Attilio Fontana assassino : polemiche e verità

Attilio Fontana assassino, grafito a Milano

Siamo un Paese ridicolo; guardiamo il dito e non la luna che quel dito sta indicando. Ce lo evidenzia, la Procura di Milano che – secondo quanto riporta lo scorso 18 maggio l’agenzia di stampa AdnKronos – avrebbe aperto un inchiesta per minacce e diffamazione a carico di ignoti per il grafito apparso su un muro cittadino e che riportava : “Fontana assassino”.

Ma ce lo evidenzia, altresì, il sindaco di Milano Beppe Sala (PD) che al leghista Fontana ha espresso la sua “solidarietà” in un messaggio sul social Twitter.

Il sindaco Beppe Sala esprime solidarietàa  Fontana

« Ridicolo veramente ridicolo. Cancellare una scritta non cancella le responsabilità comprese le sue e del #milanononsiferma », una delle prime repliche social a Sala.

La rivendicazione del CARC : La corruzione del Sistema Sanità lombardo alla radice dei decessi

Il grafito, firmato CARC, una sigla del variegato mondo comunista che sta per “Comitati di appoggio alla Resistenza per il Comunismo”, non lascia dubbi interpretativi ma loro, sul proprio sito web, spiegano lo stesso : « A fine aprile la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo ed epidemia colposa per la gestione delle RSA in Lombardia. Il reato di epidemia colposa riconduce agli effetti di una strage. Sono indagati i vertici del Pio albergo Trivulzio. Atto dovuto ».

« Ma chi ha la responsabilità politica della gestione delle RSA? Chi ha emesso l’ordinanza dell’8 marzo che spediva a ricovero nelle RSA gli anziani ancora infetti dal virus? Da chi è arrivato l’ordine (o, se ordine non è stato, di certo il benestare ai comportamenti della Direzione ha un profilo di complicità e consenso) di perseguitare i lavoratori che denunciavano la situazione? Suvvia, non siate ipocriti: Regione Lombardia. E’ Attilio Fontana, è il suo “governatore”, come ama definirsi quando gli fa comodo ».

« Quindi sì, abbiamo sbagliato – proseguono i responsabili del CARC -, siamo stati moderati definendo solo assassino Fontana, siamo stati unilaterali nello scrivere solo Fontana. Ma è una scritta su un muro, non I Promessi Sposi. Faremo di meglio in futuro ».

Il comunicato, quindi, inchioda alle responsabilità tutti quei « dirigenti della sanità posizionati dalla Lega e Forza Italia come si posizionano le pedine su una scacchiera per giocare la grande partita della spartizione dei soldi pubblici fra i gestori privati della sanità ».

Infine, conclude ricordando l’arresto e la condanna definitiva per corruzione nella sanità del precedente presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni (Forza Italia), un « precursore e mentore di Fontana », sostengono.

Chi, in proposito, fosse interessato a leggere le 715 pagine della Sentenza 13751/16 di condanna di Roberto Formigoni da parte del Tribunale di Milano (poi confermata in Cassazione) la può scaricare al link prima indicato. Leggerà di due tangenti da 4.900.000 euro e di 9.000.000 euro versati a Formigoni & co. per sostenere delibere in Giunta Regionale che favorissero indebitamente la Sanità Privata.

Eppure, senza ritegno alcuno, e senza rispetto alcuni dei 15.000 morti di Covid-19 nella regione Lombardia, c’è chi si indigna per la scritta e ne denuncia il presunto carattere “indimidatorio” (come riporta lo scorso 19 maggio l’Agenzia di Stampa AGI).

Peppe Bologna : indagate Fontana per disastro ed epidemia colposa!

Fontana assassino” (non letteralmente, s’intende) lo ha scritto persino l’ex editore trapanese Peppe Bologna, tutt’altro che un pericoloso estremista di sinistra, in un esposto presentato alla Procura lo scorso 31 marzo.

Lì, Bologna, in particolare, denunciava : « le mancanze e le omissioni delle regioni italiane nell’affrontare, sin dal momento di iniziale insorgenza, l’emergenza sanitaria causata dal cosiddetto coronavirus ».

Nonostante le evidenze – prosegue il denunciante nell’esposto – : « nessun provvedimento in tal senso è stato assunto (sebbene l’articolo 32 della legge 833/1978 gliene riconoscesse il potere) dal governatore della Regione Lombardia nel momento in cui la malattia ha fatto comparsa nella sua regione ».

Ad avviso di Peppe Bologna, quindi, « ricorrono gli elementi costitutivi dei reati di cui agli articoli 434 e 452 Codice Penale posto che il governatore della Regione Lombardia [Attilio Fontana, NdR] deve essere ritenuto responsabile della diffusione del contagio su tutto il territorio italiano, non avendo adottato, sebbene ne fosse tenuto, tutti i provvedimenti necessari ».

Bologna, alla luce degli articoli di legge indicati, di fatto, accusa Attilio Fontana di disastro colposo e epidemia colposa.

Qualora l’esposto dell’editore trapanese avesse un seguito giudiziario, vorrebbe dire che quelli delle CARC, insomma, nella loro estrema sintesi grafitara, non ci andati andati tanto lontano.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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