Ucraina /3, Draghi: rischi per le forniture di gas?

« Al momento non ci sono segnali di un’interruzione delle forniture di gas », una smentita che è invece un messaggio d’allarme.

E’ quella pronunciata stamani dal capo del regime italiano Mario Draghi nel suo discorso al Senato.

Infatti poi Draghi continua: « tuttavia è importante valutare ogni evenienza ». E, conseguentemente, « sarà opportuno adottare una maggiore flessibilità sui consumi di gas, in particolare nel settore industriale e in quello termoelettrico ».

Insomma si ipotizza un taglio sui consumi.

Che poi spiega, Draghi: « l’Italia importa circa il 95 per cento del gas che consuma e oltre il 40 per cento proviene dalla Russia » ( 43%, in verità, oltre il 9% dall’Azerbaijan, alleato della Russia ).

Dopo aver lanciato la pietra nello stagno, Draghi poi prova a nascondere la mano: « nel breve termine anche una completa interruzione dei flussi di gas dalla Russia, a partire dalla prossima settimana, non dovrebbe di per sé comportare seri problemi. L’Italia ha ancora due miliardi e mezzo di metri cubi di gas negli stoccaggi e l’arrivo di temperature più miti dovrebbe comportare una significativa riduzione dei consumi da parte delle famiglie ».

In ogni caso, l’Italia, aggiunge, punta ad aumentare « le importazioni di gas da altri fornitori, come l’Algeria o l’Azerbaigian … per ridurre la dipendenza italiana dalla Russia ».

In tale ambito, il capo del regime rivela che già sta ragionando su « un aumento della nostra capacità di rigassificazione [ tali impianti servono per ricevere il gas liquido americano, più caro, NdR ] e su un possibile raddoppio della capacità del gasdotto TAP » con l’Azerbaigian .

Paese, quest’ultimo, che però ha firmato, lo scorso 22 febbraio, un trattato di alleanza militare e commerciale con la Russia.

Altra strada, anacronistica ed utopistica, potrebbe essere quella autarchica, ovvero « eventuali incrementi temporanei nella produzione termoelettrica a carbone o petroli ».

Insomma, dopo l’emergenza sanitaria, Draghi agita nei confronti degli italiani la minaccia dell’emergenza energetica.

Fonti e Note:

Credits: Photo by marra on Unsplash

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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