Libera tutti : retromarcia, ora si può uscire di casa, ma a condizioni

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Serve « un giusto EQUILIBRIO tra l’attenta vigilanza sulla corretta osservanza delle misure [di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, NdR] e la ragionevole verifica dei singoli casi ».

A mettere nero su bianco queste parole, quest’oggi, con una circolare indirizzata a tutti i Prefetti della Repubblica, da Aosta fino a Trapani quindi, il dottor Matteo Piantedosi capo del Gabinetto del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

[SCARICA QUI la Circolare del Ministero dell’Interno]

Stop quindi agli abusi, alle interpretazioni restrittive da parte dei poliziotti, dei vigili e degli sceriffi. Da stamattina si potrà uscire da casa, che non và più guardata male come luogo di detenzione coatta.

Certamente, ufficialmente, moderatamente, ma rispettando alcune condizioni, ma nei fatti è una sorta di “libera tutti”.

Ecco le “nuove” regole : tutti ora alla ricaerca d’un bambino a noleggio !

La circolare riporta due punti essenziali :

Il primo permette, finalmente ed era ora, ai “bambini” MINORI DI 18 ANNI di uscire di casa, anche assieme ad UN GENITORE.

« E’ da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute», così testualmente la Circolare ministeriale.

Il secondo punto consente anche agli ANZIANI, ai DISABILI ed ai loro FAMILIARI e/o BADANTI di prendere una “boccata d’aria”.

« Potranno essere, altresì, consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute » aggiunge la medesima Circolare.

Quindi non resta che interrogarci tutti per capire se gli sceriffo, i novelli profeta e perfino i sindaci-barbiere scesi a valle dall’Eden, avevano torto ad invocare punizioni, chissà se pure corporali dato che c’era chi annunciava pure il rinnovamento dell’aspetto fisico esteriore dei malcapitati facendoli “nuovi-nuovi” ! ? !

Ai sindaco-sceriffo rimane però il “potere” di multare il bambino in triciclo o che gioca a palla

Sindaci-sceriffi che non han saltato un solo giorno senza apparire davanti ai microfoni ed ai taccuini dei cronisti amici – tenendosi doverosamente ad un metro di distanza, ma teatralmente con guanti e la mascherina ben in vista – alternativamente per suggerire, implorare, insultare gli scimuniti, perfino minacciandoli di maquillage completo con “barba, capelli e shampoo” pur di costringerli al sequestro casalingo.

Come in tutte le storie, alla fine arrivano sempre i buoni sensati, infatti, è finalmente arrivato l’alto burocrate ministeriale che con una sua semplice circolare interpretativa ha bocciato su tutta la linea la condotta dei sindaci-sceriffi (o sindaci-barbieri, che dir si voglia) di queste ultime settimane.

Bocciato perché non siamo davanti una nuova disposizione – per questo servirebbe ben altro atto, un Decreto Ministeriale, un DPCM del signor Giuseppe Conte – ma ad una semplice interpretazione delle norme che già c’erano.

Le condizioni – spiega il Ministero dell’Interno – sono due.

La prima parola d’ordine è chiara : « in ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento e, quindi, all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona ».

L’altra, all’italiana : « il camminare in prossimità della propria abitazione». Cosa vuol dire prossimità ? 50 metri, 200 metri, 400 metri ? Tutto, andrà valutato con la giusta diligenza ed equilibrio dall’agente di Polizia.

Ai sindaci-sceriffo resterà però ancora il potere di impedire ai bambini di giocare. La circolare del Ministero dell’Interno, qui, è categorica : « resta non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, si evidenzia che l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging) ».

Qui, sicuramente contando sempre sulla collaborazione delle spie velenose che continueranno ad essere pronte, da dietro le persiane, a scattare foto di bambini col triciclo o con la palla e inviarle via whatsapp al loro sindaco!

Che non si festeggi domani giammai la libertà ritrovata !

Anche la Protezione Civile, abbassando finalmente i toni oggi ha voluto precisare che « Sono 15.729 le persone guarite. I deceduti sono 12.428, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso ».

Come a dire, i morti non sono tutti morti per il Coronavirus !

Era ora !

Note :

AGGIORNAMENTO DELLE 00:08 – Il giornale “NordEst24” pubblica « Passeggiate con i figli? La circolare non vale per il Fvg: c’è l’ordinanza di Fedriga. L’ordinanza di Fedriga già emanata diversi giorni fa vince sulla circolare ministeriale non consentendo di fatto attività motoria di alcun tipo ». L’articolo riferisce di una nota del locale Prefetto che cancella ogni speranza : « L’articolo 2 comma 3 dell’ordinanza del decreto-legge 19 2020 nell’ultimo decreto che ha determinato le modalità con cui questo si svolge sul territorio, ha stabilito che sono fatti salvi gli effetti degli atti adottati sulla base dei decreti e delle ordinanze emanati dai Presidenti delle regioni ».

AGGIORNAMENTO DELLE 1:00 – All’1:00 del 1 aprile, una manina del Ministero degli interni cambia l’annuncio pubblicato la sera prima alle 20:45. Il resto della circolare resta il medesimo, al momento. L’abbiamo scaricata, per sicurezza. Ma ecco il testo come appare oggi dell’articolo di ieri sera e come appare oggi, sul sito del ministero.

Non comprendo se siamo dentro il libro “1984” o semplicemente il primo aprile. Ma possiamo vivere facendo pure gli screenshot al sito del Viminale per paura che cancellino, modifichino la storia ?

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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