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Libertà

Il Commissario Europeo ai Diritti Umani può difenderci dalla “dittatura sanitaria” ?

18 Ottobre 2020 by FronteAmpio.it Lascia un commento

La bosniaca Dunja Mijatović, Commissario europeo ai Diritti Umani

Il tema dell’articolo 15 della Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo (CEDU), che ammette delle deroghe ai Diritti Umani in determinati casi e con determinate procedure, è stato trattato già lo scorso 18 maggio 2020 dal sito IusInItinere in un articolo intitolato “Diritti umani ed emergenza sanitaria: la CEDU ai tempi del Covid-19”.

Qui erano stati riportati i pareri di alcuni esperti giuristi.

Sabato : Comunicare la deroga ai Diritti Umani fondamentale marcatore tra il prima ed il dopo

Il particolare il giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo, dott. Raffaele Sabato aveva spiegato che la norma prevede la possibilità, per uno Stato, di emanare « misure in deroga agli obblighi previsti » dalla Convenzione, ma « nella stretta misura in cui la situazione lo richieda » e previa comunicazione al Segretario Generale del Consiglio d’Europa « sulle misure prese e sui motivi che le hanno determinate ».

« Nell’elenco dei paesi che hanno fatto dichiarazione ex art 15 CEDU [ al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, NdR ] per la situazione di emergenza sanitaria non rientra l’Italia, inizialmente duramente colpita dal COVID. È invece compresa l’Albania [1], che ha fatto dichiarazione relativamente anche ai diritti che intende derogare », spiega il giurista.

Il prof. Andrea Saccucci, invece, ha spiegato che « la deroga è il marcatore che distingue una situazione “ordinaria” ( in cui i diritti possono subire limitazioni ) ed una situazione “eccezionale” ( in cui i diritti possono essere sospesi ). […] la Corte valuta la legalità della misura, lo scopo legittimo e la proporzionalità ».

Saccucci : La mancata comunicazione al Consiglio d’Europa pone perplessità

Quindi ha condiviso il proprio parere : « a me sembra che abbiano ben fatto alcuni Stati ad optare per la deroga, mentre la scelta di non derogare adottata da altri Stati pone delle perplessità. Perplessità anche legate al rischio di perdere quella fondamentale linea di demarcazione tra stato di emergenza e stato di normalità, alla quale è anche legata la disponibilità della collettività ad accettare le limitazioni. Il ricorso alle deroghe serve, in qualche modo, a segnare il passaggio da una situazione in cui le libertà sono sospese ( per far fronte ad una situazione straordinaria di contenimento bio-sanitario ) ad una situazione in cui le libertà sono ripristinate ».

Sommario : Poteri d’intervento anche da parte del Commissario Europeo ai Diritti Umani

Infine, il prof. Emanuele Sommario ha rilevato che « in alternativa, è anche possibile sollecitare l’intervento del Commissario europeo dei diritti umani ( ruolo in questo momento ricoperto dall’attivista bosniaca Dunja Mijatović ), il cui mandato è quello di promuovere il rispetto dei diritti dell’uomo negli Stati membri del Consiglio agendo con imparzialità e indipendenza ».

–

Note:

[1] Oltre all’Albania, anche Armenia, Lettonia, Estonia, Georgia, Moldavia, Romania, Serbia e, infine, San Marino.

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Ricorso al Consiglio d’Europa contro il Lockdown: violati i Diritti Umani ?

18 Ottobre 2020 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Marija Pejcinovic Buric, Segretario Generale del Consiglio d’Europa

Un esposto al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, la cinquantasettenne croata Marija Pejčinović Burić, è stato notificato in questi giorni dall’Osservatorio permanente sulla Legalità Costituzionale, istituitosi presso il Comitato Rodotà, per denunciare la sospensione ( tuttora in corso causa il protrarsi dello stato di emergenza ) di diversi diritti e libertà individuali garantite dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo ad opera dello Stato Italiano, senza il rispetto dei limiti e dell’obbligo di preventiva notifica al Consiglio d’Europa, ai sensi dell’art. 15 CEDU.

« Si è inteso così attivare – spiegano i promotori – la procedura che consente di sottoporre all’esame del Segretario Generale la situazione, affinché possa essere accertata la violazione dei vari articoli della CEDU e possano essere assunte tutte le iniziative ritenute opportune nei confronti dello Stato italiano ».

L’esito dell’esposto appare tuttavia debole sia sul lato formale ( la CEDU ha spesso ammesso deroghe ) sia su quello sostanziale ( le sue procedure sono lentissime, durano anche decine d’anni ).

Tra le varie fonti riportate nell’esposto, si cita l’autorevole UK Human Rights Blog [1] [ ma interessanti anche i commenti sulla situazione inglese [2] [3], NdR ].

Con la quarantena, violati i Diritti Umani e l’Italia non ha chiesto deroga

Ho provato a leggere e tradurre il citato articolo firmato da, Niall Coghlan, un ricercatore universitario sui Diritti Umani, perché appare abbastanza interessante.

Lo studioso, in verità, ha riconosciuto come ammissibili le limitazioni alla libertà di circolazione perché « le eccezioni sono abbastanza ampie da permettere una certa parvenza [!!!, NdR] di vita e di contatto sociale ». Al contrario, ha contestato la base giuridica della quarantena ( per le persone che non sono accertate “infette” ): « gli obblighi di quarantena e di isolamento sono indistinguibili dagli arresti domiciliari di 24 ore. È quindi molto probabile che essi costituiscano una privazione della libertà », ha scritto.

Infatti, il ricercatore si domanda « come possono esistere adeguate salvaguardie contro l’arbitrarietà quando, nella maggior parte dei casi, non esiste alcuna procedura […] per contestare giudizialmente la loro detenzione ? ».

Inoltre, ha aggiunto Niall Coghlan, « l’Italia dovrebbe certamente mostrare come identifica e protegge le persone vulnerabili che sono maggiormente esposte al rischio della detenzione domiciliare ». Un mio pensiero va ai bambini innocenti detenuti a casa, senza diritto alla luce, al sole, al gioco ed alla socializzazione, ma anche, ad esempio ai diritti dei detenuti o degli anziani rinchiusi nelle RSA.

Lo studioso ha effettivamente evidenziato il fatto che l’Italia non abbia presentato comunicazione al Segretario Generale del Consiglio d’Europa sulla volontà di derogare alla CEDU : « ciò avrebbe comportato, ovviamente, il riconoscimento pubblico del fatto che le misure equivalgono ad una detenzione di massa ».

Niall Coghlan : Indispensabile una soft law che determini i diritti inalienabili

A parere del ricercatore, i fatti occorsi mostrano come ci sia « bisogno di una dettagliata soft law, redatta dagli organismi per i diritti umani, che chiarisca gli standard minimi che i diritti umani impongono durante le emergenze sanitarie ».

Quest’ultimo tema appare di urgente necessità.

Se il ricorso dell’Osservatorio permanente sulla Legalità Costituzionale possa essere di stimolo all’avvio di tale dibattito, avrà già raggiunto un sicuro successo.

–

Note:

[1] UK Human Rights Blog, 17 marzo 2020 : “Rights in a time of quarantine”,

[2] Ancora sul sito web del UK Human Rights Blog, 13 febbraio 2020: “Corona-vires: Has the Government exceeded its powers?”

[3] Sempre sullo stesso sito web UK Human Rights Blog, 29 settembre 2020 : “Were the March 2020 lockdown restrictions lawfully imposed?”

Credits : Photo by Consiglio d’Europa.

Archiviato in:Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Covid-19, Libertà

Sicilia : Prefettura ed esercito perseguiranno gli studenti No-Mask

15 Ottobre 2020 by Antonio Mazzeo Lascia un commento

esercito-vigilanza-covid19-scuole

« Punirne dieci per educarne cento. E’ il principio “pedagogico” che il Governo e le forze dell’ordine intendono sperimentare nelle scuole siciliane in tempi di pandemia da Covid-19 ».

