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Democrazia

Il premier Conte #negazionista dello Stato di Diritto

18 Ottobre 2020 by FronteAmpio.it 1 commento

Giuseppe Conte diretta Facebook

Il Diritto alla Vita, e quindi anche alla Salute, è l’unico Diritto Umano inalienabile ? Tutti gli altri sono comunque recessivi rispetto a questo ?

Così sembra sostenere un recente decreto del TAR Campania che ha esaminato l’ordinanza del presidente De Luca in merito alla chiusura delle scuole al fine di contenere la diffusione dell’epidemia da Covid-19.

Fino a ieri, politici di sinistra, organismi pubblici e privati per la tutela dei diritti umani, agenzia di stampa che sostengono pur vagamente possederli nel proprio DNA hanno sempre dato per scontata la risposta : il Diritto alla Salute innanzi tutto.

Quindi, a loro, sono apparse di secondaria importanza le restrizioni, quando non le privazioni, di altri fondamentali Diritti Umani ( quelli alla circolazione, alla riunione, alla libera opinione, al culto, all’istruzione, alla difesa giudiziaria, all’attività economica ) decretati dai vari DPCM e dai vari Decreti Legge del loro partigiano governo di sinistra ( Conte II ).

Coloro che, altrimenti, han sostenuto la pari dignità dei Diritti Umani sono stati pubblicamente additati e squalificati a suon di #negazionisti, #complottisti e, perfino, #terrapiattisti o #fascisti (!!).

Fortunatamente, oggi, sembra quantomeno aprirsi un dibattito tra giuristi su questo tema.

Giuristi in fermento : come ribellarsi alle violazioni dei Diritti Umani

Abbiamo qui dato conto di un ricorso al Segretario Generale del Consiglio d’Europa presentato dall’Osservatorio permanente sulla Legalità Costituzionale, istituitosi presso il Comitato Rodotà.

Abbiamo altresì riportato sia le analisi del ricercatore universitario Niall Coghlan quanto le dotte riflessioni di tre giuristi nel corso di un webinar organizzato da IusInItinere.

In tale ultimo ambito, si è pure segnalata la possibilità di un’istanza alla Commissaria europea ai Diritti Umani al fine di reclamare un suo intervento rispetto ai Diritti Umani violati dai DPCM del presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte.

I Diritti Umani secondo la Dichiarazione Universale dell’ONU

In proposito, vorremmo riportare quanto scrive la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo approvata dall’ONU nel 1948.

Quest’atto fondamentale, sin dalle premesse denuncia come « il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità » e, ancora, « è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione ».

L’articolo 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo è piuttosto rigido : « ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione ». Tuttavia il penultimo articolo, il 29, detta una limitazione : quella del « rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica ».

Appare certamente indubbio che articoli quali l’8 (ricorso a Tribunali), 9 (arbitrarie detenzioni), 12 (interferenze arbitrarie nella vita privata), 13 (libertà di movimento e di lasciare qualsiasi paese), 18 e 19 (libertà di religione e di opinione e espressione), 20 (libertà di riunione), 23 (diritto al lavoro), 26 (diritto all’istruzione), 27 (prendere parte alla vita culturale) sono stati pesantemente sono stati ristretti o negati durante il #lockdown e non solo.

Alcune limitazioni ai Diritti Umani consentite dalla nostra Costituzione

La stessa nostra Costituzione prevede « motivi di sanità o di sicurezza » per limitare il diritto alla movimento (all’articolo 16), oppure « comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica » per vietare riunioni in luogo pubblico (all’articolo 17), o, ancora « leggi che regolano » il diritto allo sciopero (all’articolo 40), e, infine, prescrivere che la libera attività economica non debba « recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana » (all’articolo 41).

Non sembra che tali limitazioni riescano a coprire tutti i Diritti Umani disconosciuti da premier Conte. Per diversi, quelli riferibili agli articoli 8, 9, 12, 19 e 26 ( per quest’ultimo ove la “didattica a distanza” non sia stata possibile attivare ), non sembrano esistere limitazioni ammesse.

