I vaccini uccidono, il governo lo sa

I vaccini uccidono, il governo lo sa” è uno degli slogan, uno dei più forti, diffuso da un gruppo cittadini celati sotto la sigla “V_V” o “Vi Vi” ( con un simbolo che ci ricorda il film “V per Vendetta” ) e che da qualche mese ha avviato una campagna informativa su muri, saracinesche di edicole, su teloni degli hub vaccinali.

Tra le altre “informative” più “gettonate” dai “Vi Vi” [1]: “il governo mente”, “governo nazista”, “salvate i bambini” ( contro la vaccinazione dei fanciulli ), e “articolo 32 2° comma”, con quest’ultima scritta chiaro riferimento alla Costituzione.

Tuttavia qui voglio soffermarmi sulla prima asserzione degli attivisti di “Vi Vi”: “I vaccini uccidono, il governo lo sa”.

Si tratta di due affermazioni vere. E ti spiego perché.

I numeri ballerini sui vaccini dell’AIFA e del pesidente Pelù

Che i vaccini anti-Covid 19 uccidonoin percentuale indubbiamente bassa – lo dice l’AIFA, l’Agenzia del farmaco Italiana. Non quindi un complottista qualsiasi.

L’AIFA lo dichiara nei propri “rapporti” periodicamente pubblicati sul proprio sito web [2] ( prima mensili ma oggi fermi, chissà perché, al nono datato scorso 26 settembre 2021 ). Lo ha ammesso pure il suo presidente Giorgio Palù in un’audizione in Commissione al Senato ( “il medico che ha fatto l’autopsia ha detto sì, non trovo altra causa; può essere il vaccino” ).

Ecco il video su Youtube [3] con la dichiarazione di Palù che non lascia adito a dubbi interpretativi:

608 morti, nei primi nove mesi della campagna di vaccinazione di massa. Se facciamo una proporzione, possiamo immaginarne oltre mille oggi, dopo un anno.

Intorno alla precisione di questo numero, si sono scatenate ovviamente le battaglie dei pro e dei no vax. I primi per “correggere” al ribasso il professor Giorgio Palù: “sono solo 16 !”, insorgono all’unisono ad esempio Wired [4] e il giornale di Mentana, Open [5].

Open precisa anzi: « Al momento risultano 16 decessi su 608 casi segnalati correlabili coi vaccini. Tali correlazioni non implicano ancora un nesso causale accertato ».

La verità, come spesso capita, sta forse nel mezzo. Dei 608 morti, al 26 settembre 2021, 16 sarebbero certamente correlati – per tutti il caso della diciottenne di Genova Camilla Canepa morta il 10 giugno [6] – . Inoltre, per altri 133 casi di morte successiva a vaccinazione « l’associazione temporale è compatibile, ma le prove non sono sufficienti a supportare un nesso di causalità ».

Insomma, secondo AIFA, al 26 settembre 2021, potrebbero ammontere a poco meno di 150 i decessi causati direttamente dal vaccino.

A conferma di tale numero, occorre accedere – tramite autenticazione SPID – ai dati dal sistema RAM (Reazioni Avverse dei Medicinali) [7] sempre dell’AIFA.

In questo caso, dato aggiornato al 26 dicembre 2021 – quindi a un anno esatto dall’avvio della vaccinazione di massa -, ci troviamo a trovare, scorrendo il lungo elenco – 133 pagine – delle diverse tipologie di reazioni avverse fatali al vaccino Covid :

  • 96 casi di “morte improvvisa”, 42 casi di “morte”, 4 casi di “Morte celebrale”, e, infine, 2 casi di “morte fetale”.

Insomma, in totale 144 casi di morte post vaccino confermate. Grosso modo lo stesso numero di prima.

E, ancora, sarebbero 33 casi di “aborto spontaneo”, 16 casi registrati sotto la semplice voce “aborto”, e, quindi, 3 di “aborto ritenuto”, 2 di “aborto precoce”, 1 “aborto spontaneo completo”, 1 di “aborto indotto”, e, infine, 1 di “aborto completo”. La somma fa 57 casi di aborto seguiti alla vaccinazione della madre durante la gravidanza.

Per i San Tommaso, qui è possibile scaricare il “report” AIFA al 26 dicembre 2021, ovvero ad un anno esatto dall’inizio della vaccinazione di massa: Farmacovigilanza COVID Report AIFA 28-dic-2021 [PDF].

I morti da vaccini ammessi da AIFA sono solo la punta dell’iceberg

Ma che si tratti della “punta dell’iceberg” lo dimostrano due indizi.