Questa grave accusa viene espressa da Antonio Mazzeo, noto docente ed attivista messinese in un dettagliato articolo postato sul proprio omonimo blog e sui social.

Palermo : Controlli e multe della polizia agli studenti senza mascherina

Il professor Mazzeo spiega che « con una nota inviata il 6 ottobre scorso al Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, oggetto “Misure di contenimento anticoronavirus”, la Prefettura di Palermo ha annunciato l’avvio di una campagna di controlli anti-assembramenti di fronte i plessi degli istituti scolastici con tanto di multe e sanzioni penali per gli studenti “rei” di non rispettare le innumerevoli e talvolta discordanti ordinanze anti-Covid ».

« Allo stesso modo – prosegue il post riportando le parole del Prefetto del capoluogo siciliano, Giuseppe Forlani –, le Forze dell’ordine cureranno, nel corso dello svolgimento dei controlli a loro devoluti, la verifica del rispetto da parte degli studenti del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ».

La nota del prefetto invita i dirigenti scolastici, e quindi i docenti ad avvisare esplicitamente gli studenti « sulla doverosità di attenersi scrupolosamente alle disposizioni normative introdotte nonché sulle conseguenze sanzionatorie a cui andranno incontro coloro che non vi si atterranno ».

Antonio Mazzeo, quindi, rileva come « non si registrano ad oggi interventi critici da parte di insegnanti e sindacati di categoria, del tutto bypassati e delegittimati nelle loro funzioni formative ed educative da parte di poliziotti, carabinieri, Guardia di finanza e presumibilmente dagli stessi militari dell’Esercito impegnati nell’Operazione Strade Sicure. Un’ulteriore e inaccettabile spinta autoritaria-sicuritaria che si somma all’occupazione del sistema scolastico da parte delle forze armate nazionali e finanche di quelle USA e NATO, registratasi nell’Isola negli anni scorsi ».

Caltanissetta : I bersaglieri di Trapani a sorvegliare i cittadini

In proposito, il sito web del Ministero degli Interni segnala, già lo scorso 6 ottobre, che in provincia di Caltanissetta « nei controlli interviene l’Esercito al fianco delle Forze di polizia, per vigilare sul rispetto del distanziamento interpersonale e sull’uso delle mascherine ». Nella nota si precisa che ad essere impiegato è il « 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani […] in particolare a Gela e Niscemi. Entreranno “in azione” dalle 18, tutti i giorni della settimana specialmente nelle zone della movida, ovvero dei locali più frequentati, spesso da giovani, per vigilare sul rispetto delle norme di prevenzione anti-contagio ed evitare eventuali assembramenti. »

E’ Antonio Rampolla del Comitato No MUOS di Palermo a stigmatizzare l’intervento del Prefetto Giuseppe Forlani e dei militari nell’isola: « i militari che si sostituiscono al personale sanitario e scolastico ci fa capire qual è il segno dei tempi ».

Messina : il sindaco Cateno De Luca vuole 700 telecamere per sorvegliare i suoi cittadini

« Non vanno comunque meglio le cose in tempi di emergenza da coronavirus nella città di Messina », aggiunge ancora l’attivista – blogger Antonio Mazzeo.

« Nei giorni scorsi – spiega – il sindaco Cateno De Luca ha annunciato […] l’installazione di 70 nuove telecamere nelle zone cittadine. […] L’accordo – aggiunge il sindaco-sceriffo – “è complementare al progetto Mesmart che prevede l’acquisto di oltre 700 impianti di video sorveglianza da dislocare in tutto il territorio urbano ».

« Con la scusa del Covid-19, il modello Orwell è bello e assicurato », conclude preoccupato il professor Mazzeo.

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Credits : Photo by Stephanie LeBlanc on Unsplash

Archiviato in:Autori, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: coronavirus, Democrazia, Libertà, Orwell, Sicilia

Marcia della Liberazione : Libertà, No al terrorismo della paura

11 Ottobre 2020 by FronteAmpio.it Lascia un commento

La « classe dominante, e non dirigente, sta usando la pandemia per spaventarci e per trasformarci da cittadini a servi della gleba ». Così Moreno Pasquinelli, co-organizzatore della “Marcia della Liberazione”, ha aperto il comizio-fiume di piazza San Giovanni in Laterano a Roma di ieri.

« Questa non è una manifestazione No Mask, siamo qui perché sentiamo la sofferenza di chi ha perso il lavoro. Ci impongono un modello di società basato sulla paura. Noi non riconosciamo questa Unione Europea e questo governo che accettando i finti aiuti del Recovery Found farà sì che noi lasceremo ai nostri figli un Paese ancora più indebitato », ha proseguito.

Non meno accesi gli altri interventi di una scaletta durata ore, sei, ma mai stancante e ripetitiva.

L’attenzione degli spettatori è stata sempre presente anche col contributo di alcuni artisti che han donato all’evento le proprie performance quale, ad esempio, Rocco che ha presentato il proprio brano “il terzo like” che accusa chiaramente il social Facebook di controllare l’informazione.

« Perché abbiamo 3 milioni di disoccupati ? Perché chi lavora è povero ? Perché hanno venduto questo Paese! – ha spiegato un altro oratore – Sei precario fino a 40 anni e non puoi programmare la tua vita. Poi si lamentano che non fai figli. Deve cessare questo sfruttamento ».

« Le misure anti-Covid sono sproporzionate – ha aggiunto un altra intervenuta -. E’ il Governo che ci ha chiusi da un giorno all’altro ad essere negazionista dei nostri diritti ».

Non si è parlato di sola epidemia da coronavirus, però.

Il tema centrale dell’incontro è stato quello della sovranità nazionale rispetto all’Europa e della sovranità monetaria rispetto all’Euro. Contemporaneamente, si sono elencati i mali della globalizzazione e del liberismo sfrenato.

« Le multinazionali fanno chiudere tutto perché non pagano quasi tasse e giocano fuori dalle regole del mercato, con la complicità di una classe politica di destra e di sinistra ».

Ci si è scagliati contro la moneta elettronica, ed a favore dei pagamenti in danaro contante : sono i grandi evasori quelli da colpire, è stato detto.

Mori (Vox) : La Sovranità appartiene al Popolo!

L’avvocato Marco Mori (Vox Italia) ha ricordato l’articolo 1 della nostra Costituzione : “La Sovranità appartiene al Popolo”. « Parliamo di diritto – ha spiegato – : le cessioni di sovranità sono reato. Oggi il Parlamento non può legiferare sulla moneta, la Nazione può non avere i soldi e deve chiederli in prestito ai mercati finanziari ».

Marinelli : I malati non covid sono stati abbandonati

Poi è stata la volta di Beatrice Marinelli del Comitato Pro Ospedali Pubblici che si è intrattenuta sul tema della sanità pubblica. « Mentre ci bombardano che dobbiamo prestare attenzione alla nostra salute, la gente non si sta curando. Tutti i malati non covid sono stati abbandonati. Sono stati sospesi interventi, esami diagnostici, visite ambulatoriali. Abbiamo prestazioni che sono state rinviate al 2021 o al 2022. Chi può allora ricorre alla sanità privata. Chi non può muore. Chi ha soldi si cura e chi non ne ha no. E qui che volevano arrivare. Il ministro Speranza è cofondatore di “Articolo 1” con Bersani che, assieme a Prodi, è responsabile di tutte le privatizzazioni del Paese. In 10 anni abbiamo perso 70.000 posti letto, per la spending review in sanità che ci ha imposto i tagli sulla salute dei cittadini ».

