Strage di Odessa, la guerra colpisce Wikipedia

La guerra che l’Impero dell’Occidente sta conducendo contro la Russia, e forse anche la Cina, apre un nuovo fronte. A quegli militare e della propaganda si aggiunge quello di Wikipedia, quello che riscrive la storia.

Chi non conosce “1984” il celebre romanzo distopico di George Orwell?

In “1984”, Winston Smith, il protagonista del racconto, lavora al Ministero della Verità e si occupa proprio di revisionare i giornali e i libri del passato “aggiornando” le cronache dei fatti già accaduti ai nuovi indirizzi del Potere.

Così come in “1984”, il nuovo regime Zelensky al potere in Ucraina “aggiorna”, tramite i propri “hacker”, i fatti riportati sull’enciclopedia Wikipedia [1].

In particolare, da qualche giorno è sparita la voce enciclopedica “Strage di Odessa” del 2 maggio 2014 sostituita da un più innocente voce denominata “Incendio della Casa dei sindacati di Odessa”.

Ma non solo.

L’intera storia è stata riscritta.

Da Strage di Odessa a Incendio di Odessa

L’accaduto, nel quale persero la vita 42 persone ( 174 invece i feriti ), filo-russe o comuniste, rifugiatisi nella Casa del Sindacato sarebbe da collegare a un semplice incendio, secondo quanto scritto dall’utente “FranzY1979” che, novello Winston Smith, ha riscritto la storia.

Non si tratterebbe quindi più una strage « ad opera di estremisti di destra, neonazisti e nazionalisti ucraini ai danni dei manifestanti che si opponevano alla “Giunta” instauratasi nel paese in seguito ai fatti di Euromaidan », come invece risultava su Wikipedia [2] prima del 30 marzo 2022 quando l’utente “FranzY1979” ha manomesso la voce enciclopedica [3].

« Notizie false, praticamente propaganda. Tutta la pagina è scritta come una velina filorussa ». Ecco la motivazione addotta dai vandali dell’enciclopedia online [4].

I vandali hanno quindi preferito nella nuova narrazione.

Fanno sparire il dolo, l’evento diventa quasi una sfortunata casualità.

Si tratta di una lettura assolutamente artefatta rispetto sia alle fonti dirette dell’epoca ( leggi ad esempio la cronistoria predisposta dal “gruppo 2 maggio” [5] e soprattutto vedi i video da esso linkati [6] ): i fatti sono chiari e indicano quali colpevoli, diretti e indiretti, della strage i “nazionalisti” ucraini.

Lo stesso fatto che ai vigili del fuoco sia stato consentito di tentare di spegnere l’incendio solo dopo 40 minuti dall’allarme lanciato, benché avessero sede ad appena 650 metri dalla Casa del Sindacato [7], è una prova della volontarietà della strage.

« Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato », ci dice ancora Orwell in “1984”.

Un avviso che ci deve mettere in guardia dal pericolo di essere manipolati e dalla necessità di mettere sempre in discussione l’informazione maggioritaria e l’Autorità.

Fonti e Note:

[1] Wikipedia, “Incendio della Casa dei sindacati di Odessa”, versione 8 aprile 2022.

[2] Wikipedia, “Strage di Odessa”, versione 1 dicembre 2020.

[3] Interessante rilevare come l’utente “FranzY1979”, prima del 30 marzo 2022, su Wikipedia, si occupasse di astrologia mentre, oggi è interessato a riscrivere la “Strage di Odessa” e il profilo del sociologo Alessandro Orsini di cui, afferma, « non condivido 1 parola delle [sue] opinioni » ( Fonte: Wikipedia ).

[4] Wikipedia, “Incendio della Casa dei sindacati di Odessa: cronologia delle modifiche”.

[5] Gruppo 2 maggio, “Хронология событий 2 мая 2014 г. в Одессе (на русском языке). Часть 2”.

[6] Youtube, “19 54 2”.

[7] Come emerge dal punto 46 del Rapporto del Alto Commissario per i Diritti Umani dell’ONU ( Vedi: OHCHR, “Report on the human rights situation in Ukraine 15 June 2014”).

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *