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Ti trovi qui: Home / SALUTE / Pandemia Sars-Cov-2 / Madrid : Al grido libertà, il popolo contesta la narrazione del Covid-19

Madrid : Al grido libertà, il popolo contesta la narrazione del Covid-19

13 Settembre 2020 by Natale Salvo Lascia un commento

« Tra i 2.500 e i 3.000 partecipanti, secondo fonti della Delegazione del Governo, si sono riuniti domenica in Plaza de Colón di Madrid per protestare contro l’obbligo di indossare le maschere », scrive Lucia Franco, per il quotidiano spagnolo El Pais.

Sempre in più luoghi, e sempre più numerosi, sono coloro che non credono alla narrazione ufficiale di un virus, il Sars-Cov-2, che diffonda una malattia altamente mortale da poterla contrastare solo con una vaccinazione immediata e di massa.

Dopo l’imponente manifestazione di Berlino, in Germania, quindi, di manifestazioni, piccole e grandi, se ne svolgono un po’ ovunque in Europa.

Una delle maggiori, il 16 agosto, s’è svolta in Spagna.

In realtà, per i manifestanti, il problema non è certo quello della costrizione all’uso della mascherina indicato semplicisticamente dai giornali.

La mascherina che copre la bocca, l’obbligo di distanziamento fisico tra le persone, rappresentano solo un simbolo :

  • il tentativo governativo di imporre una barriera tra le persone,
  • di distruggere il tessuto sociale,
  • e, contemporaneamente, di imporre la censura sulle informazioni e sulle opinioni divergenti dal Pensiero Unico ammesso.

Madrid : 3.000 persone chiedono Libertà dalla dittatura sanitaria

Tanto si rileva con tutta evidenza dalle « grida di “Libertà!” » dei manifestanti riportate dalla stessa stampa di regime, anche da quella estera come France 24.

Il video presente, al momento, su Facebook mostra la manifestazione.

Libertà di scegliere, se vaccinarsi o meno, libertà di sostenere una diversa opinione, libertà di poter circolare senza restrizioni.

La dichiarazione di una manifestante, sfuggita alla censura mediatica, e pubblicata dal giornale France 24, è chiara : « i governi di tutto il mondo stanno esagerando il numero di persone infette per limitare le libertà civili ».

Una donna, che manifesta con i suoi due figli, dichiara – secondo quanto riporta invece la giornalista di El Pais – : « non voglio che i miei figli crescano spaventati da una menzogna creata dal governo ». Punto.

Ancora il quotidiano El Pais ammette che alla manifestazione « si è unito il contadino anti-vaccino Josep Pàmies », e « anche la poeta e fotografa Ouka Leele, che ha invitato la gente a togliersi la paura del virus e a respirare : “Per essere sani dobbiamo vivere, non possiamo vivere come zombie mascherati per le strade”, ha detto Leele ».

Per ICN Diario, le persone presenti all’evento chiedono : « Basta con il confinamento. No alla “nuova normalità”. No al nuovo ordine mondiale ».

I manifestanti sono di natura composita, ognuno con le proprie particolari idee. In mezzo anche chi sostiene che « ciò che uccide è il 5G », non il coronavirus.

La stampa di regime sminuisce, denigra e ridicolizza chi protesta

Poi, però, naturalmente, la stampa parte il contrattacco.

La Verità è una sola e il dovere dei giornali deve essere, infatti, quello di sostenerla, sia sminuendo, denigrando, ridicolarizzando chi la contesta, sia sostenendo la necessità di censurare le notizie e le opinioni discordanti con la narrazione imposta da chi dirige i governi mondiali.

Quindi, France 24 prova a minimizzare :

  • i manifestanti diventano solo « centinaia di persone » e non 3.000,
  • protestano solo « contro l’obbligo di indossare maschere ».

Poi il giornale francese, in maniera più o meno sublimale, passa alla criminalizzazione dei manifestanti :

  • come possono « protestare contro l’obbligo di indossare maschere negli spazi pubblici e altre restrizioni imposte per contenere la pandemia » se « la Spagna ha visto un forte aumento dei casi di Covid-19 nelle ultime settimane » ?
  • « molti dei manifestanti non indossavano maschere, anche se è obbligatorio in tutti i luoghi pubblici del paese ».
Da leggere:  Il nuovo business della sanificazione

Si tratta di temi ripetuti, naturalmente, da El Pais :

– è opportuno manifestare, si domanda il giornale spagnolo, « al culmine dell’ondata di epidemie di coronavirus e senza che la pandemia sia stata ancora superata » ?

La crociata contro i manifestanti poi diventa più personale contro chi l’ha promossa.

La giornalista Lucia Franco denuncia che la manifestazione sia stata promossa sui Social ed in particolare dal cantante Miguel Bosé.

« La crociata dell’artista contro il coronavirus va avanti da molto tempo. E’ scoppiato tutto lo scorso giugno. In un ampio thread di Twitter, l’artista ha fatto eco alle teorie cospirative che sottolineano come il presidente del governo, Pedro Sánchez, sia complice di un piano promosso dal multimilionario Bill Gates per, approfittando della notizia del coronavirus, ai suoi occhi una falsa pandemia, impiantare attraverso un altrettanto fraudolento vaccino un microchip con cui controllare l’intera popolazione del pianeta. Tutto questo, con l’aiuto del 5G, una tecnologia che, insistono gli esperti, non ha alcun effetto sugli esseri umani ».

Miguel Bosè su Twitter promuove la manifestazione Madrid16a

La teoria cospirazionista sostiene, effettivamente, anche questo. Tuttavia, detta così, sembra una barzelletta.

Ed è questo è il fine del giornale che sostiene il regime guidato dal sedicente socialista Sanchez : distruggere la credibilità dei manifestanti !

Ed infatti, il giornale fa poi commentare ad un rappresentante del governo : « c’è sempre qualche persona senza cervello ».

Obiettivo della dittatura sanitaria : zittire chi ha una diversa opinione!

Sempre El Pais, infine, con un articolo firmato il 19 agosto da Manuel Planelles, la manifestazione di Madrid è il risultato « delle conseguenze della disinformazione ». Il giornalista teme che la manifestazione « potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di un problema che si sta accumulando da mesi. Alcuni esperti temono le conseguenze che le false notizie possono avere in tutto il mondo per l’implementazione dei futuri vaccini covid-19 ».

Il giornale, in definitiva, sostiene la necessità che che tanto ai siti web che al social Facebook venga messa la museruola e bloccata la diffusione di opinioni difformi dal Pensiero Unico sulla questione della presunta pandemia al fine di non alimentare gli anti-vaccino quando questo sarà disponibile per l’inoculazione di massa.

E, guarda caso, gli account social di Miguel Bosè vengono … sospesi.

La gente, sempre più gente, in verità, tuttavia, inizia a porsi delle domande, ad avanzare dubbi e timori. La narrazione ufficiale del virus che colpisce chi va a passeggio all’aria aperta senza maschera e non chi lavora ore ed ore al chiuso in fabbriche, magazzini, uffici, negozi, non convince.

Che si voglia imporre, come trattamento sanitario obbligatorio, un vaccino è oramai chiaro. Tuttavia che ciò debba avvenire per meri interessi economici delle multinazionali farmaceutiche convince poco.

C’è qualcosa d’altro. Cosa ?

—

Credits : Photo by pagina Facebook “Stop Confinamiento España“.

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