Mentre distruggevano la sanità, distruggevano i diritti dei pensionandi ( legge Fornero ) o dei lavoratori col Job Act ( governo Renzi ) : « tutto cammina di pari passo. I diritti sono stati mercificati », ha concluso.

« Il sistema immunitario è “mantenuto su” dalle emozioni positive », ha dichiarato AnnaRita Iannetti del Movimento 3V, facendo così rilevare i potenziali danni derivanti dal clima di terrore alimentato dal governo Conte.

Miedico : Nelle RSA c’è chi ha “assassinato” i nostri anziani

« Non sono No Vax – ha spiegato Dario Miedico del movimento SiAmo – sono per la Libertà di scelta. Libertà che altri prima di noi hanno conquistato combattendo il fascismo. Oggi, ancora, vogliono chiuderci la bocca definendoci negazionisti. I virus sono tanti e tanti del più del coronavirus – ha proseguito –, ma i più pericolosi sono quelli che si stanno arricchendo sul coronavirus e sperano di arricchirsi ancora di più con un vaccino ».

Miedico ha lanciato un’accusa pesante rispetto alle numerose morti degli anziani ricoverati nelle case di riposo : « sono stati assassinati, perché chi doveva proteggerli non li ha protetti ». In alcune case di riposo, dove invece c’è stata prevenzione, non c’è stato neanche un morto, ha spiegato.

Il vice presidente di SiAmo ha quindi attaccato i suoi ex colleghi accusando d’essere degli « pseudo scienziati » quelli che consigliano quelli che ci governano. Poi ancora : « la scienza spesso si vende. Se sono arrivati in posti di comando è grazie a quei politici che ce li hanno messi là e che ora chiedono che dicano quel che fa loro comodo ».

Il medico Rita Brandi della fondazione intitolata al professor Luigi Di Bella ha successivamente difeso la nota, ma bocciata, cura anticancro ed accusato lo Stato ed il SSN di aver svolto la sperimentazione del loro farmaco in maniera « pilotata, amorale », con l’obiettivo di farla fallire. « L’interesse [politico, economico] è misura di tutte le cose », ha denunciato : non il bene comune.

Hutter : La scuola diventata “istituto-sanitario” danneggia psiche ragazzi

Sul palco, quindi, è stata la volta di Solange Hutter, direttrice scolastica del liceo scientifico-classico di Amalfi. Le scuole, ha detto, sono diventate degli « degli istituti sanitari, dei riformatori, dove i ragazzi non sono liberi di fare un colpo di tosse ». Tutto questo causerà « danni incalcolabili, malattie psichiatriche fisiche per i nostri ragazzi ».

La Hutter è già nota alle cronache per aver contestato, con uno sciopero della fame, la norma che prevederebbe l’abbassamento del voto di condotta a chiunque violi le misure anti Covid previste.

La dirigente scolastica ha quindi proseguito spiegando che « il vero obiettivo del governo sono i nostri bambini, d’inculcare loro le paure, per creare una generazione incapace di pensare con la propria testa, una generazione ubbidiente, schiavi al soldo del potere ».

Invitando a « spegnete la televisione » per studiare ed informarsi direttamente, ha concluso che non servono le sanificazioni di strade e banchi piuttosto « sanificare Palazzo Chigi e tutti i suoi occupanti ».

Konarè : unire le battaglie oltre i confini

Un giovane s’è lamentato, quindi, che oggi « è difficile trovare giovani sensibili all’interesse verso la comunità e la politica ». Ha quindi disegnato il futuro che attente lui ed i suoi coetanei : « fattorino da Amazon, oppure lavorare da McDonald’s ». Ma – ha concluso – « noi non ci stiamo a finire precari, non avere famiglia ed amici perché schiavizzati al lavoro. Il nemico c’è : il governo Conte, neo liberista capitalista ».

