L’emergenza Covid non è finita, nuova fiammata di contagi

L’emergenza Covid-19 è alle nostre spalle, e con essa il confinamento a casa di molti cittadini, il divieto di viaggiare o riunirsi, l’impossibilità di accedere ai negozi di alcune categorie merceologiche.

Le nostre spiagge, specie al sud, sono affollate; turisti dal centro e nord Italia si spostano verso sud. Giungono in Italia i primi turisti stranieri.

Le mascherine stanno sparendo, i protocolli sanitari redatti dai super-consulenti del governo sono diventati un po’ ovunque delle formalità, i controlli delle forze dell’ordine – asfissianti in marzo ed aprile – sono di fatto nulli.

La parola d’ordine è una sola: deve ripartire l’economia.

Ma possiamo stare tranquilli veramente? Il Covid-19 è sparito nel nulla come dal nulla è arrivato?

In Italia, al momento, è possibile rispondere affermativamente: le nuove infezioni, nelle ultime due settimane, ammontano a solo 5 ogni 100.000 abitanti con solo 0,3 decessi per la stessa quota di abitanti.

In Europa, il Covid-19 verso una seconda ondata di contagi

I dati del “European Centre for Disease Prevention and Control”, un’agenzia dell’Unione Europea ci dicono che, invece, per il resto d’Europa, non è così.

Con il Covid-19, nelle ultime due settimane, sarebbero decedute:

  • 1,7 persone ogni 100.000 abitanti in Svezia,
  • 1,5 persone in Romania,
  • 1,4 nel Regno Unito,
  • e 1,1 in Bulgaria.

Ampi focolai di infezione si segnalano – oltre che nei Paesi suddetti – anche in:

  • Lussemburgo che ha registrato il record di 219,4 casi di positività ogni 100.000 abitanti,
  • Spagna (39,4 casi, concentrati in Catalogna, Navarra ed Aragona, ad Ovest),
  • Portogallo (36,6 casi, concentrati in Algarve, a sud, ed a Lisbona),
  • Croazia (27,5 casi),
  • e Belgio (25,3 casi, concentrati ad Anversa, nelle Fiandre).

Una mappa predisposta dall’Istituto indica chiaramente le zone a rischio rosso ed arancione, nonché le pochissime aree verdi.

La situazione ad Anversa, in Belgio, si fa preoccupante

Tra i Paesi interessati alla recrudescenza del virus, il Belgio si prepara ad adottare nuovi restrittivi provvedimenti. Qui, infatti, – spiega il giornale nederlofono VRT – il focolaio del virus si è concentrato nella provincia di Anversa (42,7 casi per 100.000 abitanti) e sembrerebbe ora colpire soprattutto i minori di 60 anni.

Per tale ragione, spiega sempre VRT, sono stati sanzionati con la chiusura nove bar dove non si rispettava la distanza di 1,5 metri tra un tavolo e l’altro e i clienti non indossavano la maschera facciale quando non erano seduti.

In città, i cittadini sono stati invitati a non avere rapporti con più di 10 persone nelle prossime quattro settimane. I virologi invitano i turisti a non recarsi ad Anversa, per evitare di essere contaminati e poi trasmettere il virus nel proprio Paese al ritorno dal viaggio.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *