Politiche 2022: il doppio volto di Italexit

Tra i sei partiti auto dichiarati “anti sistema” che si presenteranno, almeno in alcuni collegi, alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, quello più accreditato ad entrare in parlamento è quello di Italexit di Gianluigi Paragone.

Il partito personale di Pierluigi Paragone – nel suo programma politico – conferma la presenza dell’Italia nella NATO: però « La Nato non può essere una struttura dominata completamente dagli Stati Uniti ». Invece, « chiede l’immediata uscita dell’Italia dall’Unione Europea e dall’Euro … l’uscita dell’Italia dall’OMS ».

Paragone (Italexit), doppia faccia: il volto novax – no greenpass

Naturalmente, Italexit fa felici i “non vaccinati” covid quando chiede « l’istituzione di una Commissione d’inchiesta che indaghi su errori e omissioni durante la gestione pandemica », e si dichiara contro « ogni forma di Green Pass e contro l’obbligo vaccinale », e a favore del « riconoscimento del compenso dovuto per i mesi nei quali sono stati sospesi e tutti devono essere immediatamente reinseriti sul posto di lavoro ».

Andranno in brodo di giuggiole i docenti novax a leggere poi l’affermazione « aboliremo immediatamente il demenziale obbligo di mascherine in classe ».

Paragone (Italexit), doppia faccia: il volto leghista

Poi però Paragone tradisce la sua origine quale direttore de “La Padania”, organo ufficiale della Lega Nord quando propone « un piano di assunzioni per le forze dell’ordine » e, per queste maggiori « dotazioni tecnologiche ». Oppure quando “ordina” lo « lo stop all’immigrazione clandestina ».

Come? Basta « bloccare gli imbarchi in Africa del Nord., … attraverso l’utilizzo di una forza internazionale di pace e di assistenza umanitaria di almeno 50.000 uomini che vada a mettere in sicurezza le coste delle Libia ».

Non manca il tema dei rom che « pretendono di vivere nei campi a spese dello Stato » ( sigh! ).

Filo leghista, e contro il sud, è la proposta di « sviluppo delle forze vive del Paese anche attraverso una maggiore autonomia e responsabilità delle Regioni », come l’affermazione « il Reddito di Cittadinanza dev’essere una misura finalizzata alla creazione di posti di lavoro reale ».

Infatti lui propone, mentendo sapendo di mentire, di sostituirlo col “lavoro di cittadinanza“, ovvero con delle prestazioni a favore della collettività da parte dei beneficiari del reddito. Peccato che la misura già esiste, ma non è stata volutamente utilizzata dai Comuni salvo rarissimi casi ( vedi i PUC, progetti di utilità sociale, di Favignana col sindaco Forgione ).

Assolutamente falsa, e pura propaganda leghista, è l’affermazione di Paragone dove sostiene che « un lavoratore costa all’imprenditore il doppio di quello che riceve in busta paga ».

Copiata sempre dal programma della Lega è l’affermazione, anti Nutriscore, di voler « difendere il patrimonio nazionale dei prodotti tipici italiani ».

Ma la chicca di Italexit sta a pagina del suo programma: la proposta di « introdurre lo statuto costituzionale dell’emergenza ».

Sin’oggi Conte e Draghi avevano imposto un’emergenza che non esiste nel nostro ordinamento costituzionale. Paragone fa un assist al Sistema, che a forza di slogan dice di combattere, suggerendo loro di inserirlo in Costituzione!

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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