ISS: i decessi con Covid prevalgono al Nord

Decessi-Covid

L’Istituto Superiore di Sanità ha rilasciato [1], lo scorso 27 gennaio 2021, un report aggiornato sui decessi attribuiti alla malattia causata dall’influenza virale denominata Sars-Cov-2.

I nuovi dati confermano le passate analisi.

A decedere dopo aver contratto il virus sono:

  • gli anziani ( età media 81, mediana 80 per gli uomini e 86 per le donne ),
  • specie se uomini ( 53,3% ),
  • e specie se affetti da 3 o più altre patologie ( 66,2% delle 6.381 cartelle cliniche esaminate dall’Istituto Superiore di Sanità ).

Al contrario, solo 707 soggetti deceduti avevano tra i 40 e i 50 anni mentre 234 quelli con meno di 40 anni.

Di quest’ultimi, solo 35 non erano affetti da alcuna patologia sì da poter affermare con certezza che solo 35 under 40 sono morti esclusivamente per Covid.

La novità della ricerca è rappresentata dallo spostamento geografico dei decessi.

Dati ISS: La “prima ondata” ha colpito più forte la Lombardia

Durante la cosiddetta “prima ondata”, quella emergenziale iniziata a marzo e conclusasi a maggio con la fine del “lockdown”, era stata la Lombardia la regione con maggiori decessi, tanto come numero assoluto ( 16.362 ) quanto in proporzionale agli abitanti ( 163 ogni 100.000 abitanti ).

Subito dopo le regioni a essere maggiormente funestate dal virus, come numero assoluto di decessi c’erano l’Emilia Romagna ( 4.313 decessi, 97/100.000 abitanti ) e il Piemonte ( 3.992 decessi, 93/100.000 abitanti ).

Tuttavia, invece, avuto riguardo all’incidenza percentuale rispetto agli abitanti, dopo la Lombardia le regioni che più pagato per l’incapacità di affrontare l’influenza virale erano state la Valle d’Aosta ( 114 decessi/100.000 abitanti ) e la Liguria ( 99/100.000 ).

Dati ISS: La “seconda ondata” ha colpito sempre il Nord

Analizzando i dati della “seconda ondata” dell’influenza Sars-Cov-2 ancora in corso, ovvero a partire da ottobre 2020, si rileva che il maggior numero assoluto di decessi risulta concentrato sempre in Lombardia ( 9.404 decessi, 97 ogni 100.000 abitanti ) ed Emilia-Romagna ( 4.782, 107/100.000 ), ma rileva la new-entry del Veneto (6.528, 134/100.000 ).

Tuttavia, anche qui, i dati calcolati sul numero di abitanti conducono ad un’importante rivalutazione.

Stavolta è la Valle d’Aosta a presentare il dato peggiore ( 206 decessi ogni 100.000 abitanti ), seguito dal Friuli Venezia Giulia ( 141 decessi ogni 100.000 abitanti ), dal già citato Veneto e dal Trentino-Alto Adige ( 122/100.000 ). La regione della Lombardia è, ora, solo settima per decessi relativi.

In ogni caso, si tratta sempre di regioni del Nord dell’Italia.

Il Sud mantiene un numero di decessi sotto media nazionale

Gli indici di mortalità da Covid-19, al Sud, invece, sono decisamente più bassi.

Nella “prima ondata” il virus nel meridione era sostanzialmente assente ( Calabria e Basilicata 5/100.000 decessi ogni 100.000 abitanti, Sicilia 6, Molise 7/100.000, Campania 8/100.000 ).

Anche durante la “seconda ondata”, i numeri dei decessi sono rimasti sotto la media nazionale: 20 decessi ogni 100.000 abitanti in Calabria, 42 in Basilicata, 57 Campania, 60 in Sicilia, 79 Molise ).

Considerazioni finali: indispensabile indagare

Questo dato fornisce la possibilità di un paio di considerazioni:

  • la prima considerazione che viene in mente è che, chiaramente, il virus si sia diffuso inizialmente al Nord, in Lombardia, per ragioni ancora imprecisate;
  • la seconda considerazione evidenzia che, nonostante la successiva diffusione del virus in tutta Italia e le presunte deficienze della sanità pubblica meridionale, resta sempre il Nord l’area del Paese con maggiori decessi.

Sarebbe pertanto opportuno indagare sui fattori che comportano questo risultato: le temperature più fredde, l’inquinamento, una diversa alimentazione, un maggiore stress psico-fisico della popolazione che abbatte le difese immunitarie?

Fonti e Note:

Credits: Photo by OurWorldindata

[1] Istituto Superiore di Sanità, 27 gennaio 2021, “Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia

[2] Tuttitalia, “Regioni italiane per popolazione” su Dati Istat al 31/12/2019

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

Potrebbero interessarti anche...

3 risposte

  1. Gian Lorenzo Molinari ha detto:

    Vorrei conoscere, per l’Italia, il numero di decessi dovuti a covid 19, esclusivamente per il virus.
    E’ possibile?

  2. Natale Salvo ha detto:

    Gentile Lettore, ad oggi i decessi classificati “con influenza Covid-19” dalla Protezione Civile sono 98.635. Può seguire i dati sul sito della Protezione Civile a questo link
    Per rispondere alla sua domanda, dato che le norme ci dicono che dovrebbe essere l’ISS a certificare il VERO motivo del decesso, ma l’ISS ha esaminato solo 6.381 cartelle cliniche dei deceduti, facendo una proporzione che consideri i 392 decessi con ZERO altre patologie fuorché il Covid indicati nella tabella nell’articolo, potremmo stimare in 6.059 i decessi ESCLUSIVAMENTE PER COVID, lo 0,0001 della popolazione italiana. Fonti ufficiali però non ce ne sono.

  3. Gian Lorenzo Molinari ha detto:

    La ringrazio della sua risposta, pure io ero arrivato a quel numero, ma volevo una conferma

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *