Politiche 2022: Risultati Sinistra a confronto

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Le elezioni borghesi sono passate e il risultato, al di la di certi toni trionfalistici pre voto, era quello immaginabile. La Sinistra, divisa in tre spezzoni, largamente non ha raggiunto il quorum.

Prendendo per esempio il dato del Senato,

  • Unione Popolare ha ottenuto 374.051 voti (1,36%),
  • il Partito Comunista Italiano (PCI) 70.961 voti (0,26%),
  • e, infine, il Partito Comunista dei Lavoratori (PCL), presente solo in Liguria, 4.484 voti (0,02%).

La bilancia sembra pendere nettamente per il progetto di Luigi De Magistris e Maurizio Acerbo, a cui si sono accodati “Potere al Popolo” ma anche il Partito dei Carc e Sinistra Anticapitalista: Unione Popolare.

A Sinistra: L’autocritica di Potere al Popolo

In proposito va evidenziato che Potere al Popolo, aderendo a Unione Popolare e al “cammino” successivo, di fatto, fa autocritica rispetto al proprio Statuto movimentista per il quale si era battuta e per per il quale si era divisa da Rifondazione, anche in maniera giudiziaria, all’indomani del voto del 2018.

L’autocritica, o la “rettifica” come la chiamava Mao Zedong, è sicuramente una cosa utile ed importante.

Complimenti, quindi, a Giuliano Granata e Marta Collot, attuali portavoce di Potere al Popolo.

Tra i Comunisti: il successo del PCI di Mauro Alboresi

Tuttavia, se si analizza il dato relativo alle regioni dove erano presenti anche le altre forze politiche, ovvero dove erano riusciti a raccogliere firme a sufficienza, l’analisi del dato elettorale si fa più complessa: non c’è alcuna bocciatura elettorale del classico simbolo identitario della bandiera rossa e della falce e martello.

RegioneUnione PopolarePartito Comunista
Basilicata1,580,94
Calabria2,050,72
Lazio1,560,66
Liguria1,540,61 ( P.C.L. )
Marche1,321,14
Toscana2,001,28
Umbria1,161,19
Il risultato in Umbria ( Senato ) arride al PCI rispetto a Unione Popolare

Il dato fa emergere la considerazione che, probabilmente, una Sinistra Unita avrebbe agevolmente superato l’obiettivo de quorum del 3%. Acerbo e De Magistris, tuttavia, rinunciando al simbolo comunista e “personalizzando” il logo col nome del “Capo politico” si sono auto condannati alla sconfitta.

La voglia di sopraffare i comunisti è stata più forte di quella di vincere!

Si noterà che dall’analisi manca il dato della lista Verdi – Sinistra Italiana in quanto alleata delle Destre ( il PD liberista di Letta & co. ).

Il risultato della lista del “melone” ( 972.445 voti e 3,53% ) dovrà confrontarsi con l’attività reale, in parlamento ma soprattutto all’interno della società civile e delle battaglie dei lavoratori.

Valuteremo i loro 3 senatori e 11 deputati eletti ( Ilaria Cucchi, Nicola Fratoianni, Soumahoro Aboubakar, tra gli altri ) sul “campo”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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