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Informazione

Ucraina, fakenews di Open: militare russo confessa in tivù

5 Marzo 2022 by FronteAmpio.it Lascia un commento

« Vistosamente insanguinato all’altezza dell’occhio destro, […] con le mani legate dietro alla schiena ».

Open, giornale online fondato da Enrico Mentana, così descrive il presunto militare russo che appare in un video diffuso dall’organo italiano vistosamente schierato col regime italiano [1].

Se il video fosse autentico, sarebbe illegale la sua diffusione da parte dei giornalisti di Open perché violerebbe la 3a Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra ( 12 agosto 1949).

« I prigionieri di guerra devono parimenti essere sempre protetti … [da] la pubblica curiosità », ordina l’articolo 13 della Convenzione [2].

Un precedente: Maurizio Cocciolone esposto in tivù dalla propaganda irachena

Non so se ciò è accaduto al lettore, ma a me le immagini rimandano a quelle del gennaio 1991 che ritraggono Maurizio Cocciolone, l’ufficiale dell’aviazione italiana caduto prigioniero in Irak durante la I guerra del golfo [3].

« Molte parole del pilota sembrano rispondere ai disegni propagandistici del regime di Bagdad. Una tecnica già sperimentata sui prigionieri americani in Vietnam » spiega il giornalista del TG2 mentre presenta il video “per dovere di informazione” [4].

Le dichiarazioni del presunto prigioniero russo riportate da Open

Analizziamo il video della propaganda ucraina diffuso da Open.

Il presunto prigioniero russo, secondo Open, nell’interrogatorio video registrato e diffuso via Telegram ( e perché no tramite i canali ufficiali, se autentico? ), dichiarerebbe che « Putin si aspettava di conquistare l’Ucraina in tre giorni ».

Quindi, il piano di guerra lampo del Cremlino è già fallito, secondo gli ucraini.

Al militare, ancora, sarebbero attribuite da Open altre dichiarazioni palesemente false ( su ordine del governo russo sarebbero stati « privati del proprio cellulare e dei documenti i riconoscimento » [5] ).

E’ comprensibile che l’Ucraina svolga un’attività di propaganda.

Meno accettabile che un organo italiano, che si dichiara d’informazione, diffonda tali “notizie” false. A meno che, esso stesso, Open, svolga un’attività di propaganda.

–

Fonti e Note:

[1] Open, 2 marzo 2022, “Il soldato russo catturato dagli ucraini: « Ci hanno dato pochi viveri: Putin pensava di vincere in 3 giorni »“.

[2] UniPadova – Centro Diritti Umani, “Convenzione III relativa al trattamento dei prigionieri di guerra (1949)”.

[3] Il Post, 18 gennaio 2021, “L’abbattimento in Iraq dell’aereo di Bellini e Cocciolone, trent’anni fa”.

[4] Youtube, “TG2, Interrogatorio di Maurizio Cocciolone prigioniero in Iraq (1991)”.

« Intervistatore – Qual è la sua opinione sulla guerra e sull’aggressione contro l’Iraq?

Cocciolone – La guerra è il modo sbagliato di risolvere un problema politico. La guerra è una brutta cosa. Credo che la soluzione migliore sia trovare strumenti politici e pacifici per por fine al conflitto ».

[5] Ansa, 28 febbraio 2022, “’Mamma, ho paura, bombe anche su civili’, sms di un soldato russo”.

Riferisce l’ANSA di un messaggio “Letto dall’ambasciatore ucraino all’Onu, attribuito a militare morto”.

Delle due l’una: ce li hanno o meno i cellulari appresso? Se Putin ha ordinato di toglierli come che l’ambasciatore può leggere un SMS di un soldato russo?

Archiviato in:Guerra Russia-Ucraina, Informazione Contrassegnato con: Informazione, Russia, Ucraina

Bufale Rai: non è l’Ucraina, ma il videogioco War Thunder!

27 Febbraio 2022 by FronteAmpio.it Lascia un commento

La vetta toccata dalla RAI nel tentativo di manipolare l’informazione, e conseguentemente la mente dei cittadini italiani, ha superato ogni limite immaginabile quando, lo scorso giovedì 24 febbraio 2022, quando ha diffuso le immagini di un videogioco spacciandole per reali scene di un bombardamento su Kiev.

Che, in tempi di guerra, che sia al Covid o in una guerra tradizionale come quella contro l’Ucraina, la propaganda sia fondamentale è risaputo.

Ma la redazione TG2 non si è accontentata della comunque drammatica reale situazione. Ha pensato bene di manipolare un servizio sulla guerra in Ucraina, per renderlo ancora più coerente con la narrazione che vuole Zio Sam ( Russi cattivi che bombardano le abitazioni civili, Ucraini eroi che difendono la patria ).

Ecco che quindi le immagini di “War Thunder”, un videogioco per ragazzi sulla piattaforma PS4, vengono impiegate per inventarsi di sana pianta una “scenografia”: una pioggia di missili sulla capitale Kiev e una forte risposta della contraerea ucraina.

Rai: Immagini del videogioco War Thunder scambiate per reali

Un errore?

Credere in un errore della redazione del TG2 della RAI è da ingenui. Per di più perché ripetuto due volte, prima all’interno del servizio del giornalista Andrea Romali, montato da tal Fulvio Conforti, sia poi in studio durante le interviste con gli ospiti.

Eppure, tra i pochi a commentare l’evidente Fake News,

  • il “Giornale d’Italia” ammette che « non è un errore di poco conto » [1];
  • Per il quotidiano nazionale “Il Riformista”, invece, si tratta solo in un errore benché « clamoroso » [2];
  • Per “Rolling Stone”, comunque, « il lapsus del TG2 di qualche ora fa sembra destinato a entrare negli annali » [3].

Un errore?

Mentre contemporaneamente il quotidiano plutocratico “Il Sole 24 Ore” e il TG1 fanno credere di mostrare una squadriglia di aerei russi che sorvola l’Ucraina quando si tratta invece di una precedente parata a Mosca?

Il caso “War Thunder” mostra come il regime manipola i cittadini

Io non credo in questo genere di “errori”. specie quando si ripetono.Voi lettori, invece?

  • Silenzio, poi, della RAI, che non ammette “l’errore” e non si scusa;
  • e, del resto, silenzio anche da parte dei mezzi di propaganda del regime ( Repubblica, Corriere della Sera, ect ).
  • Silenzio, soprattutto, dei vari siti web di “fact checkers” o “debunker” ovvero scopritori di “bufale”, da Open a Bufale.net. Da Facta a Butac.

Siti, quest’ultimi, spesso finanziati da Bill Gates, da Pierre Omidyarn di Ebay, da Google, da Facebook, che hanno il solo obiettivo di colpire i disallineati, i siti di informazione libera e indipendente, per bullizzarli, dileggiarli, screditarli, squalificarli, non certo svelare le ombre del sistema, del regime al potere, come benissimo spiega il sito NoBufale.it [4].

Non per nulla la maggioranza di questi “servizi” di presunta “verifica” sono spuntati come funghi assieme alla “emergenza covid 19” dove:

  • la vera emergenza è stata quella della cattiva gestione sanitaria,
  • e la vera pandemia è stata quella dell’informazione terroristica che ha consentito l’instaurazione di regimi tirannici in tutta Europa.

Forse è vero come sintetizza Simone Fontana, colui che ha scoperto le bufale della RAI e de “Il Sole 24 ore”: « quando le notizie scarseggiano prolifera la disinformazione ».

P.S. Se credete alla RAI, ai giornali di proprietà dei magnati finanziari allora crederete anche all’incontro tra gli USA e una delegazione di alieni che un lettore ha postato su Twitter.

P.S. se ti interessa approfondire il tema dei “debunker” ascolta il video che segue l’articolo.

–

Fonti e Note:

[1] Giornale d’Italia, 25 febbraio 2022, “Kiev, TG2 manda in onda immagini di bombardamenti ma è il videogioco War Thunder”.

[2] Il Riformista, 25 febbraio 2022, “La Rai casca nel video-fake sui bombardamenti russi in Ucraina, in onda finisce il videogame “War Thunder”.

[3] Rolling Stone, 24 febbraio 2022, “Il Tg2 ha scambiato la clip di un videogioco per una ‘pioggia di missili’ sull’Ucraina”.

[4] NoBufale, 27 marzo 2021, “Siti di debunking: chi sono davvero i cacciatori di bufale, chi li finanzia e quali tecniche utilizzano”.

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Informazione Covid: Reporter Sans Frontier condanna Italia

8 Dicembre 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

libertà d’espressione e norme fasciste

Con tre tweet, ieri mattina l’associazione internazionale “Reporter Sans Frontier” (RSF) ha pubblicamente condannato l’Italia per l’attacco alla libertà e al pluralismo dell’informazione sostenuto dai sodali del presidente del consiglio Mario Draghi.

Scrive Reporter Sans Frontier: « l’obiettivo legittimo di combattere la disinformazione non può essere perseguito a spese della limitazione del pluralismo dei media e della censura delle opinioni critiche verso il governo ».

Maggioni e Monti, membri di Trilateral, vogliono censura informazione

L’associazione si riferisce, in particolare, alle due recenti affermazioni della nuova responsabile dei telegiornali RAI Monica Maggioni, e del senatore ed ex primo ministro Mario Monti.

Nella prima, la burocrate della « tv pubblica [sostiene] non darà voce a chi contesta la politica vaccinale del governo, “perché non tutte le opinioni sono uguali” ».

Per “Reporter Sans Frontier”, invece, « anche nella crisi di #COVID19, il pluralismo delle opinioni nei media pubblici deve essere preservato ».

Nel tweet, poi, si legge che « RSF è profondamente preoccupata per la nascente volontà politica di controllare l’informazione in #Italia ».

In questo caso, l’associazione che si batte per la libertà di stampa nel mondo si riferisce a quando il senatore Mario Monti « ha recentemente chiesto “restrizioni alle libertà” e “modalità meno democratiche per quanto riguarda la diffusione delle informazioni” ».

Il Foglio replica ma non informa che Maggioni, Monti, Draghi e Letta sono tutti assieme leader dell’elité mondiale

Alle dichiarazioni di Monti, come alla Grecia, alla Polonia e all’Ungheria sempre RSF aveva dedicato un articolo lo scorso 1 dicembre [1].

Per pronta risposta, i politici e i media italiani hanno censurato il messaggio di Reporter Sans Frontier.

Solo il quotidiano “Il Foglio” [2], diretto dallo sconosciuto Claudio Cerasa, ha replicato con un articolo a firma Enrico Cicchetti: « Cara Rsf, dare voce ai No vax in tv non è pluralismo: è disinformazione ».

Nell’articolo, il giornalista di “Il Foglio” scende a difesa di Maggioni e Monti ribadendo la legittimità delle loro dichiarazioni e, al contrario, provando a minare l’attendibilità della stessa ong parigina RSF perché porrebbe la libertà dell’informazione in Italia al 41.mo posto nel mondo, dietro il Burkina Faso ( 37.mo ).

Naturalmente “Il Foglio” non avverte che Draghi ( Gruppo dei Trenta ), Maggiori e Monti ( Trilateral ), come il leader PD Enrico Letta, fanno parte della stessa unica “famiglia” dell’elite [3]. E questo non può che dare ragione a RSF.

–

Fonti e Note:

[1] RSF, 1 dicembre 2021, “Grèce : mise en cause de la liberté de la presse par une nouvelle loi contre la désinformation”.

[2] Il Foglio, 8 dicembre 2021, “Cara Rsf, dare voce ai No vax in tv non è pluralismo: è disinformazione”.

[3] FronteAmpio, 12 aprile 2020, “Trilateral, Bildeberg, Group30, il telecomando della democrazia”.

Archiviato in:Informazione Contrassegnato con: Informazione, Reporter Sans Frontier

Covid: la propaganda ha creato un esercito di Zombie

6 Agosto 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

« E’ giunto davvero il momento di farsi delle serie domande sulla deriva psicopatica non di pochi individui, non di una setta di fanatici, ma addirittura di milioni di persone in un paese che ne conta sessanta ».

Così l’avvocato e formatore Francesco Carraro commenta sul proprio blog [1] l’attuale momento storico nel qualemilioni di cittadini vengono offesi, criminalizzati e privati dei diritti civili solo perché han deciso, al momento, di non piegarsi a una vaccinazione anti Covid non obbligatoria e non sicura.

Per l’avvocato Carraro, quindi, « è giunto il momento in cui i renitenti alla leva dell’ago prendano atto di una cosa: non è più in corso un dibattito pubblico sia pure acceso, o una contesa sui diritti civili sia pure aspra. Qui ci troviamo nel bel mezzo di una guerra psicologica di massa combattuta con armi non convenzionali ».

Un’oscura cupola guida i media in una campagna di psico-propaganda

La situazione è chiara: è in corso una campagna psicologica di propaganda irrazionale, tirannica, isterica, schizofrenica, per costringere la popolazione ad accettare volontariamente quel vaccino che lo stesso stato è incapace d’imporre in maniera obbligatoria e universale.

Per l’avvocato Carraro, l’attualità richiama il ricordo dei momenti più bui della storia, momenti intollerabili, ignobili, ovvero quelli del « delirio persecutorio del regime nazista ».

Siamo dentro una situazione dove, media, società, anche farmaceutiche, personaggi politici che rispondono ad una « oscura cupola », agiscono « come qualsiasi delinquente: hanno un’agenda da portare avanti oppure un tornaconto da riscuotere ».

La popolazione teleguidata dagli psico-media s’è tramutata in Zombie

L’attuale « deriva liberticida » è in particolare guidata da « i media di massa (televisione in primis) [che] sono diventati tanto forti da poter telecomandare, in tempo quasi reale, le azioni-reazioni delle loro cavie », la popolazione.

La popolazione, in sostanza, nella sua maggioranza, è diventata « un esercito di zombie ri-programmabili, letteralmente, per qualsiasi impresa. Foss’anche una ipotetica “soluzione finale” ».

Una deriva dalla quale si può uscire – secondo l’avvocato Francesco Carraro – solo attraverso « un laborioso cammino di risveglio personale ».

–

Fonti e Note:

Credits: Photo by Zorik D on Unsplash

[1] Francesco Carraro, 24 luglio 2021, “L’invasione degli ultravax”.

Archiviato in:Diritti Civili Contrassegnato con: Covid-19, Informazione, Vaccino

Giornata della libertà di stampa. Cosa festeggiare?

4 Maggio 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

rassegna-stampa

Proprio mentre il colosso globale Youtube cancella il canale d’informazione Byoblu [1], mentre si scopre che la Procura della Repubblica di Trapani intercetta le comunicazioni di giornalisti non indagati [2], mentre in una piccola cittadina del sud Italia, Trapani, un sindaco targato PD querela, tutti in un colpo, tre giornalisti [3], giunge la “Giornata internazionale della libertà di stampa”.

L’evento è stato celebrato ieri, lunedì 3 maggio, ma con scarsa risonanza.

Giuseppe Giulietti, il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, ha colto l’occasione per incontrare il presidente della Camera Roberto Fico. A questi ha consegnato « il dossier sui giornalisti intercettati dalla procura di Trapani, sui cronisti minacciati, sulle querele bavaglio e sull’equo compenso degli ultimi, perché non è possibile che ci siano giornalisti che guadagnano cinque euro » [4].

Nel corso di una manifestazione celebrativa svoltasi a Trento, il sindaco Franco Ianesselli, ha sostenuto che « fare buona informazione significa rafforzare la democrazia. E la qualità di una democrazia si misura anche dal livello di libertà dei giornalisti, che hanno il dovere di fare le domande scomode al potere » [4].

Poter fare « domande scomode al potere », ed ottenere risposte, dovrebbero essere la norma nel nostro Paese. Ma, certamente a Trapani, non lo è. Chi fa domande, finisce in Tribunale.

Commemorando l’evento della “Giornata internazionale della libertà di stampa”, il Segretario Generale dell’ONU António Guterres ha dichiarato: « un giornalismo libero e indipendente rappresenta il nostro più grande alleato nella lotta alla disinformazione e alle false notizie » [5].

Una frase fatta che però conduce ad una verità: per sillogismo, il giornalismo non indipendente produce un’informazione falsa e parziale.

Quella di Guterres tuttavia, è un’affermazione incompleta.

Per godere di un’informazione libera, oltre che l’indipendenza dal potere politico ( difficile nei piccoli centri dove stampa e giornalisti vivono di pubblicità istituzionale e incarichi negli staff del sindaco ), serve un reale pluralismo ovvero non tanti giornali, ma tanti editori a loro volta indipendenti.

La stampa è libera dove ubbidisce alla “Dichiarazione di Windhoek“

A spiegarcelo, 30 anni fa, il 3 maggio del 1991, fu la dichiarazione sottoscritta congiuntamente dall’ONU e dall’UNESCO a Windhoek in Namibia.

Nella “Dichiarazione di Windhoek” [6], ai punti 2 e 3, si leggeva che:

  • « Una stampa indipendente è quella su cui i poteri pubblici non hanno né il controllo politico o economico né il controllo del materiale e delle attrezzature necessarie per la produzione e la distribuzione di giornali, riviste e periodici »;
  • « Una stampa pluralista dovrebbe essere intesa come l’eliminazione di monopoli di qualsiasi tipo e l’esistenza del maggior numero possibile di giornali, riviste e periodici che riflettono la più ampia gamma possibile di opinioni della comunità ».

In sostanza, non c’è libertà di stampa, neanche nei cosiddetti paesi democratici, ove non siano presenti contemporaneamente:

  • indipendenza dai poteri pubblici,
  • e un ampia pluralità di editori.

In conclusione, se l’informazione dipende dal precario sostegno pubblico, se manca effettivo pluralismo ma ci sono solo tanti giornali fotocopia delle dichiarazioni del potente di turno, se i giornalisti sono frequenti vittime della minaccia della querela, non c’è libertà di stampa e non c’è democrazia.

La scelta resterà solo tra “Scrittori salariati o ingoiatori di pillola blu” [7].

–

Fonti e Note:

[1] FronteAmpio, 18 aprile 2021, “Dopo il “caso Byoblu”, regolamentare Youtube!”.

[2] FronteAmpio, 9 aprile 2021, “La Procura di Trapani spia/va i giornalisti”.

[3] NataleSalvo, 13 aprile 2021, “Tranchida fa filotto querelando 3 giornalisti”.

[4] FNSI, 2 maggio 2021, “Giornata della libertà di stampa, Giulietti a Trento: «Chi colpisce i cronisti colpisce il diritto di essere informati»”.

[5] ONU, 2 maggio 2021, “Videomessaggio del Segretario Generale per la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa 2021”.

[6] UNESCO, “Déclaration de Windhoek sur le développement d’une presse africaine indépendante et pluraliste”. [PDF, in FRA: Dichiarazione di Windhoek ]

[7] NataleSalvo, 17 aprile 2021, “Scrittori salariati o ingoiatori di pillola blu?”.

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No al green pass della vergogna!

Petizione contro il "green pass della vergogna" indirizzata ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.

Sì, firmo ora!
440 firme

No al green pass della vergogna

Ai Sigg. Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera

Sig.ra/Sig. Presidente,

da oltre un anno e mezzo il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazioni dei diritti fondamentali dell’uomo.

Se accettiamo che i principi fondamentali dello Stato di diritto possano essere sospesi oggi, in nome della gestione della pandemia, dobbiamo sapere che stiamo consegnando al futuro la possibilità di prendere direzioni diverse dalla democrazia in nome di qualsiasi altra minaccia che dovesse presentarsi, di origine umana o naturale

Il green pass colpisce una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita [non vaccinarsi], che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta

Il “green pass” della vergogna viola:

  • l’articolo 1 della Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione,
  • gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana,
  • l’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE,
  • l’articolo 2 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
  • l’articolo 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
  • l’articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
  • e, infine, la Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa approvata il 27/01/2021 che, al punto 7.3, vieta ogni forma di discriminazione per chi scelga di non vaccinarsi.

Le ragioni emergenziali non possono essere utilizzate come scudo per sospendere e annullare diritti considerati intangibili dai Padri Costituenti e dalla comunità internazionale

Pertanto, si chiede che l’emergenza sanitaria sia affrontata senza derogare di un passo dal percorso della civiltà del diritto.

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Sep 10, 2021

Firme raccolte: 440

IL FORUM DI FRONTEAMPIO

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