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Sicilia

D.L. 172: Sicilia e Sardegna tagliate fuori dall’Italia

16 Gennaio 2022 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Con il Decreto Legge 172 del 26 novembre 2021, il governo dei “migliori” guidato dal Leader Maximo Mario Draghi ha inserito una postilla alla lettera c) del primo comma dell’articolo 4 che taglia la Sicilia dall’Italia, almeno per i “non vaccinati”.

In particolare, ha soppresso le parole « ad esclusione di quelli impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina e di quelli impiegati nei collegamenti marittimi da e per l’arcipelago delle Isole Tremiti » dal testo del precedente Decreto Legge n. 52 del 22 aprile 2021 che, fino a novembre, tutelava gli isolani.

Di conseguenza ha imposto l’obbligo di “green pass”, quantomeno da tampone negativo, per attraversare lo Stretto e permettere il movimento tra l’Italia e la Sicilia.

La situazione, per i soggetti che hanno scelto liberamente – come consente la legge – di non sottoporsi alle terapie Pfizer si è aggravata dal 10 gennaio 2022 col successivo Decreto Legge n. 229 del 30 dicembre 2021, che, col comma 2 dell’articolo 1, ha soppresso la possibilità di utilizzare i mezzi di trasporto a coloro che sono in possesso di un tampone rapido negativo e richiedendo, invece, la vaccinazione ovvero la guarigione dal Covid-19.

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Senatore Mattia Crucioli (L’alternativa c’è): gli abitanti della Sicilia discriminati, sono come “al confino”.

La questione è stata affrontata in Parlamento, al Senato in particolare, in occasione della conversione in legge del Decreto n. 172.

Sul tema, si è alzata la voce dell’insegnante catanese Tiziana Carmela Rosaria Drago ( eletta nei 5Stelle, oggi Fratelli d’Italia ) [1] che ha sottolineato come « chi fa una scelta [di non vaccinarsi] e vive nei territori delle isole è ulteriormente penalizzato, perché con mezzo proprio non avrà la possibilità di attraversare, nel caso della Sicilia lo Stretto » [2].

Anche l’avvocato genovese Mattia Crucioli ( eletto nei 5stelle, oggi L’alternativa c’è ) ha, inutilmente, chiesto « di ripristinare la continuità territoriale con le isole, che oggi è stata interrotta perché chi non ha il super green pass, anche se è legittimato a non vaccinarsi perché magari ha un’età inferiore ai cinquant’anni, […] non può prendere il traghetto; deve essere confinato nelle isole. […] non è giusto, è una discriminazione perché chi vive in Sardegna o in Sicilia e non può venire in Continente e viceversa. Sardi e siciliani devono per forza essere vaccinati o guariti oppure non si possono muovere dalle isole » [3].

In definitiva, per Crucioli, il regime « sta ghettizzando una parte di popolazione che, lo ripeto, allo stato non ha obblighi giuridici ».

Ma il governo, nel silenzio degli altri senatori siciliani appartenenti alla maggioranza al governp, non ha voluto ascoltare queste voci ne ha replicato, in proposito, motivando scientificamente la propria scelta.

La Sicilia torna al 1860, divisa dall’Italia piemontese. Serve un “visto” per transitare sul territorio dell’altro stato.

–

Fonti e Note:

[1] E’ possibile contattare la sen. Tiziana Drago, già dirigente locale dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose (ANFN), via mail ( tiziana.drago@senato.it ), oppure alla sua segreteria romana  06. 67063103.

[2] Senato, 12 gennaio 2022, “Legislatura 18ª – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 394 del 12/01/2022 (Definitivo)”.

[3] La restrizione non si applica agli “esentati dalla vaccinazione Covid“. Il Decreto Legge n. 52 del 22 aprile 2021 ( convertito dalla L. 17 giugno 2021, n. 87, in G.U. 21/06/2021, n. 146 ) all’articolo 9 quarter, comma 2, infatti precisa che “Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano ai soggetti di eta’ inferiore ai dodici anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute“.

Archiviato in:Dal Parlamento Contrassegnato con: Covid-19, Passaporto vaccinale, Sicilia, Vaccino

Covid: Musumeci vuole introdurre l’obbligo vaccinale per tutti

10 Luglio 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

musumeci-salvini

La Sicilia « introduce una sorta di obbligo vaccinale soft » [1].

