Destra e Draghi d’accordo sulla scuola (privata?)

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Non è stato l’emergenza sanitaria, bensì la scuola, l’argomento maggiormente dibattuto nella seduta del Senato della Repubblica in cui si concedeva la scontata fiducia al governo Draghi.

Draghi ha subito bocciato la didattica a distanza dell’ex ministra grillina Lucia Azzolina.

Occorre « tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà ».

Questa la linea che seguirà il nuovo governo, infatti.

Mario Draghi : Rafforzare gli Istituti Tecnici

In chiave più programmatica, Mario Draghi ha annunciato che « particolare attenzione va riservata agli ITIS (istituti tecnici) ».

Soddisfazione in proposito è giunta dai banchi della Destra nonché ha espresso la potentina Agnese Gallicchio (M5S) poiché il « rafforzamento degli istituti tecnici superiori, darà così l’opportunità a tanti giovani di formarsi adeguatamente per entrare nel mondo del lavoro e dell’impresa ».

Non più quindi scuola che forma l’Uomo, ma ente che prepara il lavoratore.

Sostanzialmente in tal senso, anche il bolzanese Dieter Steger ( Autonomie ) che ha pure chiesto di « puntare con maggior decisione anche al sistema duale di alternanza scuola-lavoro » per addestrare alla vita pratica di fabbrica i futuri operai.

L’architetto napoletano Paola Numes ( ex M5S, oggi Misto ) non ha però ben accolto la vision di Draghi sulla scuola : « parla di scuola e usa termini come “domanda” e “offerta” e “fabbisogno” di diplomati tecnici. Lo Stato non è un’azienda, lo Stato deve garantire i diritti costituzionali di tutti », ha chiosato.

Forza Italia: Vaccinare studenti, insegnanti e personale scolastico

Sul come far ripartire al 100% tutte le scuole, la milanese Licia Ronzulli ( Forza Italia ) ha reclamato la necessità di « predisporre un piano vaccinale per studenti, insegnanti e personale scolastico al fine di riportare i nostri ragazzi in classe e in sicurezza ».

Naturalmente alla Scuola serve nuovo personale; sia per sostituire i pensionati, sia per garantire le nuove fasce orarie, i doppi turni, da garantire agli studenti.

In proposito, il giornalista udinese Mario Pittoni ( Lega Nord ) ha chiesto « il superamento del precariato cronico. Stabilizzare non meno di 120.000 docenti. Le assunzioni per titoli e servizi sono un percorso obbligato ».

Un qualcosa che urta tanto col pensiero del Presidente del Consiglio (« è necessario investire nella formazione del personale docente », ha detto) e quello del senatore Steger che pensa, invece, che occorra « svecchiare il corpo docente ».

La Lega Nord sostiene la scuola privata

Il senatore Mario Pittoni ( Lega Nord ), ha avanzato un’altra proposta: utilizzare le scuole private per garantire sicurezza agli studenti. La forma scelta : « Una sana collaborazione tra scuole statali e paritarie, se non altro perché queste ultime dispongono degli spazi che nell’attuale stato d’emergenza a volte mancano a quelle statali ».

Dove vuole arrivare la Destra è stato più chiaro, quando è intervenuta l’insegnate Maria Alessandra Gallone ( Forza Italia ) : « Libertà di scelta educativa », queste le parole magiche.

Insomma il superamento della scuola pubblica.

La senatrice Ronzulli boccia la DAD: Scuola è anche relazioni

Tornando alla bocciata didattica a distanza, l’intervento sulla scuola della senatrice Licia Ronzulli ( Forza Italia ) è stato … tombale sull’esperienza DAD.

Ha sottolineato, infatti, la necessità della scuola in presenza perché « la scuola non è soltanto spiegazioni e interrogazioni. La scuola è anche relazione fra compagni (compagni e docenti), è confronto, è amicizia, è complicità. Di tutto questo per tanti mesi i nostri bambini e adolescenti sono stati privati ».

In proposito è stata ancora più chiara aggiungendo che « l’isolamento prolungato a casa ha messo a grave rischio la tutela della salute mentale dei ragazzi ».

Infine ha tuonato contro la didattica a distanza che ha creato un « gap di apprendimento e di competenze ». « E’ evidente – ha concluso – che la didattica a distanza ha accentuato sempre di più un divario culturale già esistente. Il digital divide e la mancanza, in circa un terzo delle famiglie italiane, di PC e tablet, oltre che di spazi adeguati per studiare, hanno creato studenti di serie A e studenti di serie B ».

L’avevamo detto da sempre. Ma ora giunge il timbro della Politica.

Asili, neet e dispersione scolastica sul tavolo di Draghi

Ancora l’azzurra Ronzulli s’è soffermata su un tema importante per le famiglie, e le donne soprattutto: « vanno raddoppiati gli stanziamenti per gli asili nido ed occorre incrementare le altre misure per consentire alle donne che lavorano di poter essere madri senza trovarsi costrette a dover rinunciare alla propria realizzazione professionale o, ancora peggio, a fare figli ».

Assente nel dibattito sulla scuola invece il Partito Democratico che, per bocca del senatore italo-australiano Francesco Giacobbe, s’è limitato a chiedere di rafforzare « l’insegnamento della lingua italiana all’estero ».

Sempre da Destra, infatti, è stato sollevato il problema dei neet.

« Abbiamo 14 milioni di persone con licenza media e soprattutto due milioni di ragazzi dai quindici ai ventinove anni, primato in Europa, che non lavorano e non studiano; una generazione perduta », ha ricordato la chirurgo plastica torinese Maria Rizzotti (Forza Italia).

Sul tema scuola, in vista di un’attività di potenziamento del suo ruolo, è pure intervenuta la senatrice a vita Elena Cattaneo ( Autonomie ) che ha sostenuto come « imperativo e urgente combattere e ridurre il più possibile la dispersione scolastica: un fenomeno di proporzioni preoccupanti nel nostro Paese, tra i più alti nell’Unione europea e che si è acuito ancora di più nell’emergenza pandemica ».

Tanto interesse, specie da Destra, sinceramente … puzza.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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