La mancata comunicazione delle deroghe viola lo Stato di Diritto

Come spiegano i ricorrenti dell’Osservatorio permanente sulla Legalità Costituzionale, l’Italia avrebbe dovuto attivare una procedura ex art. 15 CEDU presso il Segretario Generale del Consiglio d’Europa, come han fatto una decina di paesi europei, per indicare e motivare i Diritti Umani cui voleva derogare.

Il governo Conte non l’ha fatto rendendosi quindi colpevole di violazioni ingiustificate.

Nei fatti questo indica la sospensione dello Stato di Diritto ovvero « atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità ».

E sarebbero #negazionisti coloro che si ribellano a queste violazioni?

Così in basso sono giunte la politica nazionale di sinistra, le ONG, la stampa dei diritti umani per negare, loro, l’evidenza?

Archiviato in:Italia Contrassegnato con: Democrazia, Diritti Umani

Il Commissario Europeo ai Diritti Umani può difenderci dalla “dittatura sanitaria” ?

18 Ottobre 2020 by FronteAmpio.it Lascia un commento

La bosniaca Dunja Mijatović, Commissario europeo ai Diritti Umani

Il tema dell’articolo 15 della Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo (CEDU), che ammette delle deroghe ai Diritti Umani in determinati casi e con determinate procedure, è stato trattato già lo scorso 18 maggio 2020 dal sito IusInItinere in un articolo intitolato “Diritti umani ed emergenza sanitaria: la CEDU ai tempi del Covid-19”.

Qui erano stati riportati i pareri di alcuni esperti giuristi.

Sabato : Comunicare la deroga ai Diritti Umani fondamentale marcatore tra il prima ed il dopo

Il particolare il giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo, dott. Raffaele Sabato aveva spiegato che la norma prevede la possibilità, per uno Stato, di emanare « misure in deroga agli obblighi previsti » dalla Convenzione, ma « nella stretta misura in cui la situazione lo richieda » e previa comunicazione al Segretario Generale del Consiglio d’Europa « sulle misure prese e sui motivi che le hanno determinate ».

« Nell’elenco dei paesi che hanno fatto dichiarazione ex art 15 CEDU [ al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, NdR ] per la situazione di emergenza sanitaria non rientra l’Italia, inizialmente duramente colpita dal COVID. È invece compresa l’Albania [1], che ha fatto dichiarazione relativamente anche ai diritti che intende derogare », spiega il giurista.

Il prof. Andrea Saccucci, invece, ha spiegato che « la deroga è il marcatore che distingue una situazione “ordinaria” ( in cui i diritti possono subire limitazioni ) ed una situazione “eccezionale” ( in cui i diritti possono essere sospesi ). […] la Corte valuta la legalità della misura, lo scopo legittimo e la proporzionalità ».

Saccucci : La mancata comunicazione al Consiglio d’Europa pone perplessità

Quindi ha condiviso il proprio parere : « a me sembra che abbiano ben fatto alcuni Stati ad optare per la deroga, mentre la scelta di non derogare adottata da altri Stati pone delle perplessità. Perplessità anche legate al rischio di perdere quella fondamentale linea di demarcazione tra stato di emergenza e stato di normalità, alla quale è anche legata la disponibilità della collettività ad accettare le limitazioni. Il ricorso alle deroghe serve, in qualche modo, a segnare il passaggio da una situazione in cui le libertà sono sospese ( per far fronte ad una situazione straordinaria di contenimento bio-sanitario ) ad una situazione in cui le libertà sono ripristinate ».

Sommario : Poteri d’intervento anche da parte del Commissario Europeo ai Diritti Umani

Infine, il prof. Emanuele Sommario ha rilevato che « in alternativa, è anche possibile sollecitare l’intervento del Commissario europeo dei diritti umani ( ruolo in questo momento ricoperto dall’attivista bosniaca Dunja Mijatović ), il cui mandato è quello di promuovere il rispetto dei diritti dell’uomo negli Stati membri del Consiglio agendo con imparzialità e indipendenza ».

–

Note:

[1] Oltre all’Albania, anche Armenia, Lettonia, Estonia, Georgia, Moldavia, Romania, Serbia e, infine, San Marino.