Il presidente della regione Musumeci ha spiegato che sarà avviata una « ricognizione completa e aggiornata di tutti i dipendenti pubblici » e « in caso di indisponibilità o di rifiuto, il datore di lavoro dovrà […] riassegnare il dipendente ad altro ruolo, che non implichi il contatto diretto con l’utenza » [2].

L’obiettivo, tra l’altro, è quello di « una “campagna a tappeto” che raggiunga gli insegnanti più riluttanti a vaccinarsi direttamente nelle scuole» [3].

« Una riluttanza, voglio dirlo, che considero ingiustificata e ingiustificabile » dichiara Musumeci [2].

Aggiunge il presidente della Sicilia: « Abbiamo immaginato di presidiare ogni istituto scolastico con delle unità operative mobili che individueranno, con il coinvolgimento dei dirigenti, chi ancora non ha ritenuto di vaccinarsi » [3].

Sulla stampa i termini del progetto del Capo Politico della regione siciliana e del suo corpo manageriale appaiano chiari.

Musumeci: vaccinazione o trasferimento per i lavoratori essenziali

Una nuova ordinanza del presidente Musumeci firmata il 7 luglio, la Ordinanza n. 75 Regione Sicilia , stabilisce nuove, pesanti e forse illegittime “ulteriori misure per l’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

In sostanza, secondo l’articolo 3 dell’ordinanza, « le Aziende Sanitarie Provinciali dovranno provvedere […] alla ricognizione aggiornata del numero dei dipendenti che non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione ».

Ciò varrà tanto per i dipendenti pubblici quanto per quelli privati che svolgono servizi essenziali di cui alla legge n. 146 del 12 giugno 1990 » ( sicurezza, comunicazione, trasporti, sanità, istruzione, etc ).

« Tutti coloro che nell’esercizio dei propri compiti d’ufficio si trovino ad instaurare contatti diretti con il pubblico – prosegue l’ordinanza – vengono formalmente invitati, per il tramite dei datori di lavoro, a ricevere la vaccinazione. Per l’ipotesi di indisponibilità o di rifiuto di sottoposizione a vaccinazione, il datore di lavoro pubblico provvede […] ad individuare per l’interessato una differente assegnazione lavorativa, ove possibile, che non implichi il contatto diretto del lavoratore con l’utenza esterna ».

Si tratta di un provvedimento assurdo e certamente figlio delle pressioni ricevute dal generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario all’emergenza Covid.

L’ordinanza del presidente della regione siciliana, infatti, oltre che largamente sproporzionato sembra rappresentare un vero e proprio abuso di potere, straripando il provvedimento nei poteri statali.

Questo Sebastiano Musumeci, Nello per gli amici, “un piccolo ORBAN” per i detrattori, è lo stesso che aveva avuto un momento di notorietà nazionale nell’aprile dello scorso anno quando aveva chiesto allo Stato il riconoscimento per il presidente siciliano i “poteri speciali” di Capo dell’Esercito e della Polizia [4].

Oggi riprova quindi a mostrare i muscoli, forse confortato dal sondaggio “Governance Poll 2021” pubblicato dal giornale Il Sole 24 ore che lo pone al 7° posto (sui 17 inclusi nella ricerca), sia pure con un indice di gradimento di appena il 49%.

Garante della Privacy e giuristi bocciano l’ordinanza di Musumeci

Tuttavia, stavolta, da più parti arrivano le bocciature.

Primo ad intervenire il Garante della Privacy. Per Pasquale Stanzione il provvedimento presidenziale non ha una « valida base giuridica » poiché « ricade snelle materie assoggettate a riserva di legge statale ».

Di conseguenza, il Garante della Privacy boccia il « censimento dei dipendenti non vaccinati » [5].

Ancora più duro il commento della giurista Vitalba Azzolini: « Il presidente della regione non ha alcun potere di disporre questa ricognizione né tantomeno imporre trasferimenti. Un’ordinanza [quella di Musumeci, NdR], se impugnata, non passerebbe il vaglio di qualsiasi giudice amministrativo » [6].

Gli schiavi in silenzio davanti ordinanza di Nello Musumeci

Se però i tecnici sembrano unanimi nel bocciare l’ordinanza del presidente Musumeci, è significativo il silenzio dei partiti politici e, soprattutto, quello dei sindacati e della popolazione.

Forse è vero: « Uno Stato totalitario davvero efficiente sarebbe quello in cui l’onnipotente potere esecutivo dei capi politici e il loro corpo manageriale controllano una popolazione di schiavi che non devono essere costretti ad esserlo con la forza perché amano la loro schiavitù » ( Aldous Huxley, Il mondo nuovo, 1932 ).

Husley poi spiegava : « far sì che li amino è il compito assegnato, negli attuali stati totalitari, ai ministri della propaganda, ai direttori dei giornali, agli insegnanti » .

–

Fonti e Note:

Il testo dell’ Ordinanza n. 75 Regione Sicilia del 7 luglio 2021 [SCARICA, PDF].

[1] Live Sicilia. 8 luglio 2021, “Vaccini, in Sicilia “quasi” obbligatori: la linea di Musumeci”.

[2] Live Sicilia, 8 luglio 2021, “Musumeci, stretta sugli insegnanti: “Vaccini a scuola”.

[3] Askanews, 8 luglio 2021, “Covid, Musumeci: vaccini nelle scuole per insegnanti riluttanti”.

[4] FronteAmpio, 5 aprile 2020, “Nello Musumeci chiede i poteri speciali sulla Sicilia”.

[5] Repubblica, 9 luglio 2021, “No al censimento dei dipendenti non vaccinati, il garante della privacy stoppa Musumeci”.

[6] Meridionews, 8 luglio 2021, “Musumeci vuole spostare i lavoratori non vaccinati”.

Archiviato in:Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Covid-19, Sicilia, Vaccino

Sicilia : Prefettura ed esercito perseguiranno gli studenti No-Mask

15 Ottobre 2020 by Antonio Mazzeo Lascia un commento

esercito-vigilanza-covid19-scuole

« Punirne dieci per educarne cento. E’ il principio “pedagogico” che il Governo e le forze dell’ordine intendono sperimentare nelle scuole siciliane in tempi di pandemia da Covid-19 ».

Questa grave accusa viene espressa da Antonio Mazzeo, noto docente ed attivista messinese in un dettagliato articolo postato sul proprio omonimo blog e sui social.

Palermo : Controlli e multe della polizia agli studenti senza mascherina

Il professor Mazzeo spiega che « con una nota inviata il 6 ottobre scorso al Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, oggetto “Misure di contenimento anticoronavirus”, la Prefettura di Palermo ha annunciato l’avvio di una campagna di controlli anti-assembramenti di fronte i plessi degli istituti scolastici con tanto di multe e sanzioni penali per gli studenti “rei” di non rispettare le innumerevoli e talvolta discordanti ordinanze anti-Covid ».

« Allo stesso modo – prosegue il post riportando le parole del Prefetto del capoluogo siciliano, Giuseppe Forlani –, le Forze dell’ordine cureranno, nel corso dello svolgimento dei controlli a loro devoluti, la verifica del rispetto da parte degli studenti del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ».

La nota del prefetto invita i dirigenti scolastici, e quindi i docenti ad avvisare esplicitamente gli studenti « sulla doverosità di attenersi scrupolosamente alle disposizioni normative introdotte nonché sulle conseguenze sanzionatorie a cui andranno incontro coloro che non vi si atterranno ».

Antonio Mazzeo, quindi, rileva come « non si registrano ad oggi interventi critici da parte di insegnanti e sindacati di categoria, del tutto bypassati e delegittimati nelle loro funzioni formative ed educative da parte di poliziotti, carabinieri, Guardia di finanza e presumibilmente dagli stessi militari dell’Esercito impegnati nell’Operazione Strade Sicure. Un’ulteriore e inaccettabile spinta autoritaria-sicuritaria che si somma all’occupazione del sistema scolastico da parte delle forze armate nazionali e finanche di quelle USA e NATO, registratasi nell’Isola negli anni scorsi ».

Caltanissetta : I bersaglieri di Trapani a sorvegliare i cittadini

In proposito, il sito web del Ministero degli Interni segnala, già lo scorso 6 ottobre, che in provincia di Caltanissetta « nei controlli interviene l’Esercito al fianco delle Forze di polizia, per vigilare sul rispetto del distanziamento interpersonale e sull’uso delle mascherine ». Nella nota si precisa che ad essere impiegato è il « 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani […] in particolare a Gela e Niscemi. Entreranno “in azione” dalle 18, tutti i giorni della settimana specialmente nelle zone della movida, ovvero dei locali più frequentati, spesso da giovani, per vigilare sul rispetto delle norme di prevenzione anti-contagio ed evitare eventuali assembramenti. »

E’ Antonio Rampolla del Comitato No MUOS di Palermo a stigmatizzare l’intervento del Prefetto Giuseppe Forlani e dei militari nell’isola: « i militari che si sostituiscono al personale sanitario e scolastico ci fa capire qual è il segno dei tempi ».

