Politiche 2018: I programmi dell’Estrema Destra

forza nuova

Proverò a raggruppare in quattro piccoli report e in aree ideologiche omogeee la presentazione delle idee salienti dei Partiti e Movimenti presenti, in tutte o in alcune circoscrizioni, alle prossime elezioni politiche del 4 marzo.

Dato che il «vento» politico soffia verso l’Estrema Destra, ho scelto di iniziare col presentare le proposte dei soggetti che si possono ben includere in quest’area.

Il Popolo della Famiglia

Tra questi inserisco «Il Popolo della Famiglia» di Mario Adinolfi per la chiara natura reazionaria delle sue proposte.

Tale soggetto, infatti, propone «l’istituzione del reddito di maternità (1.000 euro al mese di indennità per le donne italiane che decideranno di dedicarsi in via esclusiva alla famiglia)». Non è chiara, nella proposta, per quanti anni lo Stato dovrebbe sostenere la mamma-casalinga.

L’uso, nella proposta, dell’aggettivo «italiana» stona alquanto, anche come palese violazione delle norme costituzionali.

«Il Popolo della Famiglia», naturalmente, è contro l’aborto, il divorzio breve, le unioni civili e il biotestamento.

Particolare interesse mostra il movimento a favore delle «Forze dell’Ordine» cui spetta, a loro parere, «maggiore dignità ai salari» per «una gestione severa dei flussi migratori».

Prima gli Italiani

Anche «Prima gli Italiani» – lista nata dalla fusione elettorale di «Forza Nuova» e «Fiamma Tricolore» e che candida a Capo politico Roberto Fiore – individua negli immigrati il nemico pubblico numero uno.

«I flussi migratori non vanno semplicemente gestiti: vanno bloccati e invertiti», scrive nel programma.

Ma, in particolare, aggiunge che «vanno revocate le concessioni di cittadinanza dal 1996» (perchè proprio questa data non è chiaro) e la «residenza non può essere concessa se non dopo 20 anni di versamenti pensionisti senza interruzione». Requisito concretamente irrangiungibile perchè la Lista propone pure di «impedire l’assegnazione di case e posti di lavoro agli immigrati».

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Altre interessanti proposte di «Prima di Italiani» sono quelle assegnare un «bonus per la nascita di figli di entrambi genitori italiani» (niente meticciato, naturalmente) e di affermare il «diritto degli italiani» a «detenere un’arma» per «legittima difesa organizzata sia a livello familiare che di quartiere».

Tra gli altri punti, la «creazione di una Moneta di Popolo e la nazionalizzazione della Banca d’Italia» nonchè «l’uscita dell’Italia da EU, EURO e NATO e l’affermazione di una politica di amicizia e collaborazione con la Russia».

CasaPound

Più morigerato il programma di «CasaPound» di Simone Di Stefano cui però scappa una «revoca della cittadinanza per chi l’abbia acquisita» che si trasmette anche «ai suoi discendendi fino alla seconda generazione» in caso di reati gravissimi … compiuti dal nonno!

Tra gli altri punti, «Casapound» prevede di «abbandonare il vecchio euro per una nuova moneta sovrana italiana, l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea, la nazionalizzazione della Banca d’Italia e di trasformare la Cassa Depositi e Prestiti in un istituto bancario di proprietà pubblica con la funzione di finanziare le nosre piccole e medie imprese».

Si prevede, infine, di «cancellare il pareggio di bilancio dalla nostra Costituzione».

Movimento Cinque Stelle

Restando ai temi securitari cari all’Estrema Destra, colpisce la proposta del «Movimento Cinque Stelle» di «10.000 nuove assunzioni nelle Forze dell’Ordine e due nuove carceri per dare più sicurezza e legalità», ovviamente assieme alla «certezza del processo e della pena» e alla curiosa previsione della figura, certamente presa in prestito dai film americani, degli «agenti sotto copertura».

Sull’esempio dei primi, anche Luigi Di Maio, Capo dei «Cinque Stelle», propugna la «creazione di una banca pubblica per gli investimenti delle piccole imprese, agricoltori e famiglie» ma abbandona le posizioni NoEuro degli anni passati con un’inversione a 180 gradi che lo porta a sostenere persino «la riduzione del rapporto Debito Pubblico /PIL di 40 punti in 10 anni» (sulla falsariga del PD di Renzi).

In quest’area non inseriamo altri movimenti politici di simile estrazione quali la «Lega» e «Fratelli d’Italia» in quanto inseriti in una «coalizione» di centro-destra di cui dirò più avanti.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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