Archiviato in:Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Covid-19, Democrazia, Europa, Libertà

Sicilia : Prefettura ed esercito perseguiranno gli studenti No-Mask

15 Ottobre 2020 by Antonio Mazzeo Lascia un commento

esercito-vigilanza-covid19-scuole

« Punirne dieci per educarne cento. E’ il principio “pedagogico” che il Governo e le forze dell’ordine intendono sperimentare nelle scuole siciliane in tempi di pandemia da Covid-19 ».

Questa grave accusa viene espressa da Antonio Mazzeo, noto docente ed attivista messinese in un dettagliato articolo postato sul proprio omonimo blog e sui social.

Palermo : Controlli e multe della polizia agli studenti senza mascherina

Il professor Mazzeo spiega che « con una nota inviata il 6 ottobre scorso al Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, oggetto “Misure di contenimento anticoronavirus”, la Prefettura di Palermo ha annunciato l’avvio di una campagna di controlli anti-assembramenti di fronte i plessi degli istituti scolastici con tanto di multe e sanzioni penali per gli studenti “rei” di non rispettare le innumerevoli e talvolta discordanti ordinanze anti-Covid ».

« Allo stesso modo – prosegue il post riportando le parole del Prefetto del capoluogo siciliano, Giuseppe Forlani –, le Forze dell’ordine cureranno, nel corso dello svolgimento dei controlli a loro devoluti, la verifica del rispetto da parte degli studenti del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ».

La nota del prefetto invita i dirigenti scolastici, e quindi i docenti ad avvisare esplicitamente gli studenti « sulla doverosità di attenersi scrupolosamente alle disposizioni normative introdotte nonché sulle conseguenze sanzionatorie a cui andranno incontro coloro che non vi si atterranno ».

Antonio Mazzeo, quindi, rileva come « non si registrano ad oggi interventi critici da parte di insegnanti e sindacati di categoria, del tutto bypassati e delegittimati nelle loro funzioni formative ed educative da parte di poliziotti, carabinieri, Guardia di finanza e presumibilmente dagli stessi militari dell’Esercito impegnati nell’Operazione Strade Sicure. Un’ulteriore e inaccettabile spinta autoritaria-sicuritaria che si somma all’occupazione del sistema scolastico da parte delle forze armate nazionali e finanche di quelle USA e NATO, registratasi nell’Isola negli anni scorsi ».

Caltanissetta : I bersaglieri di Trapani a sorvegliare i cittadini

In proposito, il sito web del Ministero degli Interni segnala, già lo scorso 6 ottobre, che in provincia di Caltanissetta « nei controlli interviene l’Esercito al fianco delle Forze di polizia, per vigilare sul rispetto del distanziamento interpersonale e sull’uso delle mascherine ». Nella nota si precisa che ad essere impiegato è il « 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani […] in particolare a Gela e Niscemi. Entreranno “in azione” dalle 18, tutti i giorni della settimana specialmente nelle zone della movida, ovvero dei locali più frequentati, spesso da giovani, per vigilare sul rispetto delle norme di prevenzione anti-contagio ed evitare eventuali assembramenti. »

E’ Antonio Rampolla del Comitato No MUOS di Palermo a stigmatizzare l’intervento del Prefetto Giuseppe Forlani e dei militari nell’isola: « i militari che si sostituiscono al personale sanitario e scolastico ci fa capire qual è il segno dei tempi ».

Messina : il sindaco Cateno De Luca vuole 700 telecamere per sorvegliare i suoi cittadini

« Non vanno comunque meglio le cose in tempi di emergenza da coronavirus nella città di Messina », aggiunge ancora l’attivista – blogger Antonio Mazzeo.

« Nei giorni scorsi – spiega – il sindaco Cateno De Luca ha annunciato […] l’installazione di 70 nuove telecamere nelle zone cittadine. […] L’accordo – aggiunge il sindaco-sceriffo – “è complementare al progetto Mesmart che prevede l’acquisto di oltre 700 impianti di video sorveglianza da dislocare in tutto il territorio urbano ».

« Con la scusa del Covid-19, il modello Orwell è bello e assicurato », conclude preoccupato il professor Mazzeo.

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Credits : Photo by Stephanie LeBlanc on Unsplash

Archiviato in:Autori, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: coronavirus, Democrazia, Libertà, Orwell, Sicilia

Marcia della Liberazione : Libertà, No al terrorismo della paura

11 Ottobre 2020 by FronteAmpio.it Lascia un commento

La « classe dominante, e non dirigente, sta usando la pandemia per spaventarci e per trasformarci da cittadini a servi della gleba ». Così Moreno Pasquinelli, co-organizzatore della “Marcia della Liberazione”, ha aperto il comizio-fiume di piazza San Giovanni in Laterano a Roma di ieri.

« Questa non è una manifestazione No Mask, siamo qui perché sentiamo la sofferenza di chi ha perso il lavoro. Ci impongono un modello di società basato sulla paura. Noi non riconosciamo questa Unione Europea e questo governo che accettando i finti aiuti del Recovery Found farà sì che noi lasceremo ai nostri figli un Paese ancora più indebitato », ha proseguito.

Non meno accesi gli altri interventi di una scaletta durata ore, sei, ma mai stancante e ripetitiva.

L’attenzione degli spettatori è stata sempre presente anche col contributo di alcuni artisti che han donato all’evento le proprie performance quale, ad esempio, Rocco che ha presentato il proprio brano “il terzo like” che accusa chiaramente il social Facebook di controllare l’informazione.

« Perché abbiamo 3 milioni di disoccupati ? Perché chi lavora è povero ? Perché hanno venduto questo Paese! – ha spiegato un altro oratore – Sei precario fino a 40 anni e non puoi programmare la tua vita. Poi si lamentano che non fai figli. Deve cessare questo sfruttamento ».

« Le misure anti-Covid sono sproporzionate – ha aggiunto un altra intervenuta -. E’ il Governo che ci ha chiusi da un giorno all’altro ad essere negazionista dei nostri diritti ».

Non si è parlato di sola epidemia da coronavirus, però.

Il tema centrale dell’incontro è stato quello della sovranità nazionale rispetto all’Europa e della sovranità monetaria rispetto all’Euro. Contemporaneamente, si sono elencati i mali della globalizzazione e del liberismo sfrenato.

« Le multinazionali fanno chiudere tutto perché non pagano quasi tasse e giocano fuori dalle regole del mercato, con la complicità di una classe politica di destra e di sinistra ».

Ci si è scagliati contro la moneta elettronica, ed a favore dei pagamenti in danaro contante : sono i grandi evasori quelli da colpire, è stato detto.

Mori (Vox) : La Sovranità appartiene al Popolo!

L’avvocato Marco Mori (Vox Italia) ha ricordato l’articolo 1 della nostra Costituzione : “La Sovranità appartiene al Popolo”. « Parliamo di diritto – ha spiegato – : le cessioni di sovranità sono reato. Oggi il Parlamento non può legiferare sulla moneta, la Nazione può non avere i soldi e deve chiederli in prestito ai mercati finanziari ».

Marinelli : I malati non covid sono stati abbandonati

Poi è stata la volta di Beatrice Marinelli del Comitato Pro Ospedali Pubblici che si è intrattenuta sul tema della sanità pubblica. « Mentre ci bombardano che dobbiamo prestare attenzione alla nostra salute, la gente non si sta curando. Tutti i malati non covid sono stati abbandonati. Sono stati sospesi interventi, esami diagnostici, visite ambulatoriali. Abbiamo prestazioni che sono state rinviate al 2021 o al 2022. Chi può allora ricorre alla sanità privata. Chi non può muore. Chi ha soldi si cura e chi non ne ha no. E qui che volevano arrivare. Il ministro Speranza è cofondatore di “Articolo 1” con Bersani che, assieme a Prodi, è responsabile di tutte le privatizzazioni del Paese. In 10 anni abbiamo perso 70.000 posti letto, per la spending review in sanità che ci ha imposto i tagli sulla salute dei cittadini ».

Mentre distruggevano la sanità, distruggevano i diritti dei pensionandi ( legge Fornero ) o dei lavoratori col Job Act ( governo Renzi ) : « tutto cammina di pari passo. I diritti sono stati mercificati », ha concluso.

« Il sistema immunitario è “mantenuto su” dalle emozioni positive », ha dichiarato AnnaRita Iannetti del Movimento 3V, facendo così rilevare i potenziali danni derivanti dal clima di terrore alimentato dal governo Conte.

Miedico : Nelle RSA c’è chi ha “assassinato” i nostri anziani

« Non sono No Vax – ha spiegato Dario Miedico del movimento SiAmo – sono per la Libertà di scelta. Libertà che altri prima di noi hanno conquistato combattendo il fascismo. Oggi, ancora, vogliono chiuderci la bocca definendoci negazionisti. I virus sono tanti e tanti del più del coronavirus – ha proseguito –, ma i più pericolosi sono quelli che si stanno arricchendo sul coronavirus e sperano di arricchirsi ancora di più con un vaccino ».

Miedico ha lanciato un’accusa pesante rispetto alle numerose morti degli anziani ricoverati nelle case di riposo : « sono stati assassinati, perché chi doveva proteggerli non li ha protetti ». In alcune case di riposo, dove invece c’è stata prevenzione, non c’è stato neanche un morto, ha spiegato.

Il vice presidente di SiAmo ha quindi attaccato i suoi ex colleghi accusando d’essere degli « pseudo scienziati » quelli che consigliano quelli che ci governano. Poi ancora : « la scienza spesso si vende. Se sono arrivati in posti di comando è grazie a quei politici che ce li hanno messi là e che ora chiedono che dicano quel che fa loro comodo ».

Il medico Rita Brandi della fondazione intitolata al professor Luigi Di Bella ha successivamente difeso la nota, ma bocciata, cura anticancro ed accusato lo Stato ed il SSN di aver svolto la sperimentazione del loro farmaco in maniera « pilotata, amorale », con l’obiettivo di farla fallire. « L’interesse [politico, economico] è misura di tutte le cose », ha denunciato : non il bene comune.

Hutter : La scuola diventata “istituto-sanitario” danneggia psiche ragazzi

Sul palco, quindi, è stata la volta di Solange Hutter, direttrice scolastica del liceo scientifico-classico di Amalfi. Le scuole, ha detto, sono diventate degli « degli istituti sanitari, dei riformatori, dove i ragazzi non sono liberi di fare un colpo di tosse ». Tutto questo causerà « danni incalcolabili, malattie psichiatriche fisiche per i nostri ragazzi ».

La Hutter è già nota alle cronache per aver contestato, con uno sciopero della fame, la norma che prevederebbe l’abbassamento del voto di condotta a chiunque violi le misure anti Covid previste.

La dirigente scolastica ha quindi proseguito spiegando che « il vero obiettivo del governo sono i nostri bambini, d’inculcare loro le paure, per creare una generazione incapace di pensare con la propria testa, una generazione ubbidiente, schiavi al soldo del potere ».

Invitando a « spegnete la televisione » per studiare ed informarsi direttamente, ha concluso che non servono le sanificazioni di strade e banchi piuttosto « sanificare Palazzo Chigi e tutti i suoi occupanti ».

Konarè : unire le battaglie oltre i confini

Un giovane s’è lamentato, quindi, che oggi « è difficile trovare giovani sensibili all’interesse verso la comunità e la politica ». Ha quindi disegnato il futuro che attente lui ed i suoi coetanei : « fattorino da Amazon, oppure lavorare da McDonald’s ». Ma – ha concluso – « noi non ci stiamo a finire precari, non avere famiglia ed amici perché schiavizzati al lavoro. Il nemico c’è : il governo Conte, neo liberista capitalista ».

Interessante, per certi aspetti, l’intervento di Mohamed Konarè che ha invitato alla solidarietà : serve, ha spiegato, « un cordone ombelicale tra tutti popoli del mondo, i francesi, i tedeschi, gli africani ».

Stefano Becciolini di “Patto Assange” ha ricordato l’interesse privato della FCA (ex Fiat) e della famiglia Agnelli rispetto all’epidemia e alla diffusione delle mascherine : « FCA ne sta producendo 27 milioni al giorno ».

