D.L. 172: Sicilia e Sardegna tagliate fuori dall’Italia

Con il Decreto Legge 172 del 26 novembre 2021, il governo dei “migliori” guidato dal Leader Maximo Mario Draghi ha inserito una postilla alla lettera c) del primo comma dell’articolo 4 che taglia la Sicilia dall’Italia, almeno per i “non vaccinati”.

In particolare, ha soppresso le parole « ad esclusione di quelli impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina e di quelli impiegati nei collegamenti marittimi da e per l’arcipelago delle Isole Tremiti » dal testo del precedente Decreto Legge n. 52 del 22 aprile 2021 che, fino a novembre, tutelava gli isolani.

Di conseguenza ha imposto l’obbligo di “green pass”, quantomeno da tampone negativo, per attraversare lo Stretto e permettere il movimento tra l’Italia e la Sicilia.

La situazione, per i soggetti che hanno scelto liberamente – come consente la legge – di non sottoporsi alle terapie Pfizer si è aggravata dal 10 gennaio 2022 col successivo Decreto Legge n. 229 del 30 dicembre 2021, che, col comma 2 dell’articolo 1, ha soppresso la possibilità di utilizzare i mezzi di trasporto a coloro che sono in possesso di un tampone rapido negativo e richiedendo, invece, la vaccinazione ovvero la guarigione dal Covid-19.

Senatore Mattia Crucioli (L’alternativa c’è): gli abitanti della Sicilia discriminati, sono come “al confino”.

La questione è stata affrontata in Parlamento, al Senato in particolare, in occasione della conversione in legge del Decreto n. 172.

Sul tema, si è alzata la voce dell’insegnante catanese Tiziana Carmela Rosaria Drago ( eletta nei 5Stelle, oggi Fratelli d’Italia ) [1] che ha sottolineato come « chi fa una scelta [di non vaccinarsi] e vive nei territori delle isole è ulteriormente penalizzato, perché con mezzo proprio non avrà la possibilità di attraversare, nel caso della Sicilia lo Stretto » [2].

Anche l’avvocato genovese Mattia Crucioli ( eletto nei 5stelle, oggi L’alternativa c’è ) ha, inutilmente, chiesto « di ripristinare la continuità territoriale con le isole, che oggi è stata interrotta perché chi non ha il super green pass, anche se è legittimato a non vaccinarsi perché magari ha un’età inferiore ai cinquant’anni, […] non può prendere il traghetto; deve essere confinato nelle isole. […] non è giusto, è una discriminazione perché chi vive in Sardegna o in Sicilia e non può venire in Continente e viceversa. Sardi e siciliani devono per forza essere vaccinati o guariti oppure non si possono muovere dalle isole » [3].

In definitiva, per Crucioli, il regime « sta ghettizzando una parte di popolazione che, lo ripeto, allo stato non ha obblighi giuridici ».

Ma il governo, nel silenzio degli altri senatori siciliani appartenenti alla maggioranza al governp, non ha voluto ascoltare queste voci ne ha replicato, in proposito, motivando scientificamente la propria scelta.

La Sicilia torna al 1860, divisa dall’Italia piemontese. Serve un “visto” per transitare sul territorio dell’altro stato.

Fonti e Note:

[1] E’ possibile contattare la sen. Tiziana Drago, già dirigente locale dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose (ANFN), via mail ( tiziana.drago@senato.it ), oppure alla sua segreteria romana  06. 67063103.

[2] Senato, 12 gennaio 2022, “Legislatura 18ª – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 394 del 12/01/2022 (Definitivo)”.

[3] La restrizione non si applica agli “esentati dalla vaccinazione Covid“. Il Decreto Legge n. 52 del 22 aprile 2021 ( convertito dalla L. 17 giugno 2021, n. 87, in G.U. 21/06/2021, n. 146 ) all’articolo 9 quarter, comma 2, infatti precisa che “Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano ai soggetti di eta’ inferiore ai dodici anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute“.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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