Il primo è suggerito da uno studio dei ricercatori inglesi Lorna Hazell e Saad A.W. Shakir [8], che risale a tempi non sospetti, antecedenti l’epidemia influenzale Sars-Cov-2, nel quale si rivela che « in totale, sono stati identificati 37 studi che utilizzano un’ampia varietà di metodi di sorveglianza da 12 paesi. … Il tasso mediano di sottodenuncia nei 37 studi è stato del 94%Questa revisione sistematica fornisce l’evidenza di una significativa e diffusa sotto-segnalazione delle ADR [ reazioni avverse ai farmaci, NdR ] ai sistemi di segnalazione spontanea, comprese le ADR gravi ».

La sottodenuncia dei casi avversi, anche gravi o fatali, inoltre, appare già visivamente dai grafici delle segnalazioni avverse registrate dall’AIFA in Italia. I numeri mostrano che sono crollate dall’inizio della vaccinazione di massa dalle 19.000 di febbraio 2021 – quando ad essere inoculati erano i medici, soggetti più consapevoli del dover effettuare la segnalazione – fino a giungere alle attuali circa 5.000 mensili.

Il primo grafico AIFA è numerico. Il secondo, invece evidenzia l’illogico crollo del numero delle segnalazione di “effetti collaterali avversi” proprio mentre il numero di vaccinazioni cresce.

Da segnalare, per i più precisi, che, in totale, i casi “gravi” di effetti avversi raggiungono la cifra di 19.064 ( il 16% ) . Le segnalazioni avverse nei minorenni sono 1.844.

Se quanto precede suggerisce di raddoppiare almeno i numeri degli effetti raccolti con la “farmovigilanza passiva”, sul web, anche da fonti accreditate, si giunge a ipotizzare la necessità di moltiplicare le cifre degli effetti avversi per 10, se non addirittura 100.

Naturalmente, per ristrettezza di spazio, qui non vogliamo trattare i casi gravi di “effetto avverso”. Mi limito a citarne alcuni:

  • dai casi di “trombosi”, nelle varie declinazioni, che toccano i 1.723 eventi ( 13 retiniche o oftalmiche ),
  • quelli di “ictus” ( 211 ).
  • oppure di “infarto” ( 270 ),
  • oppure ancora di “embolia” ( 676 ).

Se il cosiddetto “vaccino” è tutt’altro che sicuro, è impossibile che i dati AIFA, peraltro pubblici, non siano nella disponibilità e conoscenza del Ministro della Salute e quindi del governo.

In definitiva, “i vaccini uccidono, il governo lo sa” non è una provocazione di un gruppo di estremisti complottisti ma la pura verità.

Fonti e Note:

[1] Vi_Vi : L’attività dei “guerrieri” ( così si chiamano tra loro, più d’un migliaio in tutta Italia sostengono ) è tutt’altro che violenta, ma ha sollevato un grande attenzione da parte della politica, delle forze di controllo dei disallineati (DIGOS) e dei media di propaganda finanziati dal regime ( alias giornali e tivù ).

Questi non tollerano un “dissenso” così … eclatante !

Un “dissenso”, è bene precisare, che può essere punito sotto il reato di “imbrattamento” ( articolo 639 Codice Penale, che può sfociare in condanne fino a due anni ). Invito quindi a non emularli.

Le loro attività sono pubblicate sul gruppo Telegram apposito.

[2] AIFA; “Farmacovigilanza su vaccini COVID-19”.

[3] Youtube, “Giorgio Palù (Aifa): 608 morti dovute al vaccino”.

[4] Wired, 18 dicembre 2021, “Cosa dice davvero il rapporto di Aifa sulle morti correlabili ai vaccini”.

[5] Open, 9 dicembre 2021, “La strana dichiarazione di Giorgio Palù e i 608 morti da vaccino in nove mesi. Ecco cosa riporta veramente AIFA”.

[6] Ansa, 21 ottobre 2021, “Consulenti pm: Camilla era sana, morta per la reazione al vaccino”.

In proposito, l’agenzia Ansa precisa: « la problematica delle controindicazioni su quella fascia di età erano state già evidenziane nel verbale numero 17 del comitato tecnico scientifico ».

E qui, di seguito, tanto il PDF del “ Verbale n. 17 - 2021 del Comitato Tecnico Scientifico ”, datato12 maggio 2021, che l’immagine della pagina inerente il tema. Tutti i verbali del CTS, con 45 giorni di ritardo, sono accessibili al link di un “deposito” su GitHub.

[7] Sistema RAM di AIFA tramite accesso SPID.

[8] Spinger Link, 20 novembre 2012, “Under-Reporting of Adverse Drug Reactions”.

Hazell, L., Shakir, S.A. Under-Reporting of Adverse Drug Reactions. Drug-Safety 29, 385–396 (2006). https://doi.org/10.2165/00002018-200629050-00003

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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