestanti, i professionisti, i grandi manager», dichiara la deputata Flavia Piccoli NARDELLI (Partito Democratico). La deputata calabrese Alessandra CARBONARO (M5S) cita i dati allarmanti in materia di dispersione scolastica e disuguaglianze sociali, si dice certa che la promozione della lettura sia una misura fondamentale per cambiare la situazione: «i legislatori – sostiene la Carbonaro – hanno il dovere di fare il possibile per diffondere la consapevolezza che la lettura è fondamentale per la crescita personale individuale e, collettivamente, per la crescita civile, sociale e culturale del Paese».

Con 476 voti favorevoli ed alcuno contrario la Camera, lo scorso 16 luglio, ha approvato, in prima lettura la Proposta di legge 478 presentata proprio dalla deputata Flavia Piccoli NARDELLI (Partito Democratico) che reca “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura“. La norma, che è stata emendata durante il percorso in Commissione Cultura, passa ora al Senato per l’approvazione definitiva.

Indubbiamente il voto unanime della Camera mostra un interesse condiviso al tema; da parte del PD che ha proposto il provvedimento ma anche della maggioranza Lega – Cinque Stelle che lo ha accolto.

Sostegno alla lettura con molto fumo e poco arrosto

Non mi sento, tuttavia, soddisfatto perché il provvedimento, nella stesura finale, non dispensa particolari risorse per raggiungere l’obiettivo e perché delega a successivi Decreti Ministeriali l’attuazione pratica di quanto deliberato. Chissà quando e come verranno scritti.

Il deputato Alessandro FUSACCHIA (+Europa) condivide la mia preoccupazione: «Ci sono troppe poche risorse, per usare un eufemismo. Non ci sono soldi; […] se pensavamo e pensiamo che è una legge fondamentale per il futuro del Paese, era necessario ed importante, con il sostegno di tutti, a partire dalla maggioranza, trovare più risorse».

Sulla stessa linea il deputato campano Luigi CASCIELLO (Forza Italia), giornalista: «Per me la povertà culturale è ancora un brivido: serviva un pò di coraggio finalmente, visto che avete fatto il reddito di cittadinanza, per fare un reddito di cittadinanza culturale, che è una vera emergenza in questo Paese».

In estrema sintesi, la legge prevede il sostegno economico alle librerie, un milione di euro alle famiglie a basso ISEE per l’acquisto di libri (contributo di 100 euro l’anno incluso per acquistare i libri scolastici), una partita di giro all’interno dei finanziamenti già esistenti per la Scuola per formare gli insegnanti, un finanziamento di 500.000 euro alla diversa città è denominata “Capitale del Libro” per lo svolgimento di un progetto (magari un semplice festival letterario “una tantum”?), e, infine, il finanziamento di progetti locali per la lettura dei bambini nelle biblioteche o nelle librerie. Inoltre, di fatto, aumenta i prezzi dei libri vietando lo sconto del 15% che Amazon attuava e riducendolo al 5%.

I Deputati: sostenere la lettura nelle scuole medie, no allo smartphone

Tornando alle dichiarazioni dei parlamentari, ne segnalo altre che ritengo utili ad una riflessione.

Per la deputata veneta Ketty FOGLIANI (Lega): «Se fermassimo per strada dei giovanissimi, chiedendo loro il titolo dell’ultimo libro letto, pochi saprebbero rispondere perché la lettura non rientra tra gli interessi e le attività principali. La loro lettura in molti casi si limita a quella imposta dallo studio scolastico. Quand’ero bambina, per mio padre, ogni occasione diventava momento per regalarmi un libro, dall’influenza al compleanno».

Per il deputato romano Federico MOLLICONE (FdI), «purtroppo avanza la categoria degli attualisti, cioè conoscono oramai solo ciò che li riguarda, solo ciò che li attraversa, come se fossero degli uomini cubo; cioè, tutto ciò che rientra nel cubo della propria esistenza ci riguarda, ciò che non ci riguarda non ci interessa».

La deputata Flavia Piccoli NARDELLI (PD) è preoccupata: in media «gli adolescenti, compresi tra i 9 e i 18 anni, passano sullo smartphone 23 ore a settimana, più di tre ore al giorno. È dunque lo smartphone, non il libro, il veicolo principale dei contenuti del nostro tempo, che modifica la parabola della maturazione psicointellettuale delle persone. Chi controlla i contenuti proposti sugli smartphone controlla il mercato, ma controlla anche, spesso, il pensiero e le coscienze».

