Sanità: Settore Pubblico sempre più in sofferenza

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Alla fine è arrivata pure la Corte dei Conti a denunciare, per bocca del procuratore generale Pio Silvetri [1], « le difficoltà in cui opera, a causa della mancanza di personale e di retribuzioni non sempre adeguate, il personale medico del servizio pubblico [della Sanità] ».

Dai medici a gettone, all’intramoenia alla pensione a 72 anni: tutte le “non soluzioni” della destra ai problema della Sanità Pubblica

Nell’occasione la Corte ha annunciato di voler aprire un’indagine sul sistema dei “medici a gettone”, specie nei reparti di medicina d’urgenza.

« Il fenomeno – scrive il PG Silvetri – pone non solo problemi di qualità del servizio ma anche costi notevoli che vanno a gravare sul settore sanitario da sempre in forte sofferenza ».

E’ recente, in proposito, anche la denuncia di Medicina Democratica: « Le richieste di esami specialistici urgenti nel servizio sanitario pubblico finiscono in una misteriosa lista di galleggiamento: a pagamento, invece, quegli stessi esami in strutture pubbliche sono disponibili pressoché tutti i giorni. ci chiediamo quali siano i criteri in base ai quali si stabilisce, anche dentro gli ospedali pubblici, il numero di prestazioni in convenzione e quelle in regime privatistico. E ci chiediamo perché quelle private intramoenia siano così tante e invece quelle in convenzione pochissime e introvabili » [2].

D’altro canto il governo di destra continua nella sua opera corporativistica che ha solo la funzione di “prendere tempo”.

L’ultima è lo slittamento dell’età pensionabile dei medici fino a 72 anni.

« Se l’intento è quello di colmare la carenza di personale, è una misura inefficace », ha stroncato subito lo stesso Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici [3].

Anche se lo stesso Anelli, poi, da buon “governativo” mitiga la sua affermazione: « in ogni caso meglio un medico ultrasettantenne, ma abilitato e con esperienza, di un medico extracomunitario assunto senza certezza dei suoi titoli, della conoscenza della lingua italiana e non iscritto ai nostri Ordini » [3].

Le difficoltà, umane e logistiche, incontrate dalla Sanità italiana nell’affrontare la pandemia influenzale del 2020 dovevano rappresentare l’ultima sirena d’allarme per un Sistema Sanitario largamente inadeguato e insufficiente.

La politica e gli Organi della Verità hanno preferito occuparsi d’altro: da come fermare le ONG che sbarcano immigrati alla penalizzazione della Juventus per il caso “plusvalenze”, da Sanremo fino alla … “sfera di metallo trovata su una spiaggia in Giappone” [Open, 22 febbraio 2023, NdR].

Sanità: 10 punti che politica e Organi della Verità non affrontano

Le patologie di cui soffre la Sanità, eppure, sono note:

  • inadeguatezza delle campagne di prevenzione ( lotta all’alcolismo e all’obesità, alle condizioni predisponenti i tumori, le malattie respiratorie e quelle cardio-vascolari ),
  • assenza di adeguata assistenza “di filtro” territoriale di base,
  • medici di base “privati” e non dipendenti sanità pubblica ed inoltre ipercarichi di “assistiti”;
  • elevati ticket per esami clinici e strumentali che scoraggiano la prevenzione,
  • pronti soccorsi sovraffollati e con tempi di attesa inumani,
  • carenza di posti letto ospedalieri,
  • lunghezza delle liste d’attesa per esami e visite nel sistema pubblico e sistema di prenotazione arcaico [potrebbe e dovrebbe essere curato direttamente online dallo stesso medico di base che prescrive esame, NdR],
  • disinvestimento dal settore pubblico a favore di quello privato,
  • doppia attività pubblico/privata dei sanitari,
  • numeri chiusi all’accesso delle professioni sanitarie.

Quando saranno affrontati?

Fonti e Note:

[1] Corte dei Conti, 24 febbraio 2023, scarica il PDF qui: “ Relazione del PG Pio Silvetri per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 ”.

[2] Medicina Democratica, 21 febbraio 2023, “Sanità lombarda: l’ospedale pubblico ti fa l’esame subito, ma solo se paghi!”.

[3] FNOMCEO, 23 gennaio 2023, “Medici in pensione a 72 anni? Anelli (FNOMCeO): Misura inefficace, ma male minore. Occorrono riforme strutturali, investire sui professionisti”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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