Interessante, per certi aspetti, l’intervento di Mohamed Konarè che ha invitato alla solidarietà : serve, ha spiegato, « un cordone ombelicale tra tutti popoli del mondo, i francesi, i tedeschi, gli africani ».

Stefano Becciolini di “Patto Assange” ha ricordato l’interesse privato della FCA (ex Fiat) e della famiglia Agnelli rispetto all’epidemia e alla diffusione delle mascherine : « FCA ne sta producendo 27 milioni al giorno ».

« Non basta contro informazione serve controcultura », si è sostenuto.

Martucci : col 5G un milioni di nuove antenne a radiofrequenza

E’ intervenuto, quindi, il rappresentante del movimento “Alleanza nazionale Stop 5G” Maurizio Martucci. Questi ha denunciato il pericolo del nostro futuro : « il 5G è voluto per una società del controllo », « un milione di nuove antenne a radiofrequenza » che rappresentano un pericolo per la nostra salute, lo sviluppo dell’industria 4.0 e della “quarta rivoluzione industriale” che condurrà alla « fine di milioni di posti di lavoro e milioni di professionisti sostituiti da macchine e robotica ».

L’oratore ha denunciato come, col Piano Colao adottato dal governo Conte, si stanno « stracciando i principi cardini della democrazia, imbavagliando i 600 comuni che avevano adottato delle delibere in via precauzionale contro il 5G ».

Scardovelli : La Costituzione testo sacro, nostro valore la solidarietà

« Noi avremo successo se la nostra azione sarà guidata da un pensiero radicalmente nuovo diverso opposto al loro » – ha dichiarato, in collegamento audio, Mauro Scardovelli.

« Dobbiamo radicarci nel pensiero costituzionale e nei suoi valori – ha spiegato -, la solidarietà, l’amicizia, il dono reciproco, i più forti che aiutano i più deboli, il trasformare l’indignazione in amore ». L’oratore ha ricordato l’articolo 3 della Costituzione – « un testo sacro » – e in particolare i suoi precetti del « pieno sviluppo della persona e della coscienza umana » e quindi « la partecipazione consapevole di tutti cittadini alla politica, come strumento di pieno sviluppo della democrazia ».

« Senza direzione, mai alcun vento sarà noi favorevole », ha concluso invocando evidentemente la realizzazione di un progetto completo e condiviso tra le diverse parti politiche e sociali presenti in piazza San Giovanni.

E con questo auspicio, la manifestazione s’è conclusa.

La strada è stata però aperta verso la costruzione di un nuovo soggetto politico.

Archiviato in:Italia, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Covid-19, Democrazia, Economia, Libertà, Sovranità

Covid, Speranza ammette : Solo 323 posti di terapia intensiva occupati !

6 Ottobre 2020 by FronteAmpio.it 1 commento

Camera-Deputati

Un dibattito, quello di stamani alla Camera dei Deputati, che aveva per oggetto la relazione del ministro della salute sulla proroga dello “stato di emergenza” sanitaria post-Covid, che s’è tramutato in una farsa quando, alla fine, al momento di votare, si è constatata l’assenza del numero legale.

Il ministro Roberto Speranza ( Liberi e Uguali ) aveva iniziato la sua relazione con delle grida di allarme : « Durante l’estate eravamo arrivati ad avere trenta persone in terapia intensiva, oggi siamo a 323 persone [ su 8.000 posti letto disponibili, NdR] ».

L’esponente governativo ha quindi ufficializzato che il Governo delibererà la nuova proroga lo “stato di emergenza” sino al prossimo 31 gennaio ed emetterà l’ennesimo DPCM – il diciasettesimo sembra – nel quale sarà incluso l’obbligo indiscriminato di porto di mascherina all’aperto.

Speranza, per spiegare la proroga dei provvedimenti, ha ripetuto la poesia elementare alla quale oramai siamo abituati :

« L’Italia in questo momento abbia un piccolo vantaggio rispetto agli altri Paesi europei e lo dicono i numeri certificati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’ECDC, ma questo vantaggio non può essere sprecato […] : noi dobbiamo continuare su quella linea della prudenza ».

Piccate le repliche dei deputati.

L’on. Guido De Martini (Lega Nord), nel suo intervento, ha accusato il Governo di non rispettare nel metodo il Parlamento, il Massimo consesso politico : « Venite a comunicarci il contenuto di decisioni già prese, decisioni che dovrebbero formarsi qui e invece si formano altrove; noi non sappiamo dove, come e quando. Per l’ennesima volta ci avete tagliato fuori anche da quest’ultimo DPCM. Il provvedimento entra in vigore domani e voi puntualmente venite in Parlamento oggi, all’ultimo secondo, per comunicarci quello che avete già deciso ».

La Destra : non siamo in emergenza, non serve lo “stato di emergenza”

In merito, il medico-oculista sardo De Martini ha evidenziato come « siamo oltre i 100 mila tamponi, quindi il paio di migliaia di malati che troviamo sono relativi anche al numero dei tamponi. Di più: una gran parte di questi che troviamo sono dei pazienti asintomatici. Per dire cosa? Che quello che ci deve guidare, secondo me, è un dato fondamentale, cioè il numero dei malati che abbiamo in terapia intensiva ».

« In questo momento il numero dei malati in terapia intensiva è pari a circa 300 in Italia, quindi, rispetto alla nostra possibilità di capienza – 8 mila posti – siamo molto al di sotto. Sulla definizione dello stato di emergenza, quindi, noi siamo contrari; […] perché in questo momento non c’è un’emergenza, cioè possiamo tranquillamente provvedere con gli strumenti ordinari », ha concluso il deputato della Lega Nord.

A dare man forte a De Martini, sicuramente in maniera involontaria, è intervenuto l’esponente dei Cinque Stelle campano Nicola Provenza.

Quest’ultimo, medico-gastroenterologo, ha sottolineato il dato essenziale : « La composizione percentuale dei casi attualmente positivi si mantiene costante. Mediamente – questi sono i dati – il 93-94 per cento sono asintomatici o oligosintomatici [1]; i pazienti ricoverati con sintomi rappresentano il 5-6 per cento del totale; quelli in terapia intensiva lo 0,5 per cento ».

Il deputato Provenza ha proseguito mostrando qualche dubbio sulla decisione di obbligare all’uso della mascherina : «Noi pensiamo che la popolazione vada proprio incoraggiata [non obbligata, NdR] a indossare le mascherine in situazioni specifiche secondo alcuni criteri, chiarendo quali sono i vantaggi che offre questa pratica ma tenendo conto – e devo dire anche questo con molta chiarezza – della densità della popolazione: una cosa è una strada di una città affollata – consentitemelo – ma altra cosa è una strada di campagna ». L’obbligo di mascherina potrebbe « alimentare un falso senso di sicurezza ». «Non trascurerei, poi, tutte le problematiche legate allo smaltimento delle mascherine », ha concluso il parlamentare grillino.

Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), avvocato penalista e docente universitario pugliese, è poi ritornato sull’inopportunità della proroga dello “stato di emergenza” decisa dal Governo Conte : « L’emergenza non è una prospettiva ma è uno status: è indispensabile verificare che ci sia una situazione di emergenza per poter legittimare una proroga ». Sisto ha quindi denunciato che « sotto la specie dell’emergenza, si sono consumati i più gravi attentati alla democrazia e anche alla democrazia parlamentare ».

« Quanti DPCM sono stati utilizzati per comprimere le libertà personali, molto spesso semplicemente per rispondere a una domanda di sopravvivenza quotidiana del Governo? Noi siamo preoccupati, da questo punto di vista, di un utilizzo esorbitante, illegittimo del DPCM, semplicemente per offrire risposte e superare i controlli parlamentari del Presidente della Repubblica e della Corte costituzionale », ha concluso l’esponente berlusconiano.

Il dibattito sull’app Immuni : Importante o costosa e inutile ?

