Sicurezza sul lavoro, questa sconosciuta : 4 morti e 2 feriti !

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Un operaio di 47 anni, P.V., sposato e padre d’una bambina, è morto martedì a Padova durante degli scavi per il rifacimento delle condotte idriche cittadine, racconta il Corriere del Veneto. Improvvisamente, assieme ad un altro operaio che però è rimasto solo lievemente ferito, è rimasto seppellito vivo dalla terra franata dentro la buca dove si trovava. Si sono rivelati inutili i soccorsi dei Vigili del Fuoco chiamati sul posto a soccorrerlo.

Nonostante l’evidente profondità delle pareti della buca in cui si trovavano a lavorare gli operai, probabilmente non erano state predisposte delle strutture di prevenzione di frane del terriccio.

Edilizia : la morte arriva dall’alto

Ieri mattina, invece, a Poviglio, alle porte di Reggio Emilia, è deceduto Mario Ferrari un elettricista di 62 anni, dipendente di una ditta esterna, che lavorava su un cestello sospesa sopra un capannone industriale. Ad un certo punto, la piattaforma sarebbe stata urtata dal carro ponte e l’operaio ha perso l’equilibrio precipitando da un’altezza di otto metri, spiega Il Resto del Carlino.

L’elettricista, evidentemente, non risultava agganciato con alcuna cintura di sicurezza alla piattaforma. Inutili, anche qui, l’arrivo dell’ambulanza e di un elicottero di soccorso.

Poche ore dopo, sempre ieri, è deceduto a Fiano Romano ( Roma ) Gustavo C., un operaio di 67 anni. Anche quest’operaio – spiega il Tiburno – si trovava sopra un capannone per fare delle manutenzioni e riparare il tetto da un’infiltrazione d’acqua quando la struttura ha ceduto e l’uomo è caduto mortalmente nel vuoto per dieci metri.

A morire oggi sempre per la caduta dal tetto di un capannone a Tito (Potenza), è stato invece un operaio di 47 anni che, per conto di una ditta esterna, stava curando la bonifica dell’amianto dal tetto del capannone dismesso.

Durante l’intervento era in corso una fitta pioggia, scrive TRMtv.

Agricoltura : feriti due contadini

Si trova solo in prognosi riservata, perché gravemente ferito, ma non in pericolo di vita, invece, l’uomo di 60 anni che ieri, a Corfinio (L’Aquila), recatosi in campagna per aiutare un amico per il lavoro di potatura e ripulitura di un terreno agricolo s’è visto cadere addosso un grosso pezzo di tronco mentre stava tagliando un albero.

La notizia è diffusa, tra gli altri, da Rete Abruzzo.

Ancora in campagna, ieri, a Marcellise frazione del comune di San Martino Buon Albergo (Verona), a seguito del ribaltamento di un trattore, un uomo è rimasto ferito e – riporta brevemente Verona Network – è stato ricoverato in ospedale in codice giallo.

Morte bianca : il collega dell’operaio deceduto pagherà 75.000 euro d’indennizzo

Non di rado questi incidenti hanno un responsabile, il datore di lavoro o un improvvido collega dell’infortunato. E, quindi, col tempo arrivano le condanne, spesso troppo leggere.

Il Giudice di Ragusa, racconta il Giornale di Sicilia, ha ieri pronunciato la sentenza di condanna a due anni di reclusione di un operaio per aver provocato la morte del collega Giuseppe Città di 50 anni ad Acate lo scorso 4 luglio 2017. L’uomo condannato azionò un mezzo inidoneo su cui fece salire il collega che poi cadde mortalmente al suolo da un’altezza di sei metri. Il giudice ha stabilito anche un risarcimento provvisorio di 15.000 euro a favore di ciascuna delle cinque parti civili presentatesi. Per il datore di lavoro, invece, il processo inizierà solo il prossimo 11 febbraio.

Credits : Photo by Ivan Henao on Unsplash

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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