Scuola, studio epidemiologico: obbligo vaccinale ingiustificato

Con il Decreto Legge n. 172 del 26 novembre 2021 [1] il governo italiano con a capo Mario Draghi ha imposto la vaccinazione obbligatoria anche al personale scolastico. Nel preambolo del Decreto governativo così giustificano: si tratta di personale che presta « la propria attività lavorativa in settori particolarmente esposti ».

Il governo, tuttavia, non ha reso nota la base scientifica di questa affermazione.

Il relatore del Disegno di Legge di conversione [2] si è limitato solo ad aggiungere: « si tratta di personale che, più di altri, si trova a svolgere la propria attività lavorativa a contatto anche con soggetti non vaccinati ».

Eppure il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi all’apertura dell’anno scolastico, col “Piano Scuola 2021/22“, aveva garantito l’adeguatezza delle misure di sicurezza non farmacologiche di prevenzione individuate. Cioè:

  • le norme d’igiene,
  • il distanziamento,
  • le procedure che evitavano gli assembramenti,
  • l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica,
  • il ricambio dell’aria nelle aule,
  • l’obbligo di tampone rapido ogni 48 ore per il personale scolastico non vaccinato.

Obbligo vaccinale: cosa dice la Corte Costituzionale

Il relatore, altresì, sempre a giustificazione dell’introduzione dell’obbligo vaccinale, riportava alcuni stralci della sentenza n. 5 del 18 gennaio 2018 della Corte Costituzionale :

Si « lascia spazio alla discrezionalità del legislatore nella scelta delle modalità attraverso le quali assicurare una prevenzione efficace dalle malattie infettive, potendo egli selezionare talora la tecnica della raccomandazione, talaltra quella dell’obbligo. Questa discrezionalità deve essere esercitata alla luce delle diverse condizioni sanitarie ed epidemiologiche, accertate dalle autorità preposte ».

A parere di chi scrive, si tratta di un vero autogol: anche la Corte Costituzionale sembra sostenere la necessità di collegare in una misura proporzionata la situazione epidemiologica all’eventuale introduzione dell’obbligo vaccinale.

I dati epidemiologici sui contagi da Sars-Cov-2 nelle scuole

A livello nazionale, non risultano pubblicati dei dati epidemiologici relativi al periodo anteriore all’introduzione dell’obbligo vaccinale.

Tuttavia in rete sono rintracciabili i dati pubblicati dall’U.S.R. della Regione Siciliana relativi al periodo 4 ottobre – 5 dicembre 2021 che possono certamente fungere da esempio significativo [3].

Analizzati i dati ufficiali, seppur in crescita appaiono modesti i numeri assoluti e le percentuali dei contagiati dal virus Sars-Cov-2 nel periodo di interesse ( al 26 novembre, data del Decreto Legge, la “positività” a scuola oscilla tra lo 0,17% e lo 0,31% ).

Nel prospetto sottostante, abbiamo sintetizzato i dati forniti dai comunicati stampa dell’U.S.R. della Sicilia.

Gli “untori” a scuola? non certo il personale scolastico non vaccinato

D’altro canto, poiché il personale non vaccinato era controllato coi “tamponi” ogni 48 ore, e quindi negativo al Sars-Cov-2, è altamente probabile che fossero ben altri ( gli alunni o i colleghi vaccinati e non controllati ) gli “untori” degli statisticamente scarsi contagi.

A riprova di ciò si possono considerare le misurazioni post-vacanze natalizie, quando il personale scolastico in Sicilia che non aveva assolto all’obbligo vaccinale era stato già sospeso ( 605 docenti e 148 ATA al 13 gennaio 2022 ): i numeri dei positivi al contagio sono schizzati in alto anche di 10 volte!

Dal 10 gennaio 2022, finalmente, anche il Ministero dell’Istruzione pubblica i dati nazionali di monitoraggio epidemiologico [4]. Nell’ultimo, quello del 18 febbraio 2022, nonostante la sospensione per inadempimento dell’obbligo vaccinale dello 0,7% del personale scolastico ( meno di 7.000 unità ), i risultati sembrano in linea con quelli della Regione Siciliana:

  • 5,6% gli alunni assenti ( positivi o in quarantena ),
  • 4,4% i docenti assenti,
  • 3,5% il personale ATA assente.

Se dall’ambigua motivazione che ha imposto la sospensione del personale non vaccinato contro il Sars-Cov-2 il legislatore avesse inteso proteggere gli alunni non vaccinati, risulta evidente come abbia fallito!

Se, al contrario, avesse inteso proteggere il personale scolastico non vaccinato da un’infezione ci sembra incoerente punirlo con una sospensione dal lavoro senza diritto alla retribuzione!

Fonti e Note:

[1] Decreto Legge n. 172 del 26 novembre 2021 ( scarica da qui il PDF: “ D.L. n. 172 / 2021 in Gazzetta Ufficiale ” ).

[2] Atti del Senato, Disegno di Legge n. 2463, Relazione .

[3] I Comunicati dell’U.S.R. della Sicilia: è possibile scaricare i relativi PDF:

MIUR – U.S.R. SICILIA, Comunicato 26 gennaio 2022, “Attività didattiche e situazione epidemiologica nelle scuole in Sicilia”.

MIUR – U.S.R. SICILIA, Comunicato 19 gennaio 2022, “Attività didattiche e situazione epidemiologica nelle scuole in Sicilia”.

MIUR – U.S.R. SICILIA, Comunicato 14 dicembre 2021, “Situazione epidemiologica nelle scuole in Sicilia Settimana di riferimento: 29 novembre – 5 dicembre 2021”.

MIUR – U.S.R. SICILIA, Comunicato 7 dicembre 2021, “Situazione epidemiologica nelle scuole in Sicilia Settimana di riferimento: 22 -28 novembre 2021”.

MIUR – U.S.R. SICILIA, Comunicato 25 novembre 2021, “Situazione epidemiologica nelle scuole in Sicilia Settimana di riferimento: 8 -14 novembre 2021”.

MIUR – U.S.R. SICILIA, Comunicato 17 novembre 2021, “Situazione epidemiologica nelle scuole in Sicilia Settimana di riferimento: 1 – 7 novembre 2021”.

MIUR – U.S.R. SICILIA, Comunicato 2 novembre 2021, “Situazione epidemiologica nelle scuole in Sicilia Settimana di riferimento: 18 – 24 ottobre 2021”.

MIUR – U.S.R. SICILIA, Comunicato 25 ottobre 2021, “Situazione epidemiologica nelle scuole in Sicilia Settimana di riferimento: 11 – 17 ottobre 2021”.

MIUR – U.S.R. SICILIA, Comunicato 19 ottobre 2021, “Situazione epidemiologica nelle scuole in Sicilia Settimana di riferimento: 4 – 10 ottobre 2021”.

[4] Ministero dell’Istruzione, “Monitoraggi Covid-19 in ambito scolastico“.

Sindacato CUB Scuola

La Confederazione Unitaria di Base (CUB) è il più importante sindacato di base operante nel nostro paese; organizza lavoratori dell’industria, dei servizi, del pubblico impiego, gli inquilini e i pensionati. Nasce nel 1992, per iniziativa di numerosi lavoratori che avevano constatato da tempo di non avere più un’organizzazione che li difendesse nei luoghi di lavoro e nei confronti dei governi. I sindacati tradizionali erano e sono cinghia di trasmissione del padronato, dei partiti e dei governi.

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