Luca Nervo Rizzo (PD), persona che, a giudicare la biografia presente su Wikipedia, non ha mai lavorato al di fuori della politica, è intervenuto nel dibattito per « sostenere con forza la prevenzione vaccinale antinfluenzale […] e di far percepire l’importanza dello strumento di tracciamento telematico dell’App Immuni ».

A proposito dell’app Immuni, Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia), altro politico di professione, è stato caustico : « è molto irresponsabile che ancora non ci abbiate detto quanto è costata questa app in termini di consulenze, di pubblicità, di sponsorizzazioni, di prebende agli amici degli amici ».

« Mi fa un po’ ridere – ha proseguito il fiorentino Dolzelli – che lei [il ministro Roberto Speranza, NdR] viene qui a dirci che Immuni è stato un successo quando l’ex Ministro della Salute [Beatrice Lorenzin, ora colpita dal Convid-19, NdR], che oggi siede in maggioranza, era uno di quelli che non ha nemmeno scaricato Immuni ! Massima solidarietà ma questo successo di Immuni è tutto da dimostrare ».

Sgarbi : Mascherina all’aperto ? Una completa idiozia !

In conclusione di questa rassegna, mi sembra interessante citare anche l’intervento dell’on. Vittorio Sgarbi :

« Obbligare all’uso delle mascherine all’aperto tutti e senza riguardo per la distanza interpersonale è, scientificamente parlando, una completa idiozia e tutti quelli che capiscono un briciolo di epidemiologia e virologia lo sanno benissimo. Occorre individuare i rischi reali e non esagerarli, con una psicosi collettiva che impone agli italiani la paura di camminare da soli in un bosco. C’è qualcosa di folle! ».

« L’idea che la prevenzione sia il nome che si dà alla repressione, all’idiozia e alla minaccia di nuovi provvedimenti è tutta nelle parole del segretario del PD Zingaretti, che ha detto “toglieremo dalla vita sociale coloro che sono positivi” », ha concluso Sgarbi.

La maggioranza non ha battuto ciglio e si prepara a – per dirla come l’on. Guido De Martini – a fare quel che aveva già deciso di fare.

Viva l’inutile dibattito democratico, quindi.

–

Note :

[1] oligosintomatici (o paucisintomatici ) sono coloro nei quali « non si producono sintomi di rilievo, al punto da passare la malattia del tutto inosservata o da essere tutt’al più attribuita ad un lieve malessere passeggero o al peso degli anni ».

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No al green pass della vergogna!

Petizione contro il "green pass della vergogna" indirizzata ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.

Sì, firmo ora!
440 firme

No al green pass della vergogna

Ai Sigg. Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera

Sig.ra/Sig. Presidente,

da oltre un anno e mezzo il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazioni dei diritti fondamentali dell’uomo.

Se accettiamo che i principi fondamentali dello Stato di diritto possano essere sospesi oggi, in nome della gestione della pandemia, dobbiamo sapere che stiamo consegnando al futuro la possibilità di prendere direzioni diverse dalla democrazia in nome di qualsiasi altra minaccia che dovesse presentarsi, di origine umana o naturale

Il green pass colpisce una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita [non vaccinarsi], che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta

Il “green pass” della vergogna viola:

  • l’articolo 1 della Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione,
  • gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana,
  • l’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE,
  • l’articolo 2 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
  • l’articolo 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
  • l’articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
  • e, infine, la Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa approvata il 27/01/2021 che, al punto 7.3, vieta ogni forma di discriminazione per chi scelga di non vaccinarsi.

Le ragioni emergenziali non possono essere utilizzate come scudo per sospendere e annullare diritti considerati intangibili dai Padri Costituenti e dalla comunità internazionale

Pertanto, si chiede che l’emergenza sanitaria sia affrontata senza derogare di un passo dal percorso della civiltà del diritto.

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Sep 10, 2021

Firme raccolte: 440

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