Legge Zan: Un uomo e una donna dagli albori della vita

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Guardando troppo avanti si perde di vista l’origine delle cose e la loro vera essenza.

In un mondo ormai quasi privo di punti di riferimento costanti e di valori saldi, dove tutto viaggia a velocità così elevata che spesso si fa persino fatica ad organizzare le idee, focalizzare i pensieri e articolare i concetti ho cercato di fermarmi per un po’ smettendo di seguire il flusso degli eventi e, aprendo gli occhi verso il passato, mi sono ricordato che:

gli albori dell’uomo ebbero inizio quando un maschio ed una femmina della stessa specie di ominidi si accoppiarono, le femmine, quindi, dopo qualche mese di gestazione, diedero alla luce la prole la quale, a sua volta in età fertile si accoppiò con altri membri della medesima specie ma, di sesso opposto generando altri piccoli e così via.

Chiaramente, nel frattempo, gli sparuti gruppi di ominidi cominciarono a diventare più numerosi ed evoluti creando, di conseguenza, comunità via via più ampie e complesse, gestite ed organizzate sulla base di regole sempre più articolate e mutevoli.

Una sola cosa però non cambiava mai e cioè che, membri della stessa specie ma di sesso diverso, dovevano continuare ad accoppiarsi e generare nuove nascite per permettere che tutto ciò si perpetrasse.

E, intanto, l’uomo si evolveva sempre più, scopriva terre e spazi, inventava macchine e medicine, costruiva mirabili città e opere pubbliche però, immutato era il fatto che un maschio e una femmina della stessa specie dovessero continuare ad accoppiarsi e generare figli perché il tutto potesse durare.

Culture sempre più complesse bisogni più grandi ed effimeri, agiatezze e povertà, lotte di civiltà e guerre devastanti, internet e la TV ma, solo quell’agire rimaneva lo stesso consentendo che tutto quanto potesse continuare, un’unica regola, costante e immobile, due membri della stessa specie ma di sesso diverso che accoppiandosi generassero altri membri della stessa specie.

Le idee cambiavano, le religioni morivano, ciò che prima era stata considerata una conquista di civiltà al tempo si rivelava un errore o un orrore, costumi, miti, mode, vizi e vezzi passavano, le idee cambiavano i punti di vista sfumavano i dubbi e le incertezze sparivano per poi tornare, i sentimenti crescevano per poi spegnersi così come le pulsioni e le passioni.

Un’unica cosa immutabile, insindacabile, certa, universale, sicura è che, sei noi siamo qua ora, se esiste il bene così come il male, se possiamo pensare, parlare e scrivere, se si festeggia il Natale o il Kumbh mela, se c’è l’uomo bianco e quello nero, se abbiamo visto il Gay Pride ed il Ku kux Klan, Adolf Hitler e il Mahatma Ghandi, se possiamo contare su diritti acquisiti o sulla possibilità di ottenerne altri è solo perché, fin dalla notte dei tempi, due membri della stessa specie ma di sesso diverso si accoppiarono e così facendo generarono il mondo come ora lo conosciamo…

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