Il GM di scacchi Karjakin paga il clima di russofobia!

Il clima di cui scrivevamo poco più d’un mese fa, ovvero di « caccia alle streghe » o russofobia ottusa e fanatica, si sta sempre più diffondendo in Europa.

Le sanzioni contro la Russia si sono allargate a colpire non solo il governo Putin bensì ogni cittadino di quel Paese.

Più recentemente, a fare le spese di questo neo maccartismo è stato Sergey Karjakin uno dei più importanti giocatori mondiali di scacchi [1].

La FIDE, la Federazione Internazionale degli Scacchi, infatti, ha comunicato [2] di averlo squalificato per sei mesi tanto da comprometterne la partecipazione alla sfida per il titolo mondiale.

Sergey Karjakin è accusato di aver postato sul proprio profilo Twitter la propria posizione politica in merito alla situazione in Ucraina.

Cosa ha scritto Karjakin su Twitter per essere squalificato dalla FIDE

La “colpa” del giocatore di scacchi russo è, in particolare, di aver « pubblicato una lettera di sostegno al presidente russo Putin e all’operazione speciale contenente, tra l’altro, accuse contro il governo ucraino per genocidio » [3]. Karjakin, ancora, per la FIDE, si è arrogato pure il diritto di sperare nella « smilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina », e di fare riferimenti alla « strage di Odessa affermando che le autorità ucraine hanno protetto le persone responsabili della tragedia ».

Nell’esaminare la posizione del campione di scacchi, la FIDE ha rilevato come sia vero che l’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo conceda ad « ogni individuo il diritto alla libertà di espressione » ma anche che la stessa Convenzione preveda delle restrizioni a questo diritto « per la prevenzione di disordini o reati, per la tutela della salute o della morale, per la tutela della reputazione o dei diritti altrui ».

Con la sua condotta, secondo la FIDE, autorità con sede a Losanna, in Svizzera, Sergey Karjakin ha « potenzialmente screditato gli scacchi e la FIDE » (!): da qui la squalifica.

Il russo Karjakin : sono dalla parte della Russia e del mio presidente!

Appare a chiunque evidente, leggendo i concreti e documentati tweet di Karjakin, come l’accusa della FIDE sia totalmente velleitaria, tanto da ricordarci la vecchia favola del “Lupo e dell’agnellino” di Fedro.

« Molte persone mi chiedono se rimpiango il mio sostegno pubblico all’operazione speciale? – ha commentato Sergey Karjakin sempre su Twitter – La mia risposta è semplice. Sono dalla parte della Russia e del mio Presidente. Qualunque cosa accada, sosterrò il mio Paese in qualsiasi situazione senza pensarci un secondo! ».

Sergey_Karjakin su Twitter

Fonti e Note:

[1] Sergey Karjakin, oggi 32 anni, dal 2003 ovvero da quando aveva 21 anni, è Gran Maestro di scacchi.

Attualmente è classificato dalla Federazione Internazionale di Scacchi (FIDE) al n. 17 al mondo tra i giocatori in attività, con 2.747 punti. Ma, tra il 2008 e il 2010, fu anche il n. 2 al mondo.

[2] FIDE,FIDE Ethics imposes a six-month ban on Karjakin” [ scarica PDF in ENG: Decisione FIDE squalifica Sergey Karjakin ].

[3] La Lettera di sostegno alla “operazione speciale” della Russia in Ucraina, iniziata lo scorso 24 febbraio 2022, in realtà è la “sottoscrizione” del pensiero di Anna Shafran espresso su Telegram.

Ecco la traduzione integrale del testo:

Ci sono persone a cui piace la guerra? Penso che se c’è, allora sono una minoranza. E meno di tutti gli amanti della guerra sono tra i generali e gli ufficiali. Perché sanno perfettamente qual è il prezzo della vittoria.

C’è molto rumore sui social network ora che la guerra in Ucraina dovrebbe essere finita. Ma è esattamente quello che stanno facendo le nostre persone educate in questo momento. Chi ha una cattiva memoria, posso ricordarvi l’imposizione della pace in Georgia. Fino al 08/08/2008 – continue provocazioni e sparatorie al confine, perdita di vite umane. Dopo – pace, silenzio e tranquillità. E nessuno in Georgia pensa nemmeno di tentare di attaccare l’Ossezia del Sud e l’Abkhazia, per non parlare della Russia.

Non siamo stati noi a iniziare la guerra in Ucraina, ed è iniziata molto tempo fa, con le prime persone uccise nemmeno nel Donbass, ma nelle strade di Kiev nel gennaio 2014. Ma ora abbiamo l’opportunità di porre fine a questa lunga guerra.

Pertanto, è estremamente sorprendente per me vedere coloro che chiedono alla Russia di fermarsi ora. Coloro che sono veramente per la pace, si rivolgano con parole di sostegno ai loro amici e parenti in Ucraina. Gli anni di foschia presto si placheranno. L’ostilità artificiale si fermerà.

Coloro che portano le bandiere ucraine nelle strade russe si stanno semplicemente ingannando. Il mondo è più vicino ora che mai. Inoltre, il rischio di provocazioni è alto, perché i veri nemici della pacifica Ucraina ora hanno davvero bisogno di video di “aggressione”. Questo deve essere capito prima di tutto.

Sono per la pace e la tranquillità sul suolo ucraino. E poiché gli stessi abitanti dell’Ucraina hanno fallito, è nostro sacro dovere aiutarli. I nostri soldati sono venuti in pace. Qualsiasi sostegno al regime di Kiev è sostegno alla guerra.

Anna Shafran
Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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