Analisi Difesa: e se 10% di vaccinati restasse invalido?

generale_Francesco_Paolo_Figliuolo

La campagna di “vaccinazione di massa” è « un tema che riguarda direttamente anche la sicurezza nazionale e il futuro dell’Italia e dell’Occidente ».

Ad affrontare questo nuovo aspetto dell’iniziativa perseguita dal regime Draghi-Figliuolo è il giornale online “Analisi Difesa” [1].

Si tratta – è bene sottolinearlo di questi tempi – d’un sito web tutt’altro che “complottista” ma del « primo magazine online in Italia ad occuparsi di Difesa, Industria e tematiche militari », un giornale pubblicato dal febbraio del 2000.

Cosa scrive nel suo editoriale il direttore Gianandrea Gaiani, già consigliere per le politiche di sicurezza del ministro dell’interno?

« Strano che non si prendano in esame i rischi potenziali insiti nell’inoculazione di massa di vaccini, sviluppati in emergenza e utilizzabili solo in tale condizione, dei quali nessuno, neppure le aziende produttrici, conoscono gli effetti indesiderati che si potrebbero manifestare in futuro né si assumono responsabilità in proposito ».

Uno scenario insostenibile: il 10% di vaccinati invalidi entro 3 anni!

« Quelli a brevissimo termine cominciano a essere molti e non certo simpatici ma se tra 3, 5 o 10 anni dovessero emergere complicazioni gravi e inabilitanti in percentuali significative delle popolazioni vaccinate l’impatto sanitario, sociale ed economico potrebbe risultare di dimensioni mai viste e forse ingestibile ».

« Proviamo a immaginare se in Italia la popolazione vaccinata ( ipotizziamo il 90%, cioè 54 milioni di persone) registrasse tra alcuni anni effetti indesiderati gravemente inabilitanti anche solo nel 10% delle persone che hanno ricevuto il vaccino ».

« Avremmo 5,4 milioni di persone da assistere in più a quelle già esistenti per altre cause. Un numero insostenibile, che determinerebbe conseguenze gravissime anche sul piano economico, demografico e dell’ordine pubblico che colpirebbero a morte l’intero Occidente ».

« Inoltre non è secondario valutare che le categorie a cui il vaccino è stato di fatto quasi imposto sono di valenza strategica per la tenuta di ogni nazione: militari, forze dell’ordine, personale scolastico e sanitari ».

Per il direttore Gianandrea Gaiani, questi, e gli altri più in dettaglio citati nell’articolo, sono « motivi utili ad alimentare un dibattito sulla sicurezza nazionale ».

Qualcuno in parlamento, al ministero dell’interno, della difesa o alla presidenza del consiglio ha esaminato questo “scenario” certo catastrofico ma possibile o lassù a Roma operano in pieno dilettantismo ?

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Anche questo blog, propone una petizione, in questo caso da indirizzare ai presidenti di tutti i Gruppi Parlamentari della Camera che discuterà il Decreto Legge n. 105 ( quello sul “green pass” della vergogna ) dal 6 al 10 settembre prossimi.

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Fonti e Note:

[1] Analisi Difesa, 8 agosto 2021, Gianandrea Gaiani: “L’impatto della vaccinazione di massa: scommessa al buio?”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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