Per il deputato genovese Federico FORNERO (LeU), «certamente la scuola può fare più di quanto sta facendo soprattutto dalle scuole medie che, a nostro giudizio, rimangono da questo punto di vista uno dei punti critici della promozione della lettura».

Nella versione iniziale, si prevedeva l’assegnazione di una carta elettronica per l’acquisto di libri dell’importo nominale di 250 euro a circa l’80% della popolazione – tutti coloro che hanno un ISEE sotto i 20.000 euro – stanziando 50 milioni di euro per questo servizio, la qualifica di «città del libro» ai Comuni che sostenessero programmi per l’avviamento alla lettura in accordo con scuole e librerie.

Tra gli obiettivi ideologici della proposta di legge, comunque, restano quelli di promuovere la frequentazione delle biblioteche e delle librerie e la conoscenza della produzione libraria italiana, incentivandone la diffusione e la fruizione; favorire la lettura nella prima infanzia anche attraverso il coinvolgimento dei consultori e delle ludoteche; promuovere la lettura negli istituti penitenziari mediante apposite iniziative a favore della popolazione detenuta, con particolare attenzione agli istituti penali per minorenni.

Vedremo il bilancio della legge dopo qualche anno d’attuazione.

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Il Governo ammette: nel 2018, 2.380 innocenti era stati posti agli arresti

28 Giugno 2019 by FronteAmpio.it Lascia un commento

carcere ergastolo

Nel solo 2018, sono state complessivamente 31.970 le persone che sono state oggetto di “Custodia cautelare in carcere” e 23.778 di “Arresti domiciliari”.

I dati della “Relazione sull’applicazione delle misure cautelari” che il Governo ha recentemente presentato alla Camera dei Deputati sono impietosi. Nel solo 2018, 1.355 persone sono state poste in custodia cautelare in carcere e altre 1.025 agli arresti domiciliari per poi, pochi mesi dopo, risultare beneficiarie di una sentenza di assoluzione. In termini percentuali, si tratta del 9,30% di tutti i casi definiti nello stesso anno.

Non ultimo il caso dei due immigrati irregolari arrestati e poi assolti dal Tribunale di Trapani, dopo quasi un anno di carcere preventivo.

Costa: si sottovalutano le conseguenze per gli innocenti

L’ingiusta detenzione di persone che sono poi risultate assolte dopo un processo è un «fenomeno gravemente e colpevolmente sottovalutato» per il deputato avvocato Enrico Costa (Forza Italia). Il parlamentare è il primo firmatario di una Proposta di Legge che vuole studiare meglio il fenomeno e gli eventuali abusi.

Enrico Costa - Forza Italia
on. Enrico Costa – Forza Italia

«La maggior parte di queste persone – commenta l’onorevole Costa – viene arrestata in piena notte, condotta in carcere senza troppe spiegazioni, proiettata in prima pagina o sui titoli dei giornali, per poi vedersi dichiarare «ingiusta» la privazione della libertà. La riparazione per ingiusta detenzione non basta, non può bastare. Prima che la vicenda processuale sia conclusa, dopo diversi anni, la vittima spesso ha perso il lavoro, gli amici, qualche volta perfino la famiglia, sempre la credibilità e la fiducia altrui».

Nel 2018, oltre 33 milioni di euro di risarcimenti per arresti di innocenti

Il fenomeno rappresenta pure un costo per lo Stato, ovvero per i cittadini. Lo Stato, infatti, risarcisce queste vittime della Giustizia. Nel 2018, sono state emesse 895 ordinanze definitive di risarcimento per un ammontare complessivo di oltre 33,3 milioni di euro. Le Corti d’Appello in testa per i risarcimenti sono tutte nel centro-sud: in testa c’è Catanzaro (182 casi per 10,3 milioni di euro complessivi) seguita da Napoli (113 casi e 2,4 milioni di euro di risarcimenti) e Roma (96 casi e 3,4 milioni di euro di risarcimenti). Risarcimenti milionari anche a Palermo, Catania, Reggio Calabria, Bari e Salerno.

Ma, si domanda Costa: «quale somma potrebbe mai risarcire un’esperienza capace di incidere così pesantemente nella mente e nel corpo, fino a causare conseguenze difficilmente eliminabili?».

#enricocosta : @minGiustizia risarcisce 33 milioni di euro annui alle circa 1.000 persone arrestate poi risultate innocenti Condividi il Tweet

«La verità – secondo il deputato di Forza Italia – è che taluni magistrati trattano le persone come numeri e non come esseri umani, così facendo gravare sui cittadini i mali e i problemi che affaticano il sistema giudiziario. Nonostante questo, essi non subiscono in alcun modo le conseguenze del loro comportamento, anzi, vengono addirittura promossi, finendo per fare una brillante carriera, come se niente fosse accaduto».

Costa: servono azioni disciplinari contro i magistrati che sbagliano

In conclusione, afferma Enrico Costa, «un primo passo consiste nel riaffermare il binomio potere-responsabilità: non è ammissibile che a pagare per gli errori del magistrato, in sede di valutazione dei presupposti per l’applicazione delle misure detentive, sia sempre e soltanto lo Stato (cioè, in ultima analisi, i cittadini stessi)».

Nella proposta di legge presentata, che si trova in atto all’esame della Commissione Giustizia della Camera, è previsto che «la sentenza di accoglimento della domanda di riparazione per ingiusta detenzione sia trasmessa agli organi titolari dell’azione disciplinare nei riguardi dei magistrati, per le valutazioni di loro competenza».

Magistrati bravi o intoccabili? Nel 2018 solo 11 censurati e 1 ammonito

Nel triennio 2016-2018, secondo la già citata Relazione governativa, solo 41 azioni disciplinari sono state promosse per «grave violazione di legge determinata da ignoranza o negligenza inescusabile» del magistrato sulla materia. 11 si sono concluse con l’assoluzione del magistrato, 11 con la “censura” e 1 sola con un “ammonimento”, le altre sono in corso o archiviate per l’avvenuta cessazione dal servizio del magistrato. Non si sanno quante siano i procedimenti disciplinari per «travisamento dei fatti determinato da negligenza inescusabile».

La proposta dell’onorevole Costa mi appare, comunque, demagogica. La soluzione radicale al problema è nelle mani del legislatore e non nel magistrato. Basta, infatti, ridurre ulteriormente per legge i casi previsti per la detenzione cautelare. Utile mi sembra pure intervenire con riforme procedurali e con depenalizzazioni dei reati minori (si pensi ai casi di diffamazione od oltraggio a pubblico ufficiale) che appesantiscono il lavoro di Procure e Tribunali per giungere in tempi brevi alle sentenze.

Archiviato in:Dal Parlamento Contrassegnato con: Camera dei Deputati, Giustizia

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No al green pass della vergogna!

Petizione contro il "green pass della vergogna" indirizzata ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.

Sì, firmo ora!
440 firme

No al green pass della vergogna

Ai Sigg. Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera

Sig.ra/Sig. Presidente,

da oltre un anno e mezzo il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazioni dei diritti fondamentali dell’uomo.

Se accettiamo che i principi fondamentali dello Stato di diritto possano essere sospesi oggi, in nome della gestione della pandemia, dobbiamo sapere che stiamo consegnando al futuro la possibilità di prendere direzioni diverse dalla democrazia in nome di qualsiasi altra minaccia che dovesse presentarsi, di origine umana o naturale

Il green pass colpisce una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita [non vaccinarsi], che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta

Il “green pass” della vergogna viola:

  • l’articolo 1 della Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione,
  • gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana,
  • l’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE,
  • l’articolo 2 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
  • l’articolo 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
  • l’articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
  • e, infine, la Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa approvata il 27/01/2021 che, al punto 7.3, vieta ogni forma di discriminazione per chi scelga di non vaccinarsi.

Le ragioni emergenziali non possono essere utilizzate come scudo per sospendere e annullare diritti considerati intangibili dai Padri Costituenti e dalla comunità internazionale

Pertanto, si chiede che l’emergenza sanitaria sia affrontata senza derogare di un passo dal percorso della civiltà del diritto.

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Sep 10, 2021

Firme raccolte: 440

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