L’arcivescovo Viganò: il Covid-19 un piano dell’élite globale

monsignor Viganò

« Fino a pochi mesi fa, era facile diffamare chi denunciava questi terribili piani come “teorici del complotto”, ma ora li stiamo vedendo realizzare nei minimi dettagli. Nessuno, fino allo scorso febbraio, avrebbe mai pensato che in tutte le città, cittadini sarebbero stati arrestati, semplicemente per camminare per strada, per respirare, per voler tenere le loto attività aperte, per voler andare in Chiesa la Domenica. Questo adesso sta accadendo in tutto il Mondo , anche in Italia ».

Queste parole sono vergate dall’arcivescovo emerito Carlo Maria Viganò, già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America e pubblicate anche sul quotidiano Libero [1] [2] [3].

Quando pubblicai, il 15 novembre scorso, “Don Livio, Radio Maria : Covid per instaurare dittatura sanitaria”, dove riportavo le accuse del direttore dell’emittente rispetto alla narrativa corrente della pandemia ( « questa epidemia è un progetto non casuale, che non viene dai pipistrelli o dal mercato di Wuhan » ) [4] si poteva credere che si trattasse di un’opinione isolata, e forse delirante, all’interno della Chiesa cattolica.

Oggi che trovo un’altra, e più alta, espressione che sostiene le stesse cose qualche dubbio mi sorge: in effetti i deliri non mi risultano si trasmettano per via aerea come un virus qualsiasi.

Il “Grande Reset” è il nome del piano globale per limitare la libertà

Carlo Maria Viganò è sceso più in dettaglio nelle esternazioni: « Un piano globale chiamato il Grande Reset è in corso. Il suo architetto è una élite globale che vuole sottomettere l’umanità intera, imponendo misure coercitive con le quali limitare drasticamente le libertà individuali e quelle dell’intera popolazione ».

« E mentre i politici sono barricati dentro i loro palazzi promuovendo decreti come satrapi Persiani, le attività falliscono, i negozi chiudono, e alla gente è impedito di vivere, viaggiare, lavorare e pregare. Le disastrose conseguenze psicologiche di questa operazione sono ormai note, a cominciare con i suicidi di disperati imprenditori e dei nostri figli, distanziati dagli amici e compagni di classe, a cui viene detto di seguire le lezioni davanti ad un computer », prosegue monsignor Viganò.

« Nelle intenzioni degli architetti questa crisi servirà per spingere le Nazioni a ricorrere ad un irreversibile Grande Reset, dando il colpo di grazia ad un Mondo la cui esistenza loro vogliono completamente cancellare », avverte l’alto prelato.

« Scopo del Great Reset è l’imposizione di una dittatura sanitaria finalizzata all’imposizione di misure liberticide », precisa ancora.

Il Deep State, con la complicità dei mass media, dietro il piano Covid-19

L’arcivescovo emerito spiega pure a chi appartenga la paternità del diabolico piano : « dietro i Leaders mondiali che sono complici ed esecutori di questo progetto infernale, ci sono persone senza scrupoli che finanziano il World Economic Forum e l’Evento 201, promuovendo la loro agenda », in sostanza quelli del « Deep State … [con] la complicità dei Mainstream Media ».

La lettera aperta di monsignor Viganò, che è datata 25 ottobre, “prevede” che « ulteriori lockdown, ufficialmente giustificati da una presunta seconda e terza ondata della pandemia. Ella sa bene quali mezzi siano stati dispiegati per seminare il panico e legittimare draconiane limitazioni delle libertà individuali, provocando ad arte una crisi economica mondiale ».

Una delle parti più temibili del testo è quella ove si tratta dei vaccinazioni di massa della popolazione ovvero della « adesione al programma di vaccinazione contro il Covid 19 e il Covid 21 promossa da Bill Gates con la collaborazione dei gruppi farmaceutici ».

Passaporto sanitario, ID digitale per chi si vaccina, confinamento a vita per gli altri

Qui monsignor Viganò sostiene come « l’imposizione della vaccinazione sarà accompagnata da un requisito di un “passaporto della salute” e una identità digitale, con il conseguente tracciamento della popolazione del mondo intero. Quelli che non accetteranno queste misure saranno confinati in campi di detenzione o agli arresti domiciliari e tutte le loro risorse saranno confiscate ».

Dopo questo quadro apocalittico, l’arcivescovo emerito chiude il messaggio originariamente indirizzato al presidente Donald Trump di cui lui è dichiaratamente sostenitore, con un messaggio di speranza: « il Grande Reset è destinato a fallire perché chi lo ha pianificato non comprende che ci sono ancora persone pronte a scendere in strada per difendere i propri diritti, per proteggere i loro cari e per dare un futuro ai propri figli e nipoti ».

Preghiamo perché la fine di questo psicodramma chiamato Covid-19 sia quella auspicata da monsignor Viganò.

Fonti & Note:

[1] Libero, 30 ottobre 2020, “Papa Francesco “agente del nemico”. La lettera di monsignor Viganò a Trump: un terremoto nella Chiesa”.

[2] Vedi anche, articolo DataBaseItalia con una traduzione appena diversa (che è quella che riportiamo)

[3] Da “QPost”, il testo originale completo della lettera aperta in monsignor Viganò, in lingua inglese.

[4] Fronteampio, 15 novembre 2020, con l’AUDIO ORIGINALE DI DON LIVIO

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *