Brescia vuole violare la sua “zona rossa”

Nonostante non ci siano atti formali, esiste di fatto, a Brescia, il divieto di manifestare nella piazza principale cittadina, piazza della Loggia [ nella foto ].

In una città, come Brescia, « sempre più piegata alle esigenze commerciali e turistiche », sempre più “privatizzata”, è necessario che « venga ripristinata l’agibilità politica di Piazza Loggia, da tanti anni negata per lo svolgimento di manifestazioni politiche e sociali non istituzionali ».

Questa l’idea di un gruppo di cittadini e di associazioni del capoluogo lombardo a monte di una petizione con 150 firme che è stata presentata al protocollo generale del Comune e che, per l’appunto, ha per oggetto quello di restituire piazza della Loggia « alla democrazia ».

Piazza della Loggia può e deve essere « luogo del protagonismo popolare o è allergica al dissenso »? Questo il dibattito politico « sul modello di città » che vuole sollecitare la petizione.

Fonti e Note:

Credits: foto dal sito web del Comune di Brescia.

[1] Radio Onda d’Urto, 20 novembre 2023, “Brescia: protocollata la petizione per l’agibilità politica di piazza Loggia negata per manifestazioni non istituzionali”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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