Beni immobili pubblici: serve economicità nella gestione!

Il Comune di Trapani dispone di 270 immobili  da cui ha ricavi da affitto per soli 100.000 euro annui, ma spende 74.000 euro annui di fitti passivi.

L’Ente dovrebbe, invece, rispettare il principio di economicità della gestione amministrativa delle risorse pubbliche, enunciato dall’art. 97 della Costituzione e, naturalmente, ribadito dalla Corte dei Conti per il Veneto nella propria pronuncia del 2 ottobre 2012.

Il movimento “Città a Misura d’Uomo”, da tempo, si batte perché venga messo ordine a questa palese e oggettiva diseconomia.

Cattiva gestione di beni immobili e maggiori tasse sui cittadini

Non bisogna dimenticare, infatti, che, negli anni passati, la città di Trapani è stata teatro di veementi proteste, da parte della popolazione, a fronte del rilevante e progressivo aumento delle imposte comunali. La giustificazione addotta dagli amministratori della città di Trapani, faceva riferimento alla non rosea situazione economica e finanziaria del Comune?

C’è un senso nell’emettere pesanti cartelle fiscali a carico di alcuni cittadini mentre a favore di altri vengono dati gratuitamente in beneficio dei beni immobili comunali?

Perplessità sorgono, infatti, quando si esamina la situazione degli immobili che il Comune concede a titolo gratuito a privati e associazioni.

Alcuni degli immobili per cui si batte Città a Misura d’Uomo

A seguito della richiesta d’informativa depositata il 22 marzo 2017, è emersa la seguente situazione:

  • La Lega Navale, notoriamente luogo di ritrovo della parte più facoltosa della cittadinanza, da ben 26 anni, tramite una convenzione con il Comune di Trapani del 29 aprile 1991, occupa il “Lazzaretto” senza che risulti alcun introito per la collettività;
  • La “Casina delle Palme”, edificio dall’indiscusso pregio artistico, espressione del “liberty” in Sicilia, viene lasciata in stato di deplorevole abbandono;
  • Evidente diseconomia emerge dallo stato di abbandono degli immensi locali dell’ex “Mattatoio comunale”, che ben potrebbero ospitare gli uffici attualmente situati in immobili per i quali il Comune corrisponde affitti a privati.
Mattatoio dall’alto

Tra gli affitti che il Comune concede a titolo gratuito si annoverano:

  • I locali dell’ex “Convento dell’Annunziata”, situati nella via Pepoli, dati in concessione all’associazione “Trapani Mia” come sede sociale a tempo indeterminato;
  • I locali dell’edificio dell’ex “Scuola di Mokarta”, consegnati al sig. Pietro Romito con mero “verbale di consegna alloggio” datato 15 gennaio 1994.

Nessuno di questi dati viene pubblicato sul sito web de Comune di Trapani, in deroga evidente al regime di pubblicità richiesto dalla Corte dei Conti nella citata pronuncia e dal “Regolamento comunale” di riferimento.

Al fine di fare trasparenza sulle assegnazioni e le gestioni degli immobili comunali (es.: sul Mattatoio, sul Lazzaretto, sulla Scuola di Mokarta), nello scorso mese di luglio 2017, il movimento “Città a Misura d’Uomo” ha presentato documentati esposti tanto alla Procura della Repubblica di Trapani quanto alla Corte dei Conti di Palermo.

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