Consiglio d’Europa: la vaccinazione sia obbligatoria per tutti!

Dopo oltre due anni dallo scoppio della pandemia da coronavirus Sars-cov-2, nonostante che « quasi 10 miliardi di dosi di vaccino sono state somministrate fino ad oggi », non è giunto il momento di mettere il ripristino dei diritti umani nell’agenda politica nazionale ed europea.

Lo ha affermato, in una propria Risoluzione, la n. 2424 del 27 gennaio 2022 [ scaricala in EN alla nota 1 ], il Consiglio d’Europa, uno dei diversi pletorici organismi europei nel quale fanno parte ben 47 Paesi tra cui perfino la Russia, la Turchia, l’Armenia, la Georgia e l’Azerbaigian.

Secondo la maggioranza dei membri di questo parlamentino « la diffusione e il livello di accettazione dei vaccini nel mondo è lungi dall’essere equo o sufficiente [ dato che ], nella regione europea, il 57% delle persone è completamente immunizzato, ma solo il 7% nella regione africana ».

I delegati dei 47 Paesi sostengono che il parziale flop della “vaccinazione di massa” planetaria sia dovuto « alla diffusa disinformazione e sfiducia nei vaccini in tutti i paesi ».

Pertanto l’Organismo ha deliberato di emanare delle “raccomandazioni” per « sconfiggere il covid-19 una volta per tutte ».

83 voti a 13, il Consiglio d’Europa sceglie i farmaci come unica forma di risposta alle pandemie

Giovedì scorso, assenti i 18 rappresentanti dell’Italia impegnati a Roma nell’elezione del presidente della repubblica, con 83 voti favorevoli, 13 contrari [ vedi chi alla nota 2 ] e 10 astenuti, è stata quindi approvata la necessaria Risoluzione.

La soluzione principe – seguendo la linea dettata dalla presidente della Commissione Europea Ursula van Leyen – è sempre la stessa: « proteggere le persone altamente vulnerabili dall’infezione, anche legiferando la vaccinazione obbligatoria per gli operatori sanitari e sociali a contatto con loro ».

Oppure, ancor meglio, « legiferare sull’immunizzazione obbligatoria per gruppi specifici o per l’intera popolazione ».

Resterebbero esclusi dall’obbligo però, secondo i componenti del Consiglio d’Europa, « le persone che non possono essere vaccinate per ragioni mediche o i bambini [ questi ultimi almeno ] finché non siano state garantite la piena sicurezza [ evidentemente oggi non c’è, NdR ] ed efficacia di tutti i vaccini offerti ai bambini ».

Ovviamente si sono levate delle voci dissonanti rispetto a questa raccomandazione, sia da sinistra – vedi il discorso della slovena Violeta Tomic – e sia da destra – qui l’intervento del tedesco Norbert Kleinwaechter -.

Insomma, per la maggioranza ubbidiente, il ricorso ai farmaci ( il “vaccino” Pfizer o quello Moderna, ovvero agli antivirali Pfizer o Merck ) è l’unica forma di prevenzione o di risposta possibile alle crisi sanitarie. Appena un accenno a « incoraggiare il telelavoro [ ma solo ] dove possibile e necessario » oppure alla « adeguata ventilazione delle scuole, dei servizi sanitari e sociali e degli edifici pubblici ».

Bontà sua, il Consiglio propone comunque di « fornire supporto » a favore di coloro che dovessero subire dei dimostrati effetti collaterali avversi, anche fatali, dall’inoculazione obbligatoria dei farmaci sperimentali.

Per il Consiglio d’Europa il nemico non è il virus ma l’informazione indipendente dal regime

L’Organismo ha comunque ben chiaro ben chiaro chi sia il nemico: non certo i virus, bensì l’informazione non allineata! Occorrerà, quindi, « lavorare con le piattaforme di Social Media e regolamentarle per prevenire [ censurare, NdR ] la diffusione della disinformazione ».

Contemporaneamente, occorrerà « progettare e implementare strategie [ propaganda e manipolazione delle menti, NdR ] appropriate per promuovere l’accettazione del vaccino ».

Il Consiglio d’Europa avverte: in arrivo altre minacce per la salute

La Risoluzione del Consiglio d’Europa si conclude in ogni caso con una pessimistica visione del futuro: « la pandemia di covid-19 è lungi dall’essere finita ed è improbabile che sia l’ultima crisi sanitaria di questo tipo […] altre minacce alla salute che potrebbero emergere nel prossimo futuro ».

Per tale motivo, si auspica che, a breve, si realizzi « un accordo internazionale » per fornire “pieni poteri” all’Organizzazione Mondiale della Sanità e così rafforzare « la [ futura ] prevenzione e risposta alle pandemie »

–.

Fonti e Note:

[1] Parlamento del Consiglio d’Europa, Risoluzione 2424 del 27 gennaio 2022 [ qui il PDF in EN della Risoluzione Consiglio d'Europa n. 2424 / 2022 ].

[2] Hanno votato contro la Risoluzione:

  • due dei rappresentanti svizzeri ( Roland Rino Buchel e Hannes Germann del gruppo dell’ALDE ),
  • entrambi i rappresentanti dell’Azerbaigian ( la signora Nigar Arpadarai ed Erpin Gadirli, gruppo EC/DA ),
  • due ucraiani ( Rustem Umerov dell’ALDE e Oleksii Goncharenko dell’EC/DA ),
  • l’austriaco Martin Graf ( EC/DA ),
  • il lettone Arminas Lideka ( ALDE ),
  • i tedeschi Nicole Hochst e Norbert Kleinwachter ( EC/DA ),
  • il belga Bob de Brabandere ( EC/DA ),
  • l’olandese Bob van Parerem ( EC/DA ),
  • e, infine, la slovena Violeta TOMIC ( UEL ).

Premesso che tutti questi gruppi si sono spaccati al proprio seno. Possiamo semplificare che l’EC/DA è una formazione di destra, l’ALDE liberale, l’EPP/CD è una formazione moderata, l’UEL di sinistra.

Hanno invece pienamente appoggiato la Risoluzione i socialisti ( PS ).

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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