Argentina, alla vigilia elezioni un caso George Floyd

Le primarie delle elezioni presidenziali in corso di svolgimento oggi in Argentina sono state macchiate di sangue.

Giovedì sera è morto un militante rivoluzionario comunista, Facundo Molares, fotoreporter, 48 anni, durante una violenta azione di repressione da parte della polizia contro dei manifestanti.

Gli attivisti, un centinaio appena, chiamati dai gruppi “Votamos Luchar” e “Rebelión Popular” e riuniti pacificamente nella piazza dell’Obelisco a Buenos Aires, « proponevano di votare in bianco o annullare il voto nelle elezioni che si terranno in Argentina questa domenica » [1].

Ma sono stati poi caricati dalla polizia, sembra perchè avessero intenzione di dare fuoco – simbolicamente – ad un’urna gigante da loro posta nella piazza.

« Partecipare a una protesta non può essere una decisione pericolosa per la vita », ha commentato il “Centro de Estudios Legales y Sociales” (CELS) [2].

« Mentre i manifestanti stavano tenendo un’assemblea, gli agenti di  polizia li hanno picchiati e scalciati. Secondo le persone che hanno dato la propria testimonianza, Facundo – mentre veniva arrestato assieme ad altri cinque manifestanti – è stato schiacciato contro l’asfalto per diversi minuti », riferisce sempre l’organizzazione sociale.

« Sono state operazioni ingiustificate, con uno spiegamento sproporzionato di forze di polizia di fronte alle manifestazioni », ha aggiunto Fiego Morales, sempre per la CELS, intervistato da “El Despede Radio[3].

« Come abbiamo visto negli Stati Uniti con George Floyd, Facundo Molares è stato soffocato da due poliziotti con il ginocchio sul petto e sul collo, provocandone la morte », ha più esplicitamente accusato un commentatore social [1].

I video che inchiodano la procedura violenta della polizia

Dei video su Twitter confermerebbero la modalità di fermo dei manifestanti e la sproporzione della repressione poliziesca [4] e [5]. Un video inquadra pure Facundo Molares [6].

Facundo Molares era ben conosciuto in sud america per la propria attività, in Argentina, in Colombia – nell’ala politica delle FARC -, e in Bolivia a documentare il colpo di stato di Jeannine Oez contro Evo Morales.

In solidarietà e protesta, migliaia di persone hanno manifestato l’indomani nelle strade di Buenos Aires e in diverse città del Paese.

Il candidato presidente Larreta: Facundo Molares è morto d’infarto

Anche il sindaco di Buenos Aires, Horacio Rodríguez Larreta, candidato alle presidenziali per l’alleanza “moderata” di centro destra “Juontos pot el cambio” (JxC), ha commentato l’evento su twitter sostenendo, da un lato, come Facundo Molares sarebbe deceduto per uno « scompenso cardiaco », e dall’altro sostenendo « pienamente l’azione della Polizia Municipale, che ha agito con professionalità, contenendo gli atti di violenza ». Nel contempo ha condannato come « inaccettabile … la speculazione politica » sull’accaduto [7].

Un negazionismo che si commenta da sè.

«A Parigi come a Buenos Aires, la polizia uccide », chiosa Contre Attaque, giornale francese commentando la vicenda [8].

Fonti e Note:

[1] Twitter, 11 agosto 2023, profilo “Avanzata proletaria”.

[2] Centro de Estudios Legales y Sociales (CELS), 10 agosto 2023, “Murió un manifestante por una represión en el Obelisco”.

[3] Twitter, 12 agosto 2023, profilo di “El Despede Radio”.

[4] Twitter, 11 agosto 2023, profilo “La Garganta Poderosa“.

https://twitter.com/AleElGarba/status/1689782137963401216

[5] Twitter, 11 agosto 2023, profilo “El Garba”.

https://twitter.com/AleElGarba/status/1689780831798067200

[6] Twitter, 11 agosto 2023, profilo “Alertas Mundial”.

[7] Twitter, 11 agosto 2023, profilo di Horacio Rodríguez Larreta.

[8] Contre Attaque, 13 agosto 2023, “Un journaliste indépendant tué par la police en Argentine”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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