Messina : il sindaco Cateno De Luca vuole 700 telecamere per sorvegliare i suoi cittadini

« Non vanno comunque meglio le cose in tempi di emergenza da coronavirus nella città di Messina », aggiunge ancora l’attivista – blogger Antonio Mazzeo.

« Nei giorni scorsi – spiega – il sindaco Cateno De Luca ha annunciato […] l’installazione di 70 nuove telecamere nelle zone cittadine. […] L’accordo – aggiunge il sindaco-sceriffo – “è complementare al progetto Mesmart che prevede l’acquisto di oltre 700 impianti di video sorveglianza da dislocare in tutto il territorio urbano ».

« Con la scusa del Covid-19, il modello Orwell è bello e assicurato », conclude preoccupato il professor Mazzeo.

—

Credits : Photo by Stephanie LeBlanc on Unsplash

Archiviato in:Autori, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: coronavirus, Democrazia, Libertà, Orwell, Sicilia

Mascherina obbligatoria : l’ordinanza inutile ed illogica di Musumeci

28 Settembre 2020 by FronteAmpio.it Lascia un commento

persone-con-mascherine-virus

Stamani la Sicilia s’è svegliata con una nuova ordinanza, dall’aroma di carta vecchia, di sapore fascistoide, a firma del presidente della Regione, il sig. “Nello” Musumeci.

Cosa prevede la nuova ennesima ordinanza di Nello Musumeci

In particolare, l’esponente politico vicino a Salvini e alla Meloni, seminando inutile terrore e limitando in maniera sproporzionata le libertà democratiche dei cittadini siciliani che lo hanno eletto, ha imposto :

  • « nei luoghi aperti al pubblico la mascherina deve essere indossata se si è nel contesto di presenze di più soggetti (che non siano congiunti o conviventi ) »,
  • l’obbligo di « sottoporre al c.d. tampone rapido […] i soggetti provenienti dai Paesi esteri », quindi anche i siciliani che tornano da un viaggio culturale, di piacere i di necessità sanitaria extra-Covid,
  • il divieto del « prolungato stazionamento nei luoghi pubblici o aperti al pubblico quali, a titolo esemplificativo, le strade, le piazze e i parchi »,
  • che l’organizzatore di un’eventuale pubblica manifestazione divenga responsabile del « rispetto delle norme comportamentali per la prevenzione dal rischio di contagio » (di fatto, vuole vietare assemblee, scioperi, cortei, etc.).

Anche il signor Pinco Pallino comprende che non si può essere responsabili delle condotte di terzi eterogenei, tra i quali gli esaltati, i disperati e gli anarchici intolleranti !

Colmo dei colmi, Musumeci dispone, per i contravventori, la sanzione di cui all’art. 650 del Codice Penale : l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro, comunque da definire in un procedimento giudiziario !

Musumeci giustifica la propria liberticida decisione con la “prudenza“

Nella propria Ordinanza Presidente Regione Sicilia n. 36 - 27 settembre 2020 , “Nello” Musumeci giustifica la sua liberticida decisione sulla base de « l’attuale andamento epidemiologico nel territorio siciliano e, in particolare, il Report relativo alla settimana dal 14 settembre al 20 settembre, aggiornato al 22 settembre 2020, secondo cui “il numero dei casi di COVID-19 continua ad aumentare ».

« Questo significa – prosegue l’ordinanza – che occorre mantenere una linea di massima prudenza, con la evidente necessità di non sottovalutare il rischio di una rapida ripresa epidemica dovuto ad un eccessivo rilassamento delle misure … e dei comportamenti individuali anche legati a momenti di aggregazione estemporanea (es. movida) ».

Si tratta, invece, di un provvedimento restrittivo assolutamente immotivato e sproporzionato, redatto in fretta senza la dovuta ponderazione ed il giusto quid di prudenza, che non guasta.

I positivi al coronavirus ? In Sicilia, solo lo 0,145% della popolazione !

E’ vero che nella settimana dal 14 al 20 settembre i casi dei positivi al coronavirus Sars-Cov-2 sono aumentati rispetto alla precedente, ma :

  • avere il coronavirus non vuol dire essere malati di Covid-19 ( sono due cose distinte, es. il caso degli “asintomatici” ),
  • parliamo sempre di numeri statisticamente insignificanti : sono 721 i contagiati, i c.d. “positivi” della settimana indicata da Musumeci ( su una popolazione di 4.959.587 abitanti, quindi lo 0,145% della popolazione ovvero 14,5 casi su 100.000 abitanti ).

Meno di quanti soffrono di forfora !

i casi di “positività” (contagio) al Sars-Cov-2 in Sicilia nelle ultime due settimane

Che siano, quindi, 525 i positivi al Coronavirus Sars-Cov-2 ( settimana 7-13 settembre ) piuttosto che 721 ( settimana 14-20 settembre ) poco importa.

Si vuole discettare del nulla !

Basti pensare che la media nazionale italiana ( ultimi 14 giorni ) è 36,1 ogni 100.000 italiani, quindi la Sicilia è al disotto del 50% rispetto alla media nazionale.

Ed ancora: altri Paesi europei – la Spagna ad esempio – hanno valori numerici superiori di almeno dieci volte rispetto all’Italia, nello specifico 200 volte superiori alla Sicilia : 319,9 “positivi” al Sars-Cov-2 ogni 100.000 abitanti.

Si tratta di normali incrementi che sono dovuti all’aumento delle indagini diagnostiche, infatti basta pensare ai tutti i nostri docenti siculi che sono stati sottoposti a esame sierologico.

L’Ordinanza di Musumeci : un costo incalcolabile per i siciliani !

Il costo del provvedimento di Musumeci è incalcolabile, in termini di:

  • persone che finiranno in quarantena e quindi a carico dell’INPS e del Servizio Sanitario Nazionale,
  • spese per l’acquisto di mascherine chirurgiche o FFP2,
  • terrore e conseguenti generali danni psicologici per la popolazione,
  • compressione dei diritti costituzionali di riunione e circolazione.

Il provvedimento di Musumeci è pure assurdo ed illogico :

  • dovremmo sostare “poco” all’aperto e con la mascherina,
  • ma potremo stare seduti al chiuso di un bar, pub, ristorante, pizzeria senza mascherina !

Chi stabilirà il valore del poco ?
L’Agente di polizia, il cronometrista dell’autodromo, il ragioniere od il farmacista ?

Ma mi faccia il piacere, disse Totò, ma era un comico !

Meglio farebbe il presidentissimo a curarsi :

  • della depressa economia siciliana,
  • di prevenire l’esodo della speranza dei giovani siciliani, sia per motivi di studio e sia di lavoro,
  • di promuovere la cultura e la socialità,
  • di meglio organizzare i dispendiosi uffici regionali e para-regionali (ASP).

Chi non comprende l’illogicità di tutto ciò che sta avvenendo attorno alla famosa pandemia ?

A chi giova questo terrorismo che si vuole indurre ? Agli elettori, no sicuramente !

Archiviato in:Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: coronavirus, Covid-19, Democrazia, Libertà, Sicilia

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No al green pass della vergogna!

Petizione contro il "green pass della vergogna" indirizzata ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.

Sì, firmo ora!
440 firme

No al green pass della vergogna

Ai Sigg. Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera

Sig.ra/Sig. Presidente,

da oltre un anno e mezzo il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazioni dei diritti fondamentali dell’uomo.

Se accettiamo che i principi fondamentali dello Stato di diritto possano essere sospesi oggi, in nome della gestione della pandemia, dobbiamo sapere che stiamo consegnando al futuro la possibilità di prendere direzioni diverse dalla democrazia in nome di qualsiasi altra minaccia che dovesse presentarsi, di origine umana o naturale

Il green pass colpisce una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita [non vaccinarsi], che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta

Il “green pass” della vergogna viola:

  • l’articolo 1 della Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione,
  • gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana,
  • l’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE,
  • l’articolo 2 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
  • l’articolo 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
  • l’articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
  • e, infine, la Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa approvata il 27/01/2021 che, al punto 7.3, vieta ogni forma di discriminazione per chi scelga di non vaccinarsi.

Le ragioni emergenziali non possono essere utilizzate come scudo per sospendere e annullare diritti considerati intangibili dai Padri Costituenti e dalla comunità internazionale

Pertanto, si chiede che l’emergenza sanitaria sia affrontata senza derogare di un passo dal percorso della civiltà del diritto.

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Sep 10, 2021

Firme raccolte: 440

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