I detenuti non si possono seppellire vivi sotto il 41bis!

carcere ergastolo

« Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato ».

Lo stabilisce l’articolo 27 della Costituzione Italiana.

Evidentemente pene come l’ergastolo, “ostativo” o meno, e trattamenti quali quello previsto dall’articolo 41 bis della legge n. 354/1975 [1] sull’ordinamento penitenziario, sono inumane e contrastano con la Costituzione.

La pena, per un detenuto, è l’esclusione dalla società per il periodo necessario e non eccedente alla sua “rieducazione”.

Nel 2018, con coraggio, solo Potere al Popolo difese i detenuti

Trattamenti “accessori” quali il divieto di cuocere cibo nella propria cella o il divieto di ricevere i familiari più di una volta al mese ( e comunque per appena 20 minuti ) non hanno nulla a che vedere con l’umanità.

Sono solo tortura.

Solo il partito “Potere al Popolo” ebbe il coraggio, nel 2018, di inserire queste proposte, di civiltà, nel proprio programma elettorale [2].

« Credetemi – spiega Carmelo Musumeci, un ergastolano -, il regime del 41bis e una pena senza fine riducono le persone a dei vegetali – quando va bene – o in esseri ancor più criminali di quando sono entrati in carcere » [2].

Ergastolo, e soprattutto il 41bis, sono la sconfitta dello stato

Andare appresso alla “pancia dalla gente” che vuole “pene esemplari” per i “criminali” – sollecitata dalle Destre -; giustificarsi dietro i successi dell’antimafia ottenuti grazie al “carcere duro” è inaccettabile!

Questa denunciata da Musumeci, non è giustizia è vendetta di Stato.

Anzi, è la sconfitta di uno Stato.

« Il nostro sistema penale non conosce altra scala di gravità dei reati che non sia quella data dalla durata delle pene, non dalla qualità della detenzione. Per questo l’espressione “carcere duro” va abolita », scrivevano Luigi Mancone ( Verdi e già sottosegretario alla Giustizia ), Stefano Anastasia ( tra i fondatori di Antigone ) [3], e Valentina Calderone ( direttrice di “A buon diritto” ).

C’è oggi, con la campagna elettorale 2022, qualcun altro che riprenderà questo tema nel proprio programma elettorale e che, soprattutto, lo sosterrà negli anni a venire?

Fonti e Note:

[1] Brocardi, “Dispositivo dell’art. 41 bis Legge sull’ordinamento penitenziario”.

[2] Fronte Ampio, 13 febbraio 2018, “Giustizia: E’ giunta l’ora d’abolire ergastolo e 41 bis?”.

[3] Il difensore Civico, “Chi è Stefano Anastasia”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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