Trapani, 2 giugno: Un presidio contro le guerre e la Nato

«Il 2 giugno si celebra la nascita della Repubblica Italiana, frutto della libera e pacifica scelta di un popolo attraverso il referendum del 1946. Eppure, oggi, quella Repubblica – nata sotto il segno della democrazia diretta – viene tradita nella sua essenza più profonda: militarizzata, piegata a logiche di guerra, stravolta da una retorica bellica che infetta scuole, media, istituzioni».

Questa la denuncia di Natale Salvo, portavoce del collettivo Sinistra Libertaria nonché rappresentante provinciale del Sindacato CUB Scuola.

Per questo motivo, aderendo all’invito del Coordinamento Nazionale No NATO, spiega, «nella prima mattina del 2 giugno saremo in viale Regina Margherita – angolo via Palmerio Abate, con un piccolo presidio e uno striscione di soli due metri quadri ma carico di significato, per denunciare la deriva bellicista del governo del nostro Paese. La Festa della Repubblica non può essere usata per glorificare eserciti, armi e alleanze militari. La Repubblica non nacque grazie a un esercito, ma grazie alla volontà popolare, all’atto pacifico e rivoluzionario del voto».

Natale Salvo insiste: «Diciamo NO a tutte le guerre, comprese quelle ipocritamente definite “giuste”. Non esistono guerre giuste. Chiunque imbraccia le armi e uccide ha torto, anche se lo fa in nome di presunte ragioni o vantati diritti. Ogni guerra è una sconfitta dell’umanità. Ogni soldato ucciso è un figlio, un fratello, una persona strappata alla vita da una logica inumana». E se le guerre sono ingiuste sempre, la NATO, l’organizzazione militare cui aderisce l’Italia, è il simbolo delle guerre ingiuste: «La NATO ha portato ovunque morte, distruzione e dolore – conclude Salvo -. È tempo di uscirne. Di liberare il nostro Paese dalla basi e dai militari americani. Di liberare le scuole dalla propaganda bellica. Di spegnere i megafoni della guerra nei giornali e in TV».

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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