Diritto all’Istruzione : Bocciata la ministra Azzolina

scuola

« A inizio di questa emergenza sanitaria, uno dei primi provvedimenti presi è stata la chiusura delle scuole » ha sottolineato una studentessa liceale modenese, Ines Abdelhamid, attivista comunista, in un proprio post web.

La ragazza, nel proseguo, ha denunciato come, « la pandemia ha fatto emergere ancora di più le differenze di classe sociale esistenti nella scuola, con la comparsa di studenti di serie A e di serie B ».

Ines ha quindi spiegato che per la erogazione della didattica a distanza il governo non ha preso « nessun provvedimento affinché tutti gli studenti possano partecipare alle video-lezioni ». Ne è risultato che « uno studente su cinque non riusciva a svolgere le video-lezioni ».

Non tutte le famiglie, infatti, dispongono :

  • di un PC o di un tablet per ciascun componente,
  • di accesso alla banda larga (linea internet in fibra ottica o ADSL) da casa.

I 70 milioni di euro impegnati dal governo per permettere agli studenti meno abbienti gli strumenti necessari per la didattica a distanza sono subito apparsi una somma insufficiente.

Per la giovane attivista del partito di Alternativa Comunista, il problema discende da « decenni di tagli imposti dal sistema capitalista » che hanno ridotto l’istituzione scuola ad avere, ad esempio, solo il 26% degli istituti agibili e rispettosi delle norme di sicurezza.

« Ma il divario digitale non è l’unico problema – aggiunge ancora Ines Abdelhamid –. Gli studenti di estrazione proletaria hanno meno probabilità di avere genitori istruiti che li spingano a seguire le lezioni a distanza e che li aiutino con i compiti ».

Ma i veri nodi verranno a pettine con gli esami di maturità presenziali e poi a settembre.

Rientro scolastico : sarà assicurata la sicurezza nei trasporti ed a scuola?

« Non verrà nemmeno misurata la temperatura corporea, ma si dovrà rilasciare una semplice auto-certificazione, e le mascherine bisognerà portarsele da casa. Una presa in giro! Questo significa che il virus avrà molte più probabilità di diffondersi ».

La studentessa ricorda come « gli studenti che vengono dalle periferie e dalle province dovranno prendere i mezzi di trasporto, spesso stracolmi; questo non permetterà il metro di distanza ».

La conclusione finale di Ines è quindi ovvia : « il capitalismo ci sta privando di tutto: del diritto allo studio e della sicurezza e ci offre solo precarietà ! ».

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *