Che fine ha fatto il Decreto sul “superamento emergenza”?

Mario_Draghi

Sono passati sette giorni dalla conferenza stampa del capo del regime Mario Draghi sul “superamento emergenza” post pandemia Covid-19 e del “ritorno alla normalità”. Tuttavia, ancora il Decreto Legge annunciato per approvato non è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Nell’era digitale, forse, Draghi crede che un semplice pubblico annuncio da un palazzo o da un balcone affinché la sua parole abbiano valore di legge.

Superamento emergenza: Decreto ai box, mascherine Sì o No?

O forse il testo “approvato” dal Consiglio dei Ministri n. 67 [1] bisogna di “rettifiche tecniche”,

  • richieste dell’ufficio giuridico e costituzionale del presidente della repubblica Sergio Mattarella [2],
  • oppure richieste dalla situazione epidemiologica in leggero peggioramento negli ultimi giorni.

« Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute, [ha] avvertito che le mascherine al chiuso andrebbero tenute “almeno fino a giugno”: […] è probabile che una risalita dei contagi ci sarà”, con un picco “prevedibile tra giugno e luglio” », ci ha fatto sapere infatti ieri un canale Mediaset [3].

Un “suggerimento”, quello di Ricciardi, in palese contrasto colla dichiarazione del sottosegretario Andrea Costa del 18 marzo riportata su Twitter dall’account della trasmissione “Un giorno da pecora”: « dal primo maggio confermo abolizione mascherine al chiuso, ma sono sicuro che tanti italiani continueranno a portarla ».

Andrea Costa: dobbiamo completare somministrazione 3a dose

La preoccupazione del regime sembra sia quella di costringere i doppio vaccinati alla terza dose.

Ad oggi, infatti, si sono fatti iniettare il “booster” ovvero la dose addizionale, solo 38.573.774 dei 49.332.269 soggetti vaccinati almeno con una dose ( 91,34% della popolazione over 12 ). All’appello, mancano più di 10 milioni di italiani. Molti di essi, vaccinati solo sotto il ricatto dei “certificati verdi digitali” e oggi pentiti, li stanno facendo scadere senza sottoporsi alla terza dose convinti dell’accantonamento a breve del “green pass”.

A confermare la preoccupazione del regime, ieri, è giunto un tweet del sottosegretario Andrea Costa: « Dobbiamo completare somministrazione della 3a dose per essere protetti da conseguenze gravi della malattia ».

Che Draghi, dunque, voglia tornare sui propri passi?

Forse.

Il presidente del consiglio, tuttavia, perderebbe la sua residua scarsa credibilità e rischierebbe di trovarsi contro la Corte Costituzionale che, a breve, esaminerà la legittimità dell’obbligo vaccinale anti-Covid 19 per lavorare.

Fonti e Note:

[1] Governo, 17 marzo 2022, “Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 67”.

[2] Quirinale, “Competenze uffici”.

[3] Tgcom24, 23 marzo 2022, “Covid, Speranza: “La pandemia non è finita, bisogna tenere le mascherine al chiuso””.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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