« Non basta contro informazione serve controcultura », si è sostenuto.

Martucci : col 5G un milioni di nuove antenne a radiofrequenza

E’ intervenuto, quindi, il rappresentante del movimento “Alleanza nazionale Stop 5G” Maurizio Martucci. Questi ha denunciato il pericolo del nostro futuro : « il 5G è voluto per una società del controllo », « un milione di nuove antenne a radiofrequenza » che rappresentano un pericolo per la nostra salute, lo sviluppo dell’industria 4.0 e della “quarta rivoluzione industriale” che condurrà alla « fine di milioni di posti di lavoro e milioni di professionisti sostituiti da macchine e robotica ».

L’oratore ha denunciato come, col Piano Colao adottato dal governo Conte, si stanno « stracciando i principi cardini della democrazia, imbavagliando i 600 comuni che avevano adottato delle delibere in via precauzionale contro il 5G ».

Scardovelli : La Costituzione testo sacro, nostro valore la solidarietà

« Noi avremo successo se la nostra azione sarà guidata da un pensiero radicalmente nuovo diverso opposto al loro » – ha dichiarato, in collegamento audio, Mauro Scardovelli.

« Dobbiamo radicarci nel pensiero costituzionale e nei suoi valori – ha spiegato -, la solidarietà, l’amicizia, il dono reciproco, i più forti che aiutano i più deboli, il trasformare l’indignazione in amore ». L’oratore ha ricordato l’articolo 3 della Costituzione – « un testo sacro » – e in particolare i suoi precetti del « pieno sviluppo della persona e della coscienza umana » e quindi « la partecipazione consapevole di tutti cittadini alla politica, come strumento di pieno sviluppo della democrazia ».

« Senza direzione, mai alcun vento sarà noi favorevole », ha concluso invocando evidentemente la realizzazione di un progetto completo e condiviso tra le diverse parti politiche e sociali presenti in piazza San Giovanni.

E con questo auspicio, la manifestazione s’è conclusa.

La strada è stata però aperta verso la costruzione di un nuovo soggetto politico.

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Marcia della Liberazione : La stampa conferma la propria vocazione di regime !

11 Ottobre 2020 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Erano centinaia, secondo il giornale spagnolo Heraldo. Prima 2.000, poi 1.000, poi di nuovo 2.000, per il principale quotidiano nazionale, La Repubblica. Meno di 2.000 per il quotidiano spagnolo El Periodico. No, un migliaio per i francesi de L’Express. 700, allora, per l’agenzia di stampa Dire. Facile copiarsi l’un l’altro, copiare l’agenzia AFP, se tu, giornale, non sei presente sul luogo dell’evento. « Siamo settemila », tuttavia, han sostenuto dal palco gli organizzatori. E’ stato un flop comunque, insiste ancora il “nostro” La Repubblica.

Repubblica-NoMask

Al di la’ dei numeri reali dei partecipanti al comizio fiume di sei ore di piazza San Giovanni in Laterano a Roma che ha messo assieme con successo poco più d’una dozzina di micro-sigle politico-sociali, occorre evidenziare la scarsa attenzione, se non proprio il boicottaggio, da parte dell’informazione nazionale rispetto all’evento “Marcia della Liberazione”.

La stampa discredita la manifestazione e, per risposta, è accusata d’essere asservita

Nessun giornale riporta la sintesi degli interventi succedutisi dal palco. Qualche giornalista si sarebbe limitato ad ascoltare alcuni manifestanti presenti in piazza al fine di raccogliere qualche battuta discreditatrice.

L’unica frase riportata dei contenuti del comizio è quella della battuta di Sara Cunial sul maggior rischio d’essere colpiti da un asteroide piuttosto che dal virus. Battuta messa lì dopo oltre cinque ore di interventi, per alleviare la stanchezza del pubblico. Frase, tuttavia, utile, ai giornali, per denigrare l’evento.

Tutti, poi, a concentrarsi sull’unico fermo di un uomo che, sprovvisto di mascherina, si era rifiutato di fornire le proprie generalità e, naturalmente, a fare confusione con la contemporanea manifestazione di Forza Nuova in un’altra piazza romana. Naturalmente, senza citare nemmeno una terza piccola manifestazione contemporanea, sempre in altra piazza, promossa dai comunisti di Marco Rizzo perchè non utile a marchiare col fango quelli della “Marcia della Liberazione”.

La stampa di regime ha affermato falsità quando scrive che gli organizzatori “sfidano i divieti” ( la manifestazione è pianamente legittima e regolarmente comunicata alla Questura ), che ci sono stati “scontri”.

Corriere

La democrazia può essere presente in un Paese dove la stampa è così totalmente asservita al regime ? Giuro, per aver spesso personalmente letto le loro testate francofone, che in Algeria, in Tunisia, i media sono assolutamente più indipendenti che qui da noi.

Dal palco, nei propri interventi, diversi oratori hanno sottolineato la pessima informazione parlando di “giornalisti vergognosi”, di “pennivendoli al servizio del potere”, di “media asserviti”, di “campagna di sciacallaggio del regime”, che la “gente che istiga all’odio sono loro, i giornali e i partiti di regime”, sostenendo di essere vittime di una “campagna mediatica portata avanti con inaudita violenza”, sottolineando, infine, la necessità di porre attenzione alle “fake news che ogni giorno i mass media di regime ci riversano contro” e di “non cadere nelle provocazioni di alcuni giornalisti”.

Fatto Quotidiano
giornaledisiclia

Gli organizzatori : querelati i giornali che ci accusano di negazionismo e d’essere fascisti

Un avvocato dal palco ha informato che sono già state presentate alla Procura della Repubblica di Roma le querele per diffamazione nei confronti dei giornali La Repubblica, Corriere della Sera, Fanpage, Globalist. I giornali accuserebbero ingiustamente, infatti, gli organizzatori d’essere dei fascisti ( cosa non vera, forse confondendo le due piazze ) e dei negazionisti ( termine che si richiama al negazionismo della Shoah, ed è quindi diffamatorio e non vero perché gli organizzatori ammettono l’epidemia ma sostengono solo che le misure per il contrasto al coronavirus sono sproporzionate ).

Il danno d’immagine è comunque fatto, sono milioni i lettori online di queste testate giornalistiche. L’intento della stampa filo-governativa è chiaro : impedire che la massa della popolazione s’interessi alla manifestazione di Roma, ai contenuti esposti, al progetto politico-elettorale annunciato.

Come sorprendersi allora se l’Italia si trovi al 41° posto della classifica mondiale per “libertà di stampa” redatta annualmente da Reporters Sans Frontieres, dopo, ad esempio, Burkina Faso (38°), Ghana (30°), Namibia (23°)?

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No al green pass della vergogna!

Petizione contro il "green pass della vergogna" indirizzata ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.

Sì, firmo ora!
440 firme

No al green pass della vergogna

Ai Sigg. Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera

Sig.ra/Sig. Presidente,

da oltre un anno e mezzo il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazioni dei diritti fondamentali dell’uomo.

Se accettiamo che i principi fondamentali dello Stato di diritto possano essere sospesi oggi, in nome della gestione della pandemia, dobbiamo sapere che stiamo consegnando al futuro la possibilità di prendere direzioni diverse dalla democrazia in nome di qualsiasi altra minaccia che dovesse presentarsi, di origine umana o naturale

Il green pass colpisce una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita [non vaccinarsi], che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta

Il “green pass” della vergogna viola:

  • l’articolo 1 della Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione,
  • gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana,
  • l’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE,
  • l’articolo 2 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
  • l’articolo 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
  • l’articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
  • e, infine, la Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa approvata il 27/01/2021 che, al punto 7.3, vieta ogni forma di discriminazione per chi scelga di non vaccinarsi.

Le ragioni emergenziali non possono essere utilizzate come scudo per sospendere e annullare diritti considerati intangibili dai Padri Costituenti e dalla comunità internazionale

Pertanto, si chiede che l’emergenza sanitaria sia affrontata senza derogare di un passo dal percorso della civiltà del diritto.

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Sep 10, 2021

Firme raccolte: 440

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