• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Privacy
  • Cookie

Fronte Ampio

Informazione Libera & Plurale

  • Inizio
  • Chi Siamo
  • Manifesto
  • Informati!
  • Partecipa!
  • Registrati!
  • Forum
  • Contatti
Ti trovi qui: Home / INTERNO / Giustizia & Carceri / Un normale Primo maggio di inaudita violenza

Un normale Primo maggio di inaudita violenza

2 Maggio 2019 by Natale Salvo Lascia un commento

cisl_piemonte_primomaggio2

Scene da “macelleria messicana”. Sono quelle con le quali, sempre più, stiamo convivendo. Oramai sembriamo assuefatti a tale violenza, stiamo arrivando a credere che, in una società civile e democratica, sia normale che la polizia preventivamente “carichi” cittadini, manifestanti.

La colpa, il “reato” di questi cittadini? Essere là, in piazza. La punizione per questo reato? Erogazione sul posto di abbondanti piogge di gas tossici e “sane” manganellate “nel mucchio”, a chi capita capita. Le normali procedure di un paese civile, identificazione, denuncia e processo per chi personalmente s’è macchinato di un qualche reato? Quelle sono sospese. Com’è sospesa la Costituzione e la democrazia.

Scene da “macelleria messicana”. Le abbiamo viste, da settimane, 24 ormai, in Francia. Ieri, ma non è la prima volta, in Italia, a Torino.

I fatti di Torino: la polizia carica i No Tav

A Torino, la Polizia “allontana”, a forza manganellate, dei manifestanti da una piazza piuttosto che altri. Quasi che – grida qualcuno all’altoparlante – fosse il ministro dell’interni Salvini a poter stabilire chi possa manifestare e cosa si possa dire.

Pubblichiamo un video con le immagini di quanto accaduto oggi a Torino per la celebrazione della festa dei lavoratori, allegato l'appello di alcuni manifestanti presenti, che invitano a diffondere le immagini di quanto accaduto:"Stiamo leggendo ricostruzioni assai fantasiose di cosa è successo oggi. Stavamo sfilando tranquillamente quando la polizia ha prima spezzato il corteo poi caricato a freddo i #notav presenti al primo maggio. Le immagini parlano da sole quindi chiediamo agli organi di stampa di SMETTERE DI MENTIRE in maniera così spudorata e a tutte e tutti di far girare questo video."

Pubblicato da Pressenza Italia su Mercoledì 1 maggio 2019

Le immagini dei fatti sono eloquenti e crude. La cosa che fa più senso è l’immunità che tali “operatori” si sentono garantita nonostante la loro azione sia fotografata e filmata da numerose persone.

«In via Roma, a pochi passi dall’arrivo in Piazza San Carlo, luogo del comizio finale, la polizia ha spezzato il corteo e caricato i notav, semplicemente per non farci arrivare mentre ancora parlavano i sindacati dal palco. Insomma per evitare qualche fischio non hanno esitato a picchiare giovani ed anziani provocando almeno una decina di feriti», raccontano i No Tav sul proprio sito web.

Da leggere:  Caso “Italpizza”: Continua offensiva contro sindacati

E qui non intendo difendere chi, tra i manifestanti di Torino, i No Tav, abbia usato esso stesso della violenza gratuita sui poliziotti e neanche difendere chi vuole impedire o disturbare un comizio di altri. Non intendo sottacere che, spesso, in mezzo ai manifestanti pacifici ci siano dei violenti e anche dei veri criminali. Tuttavia, è inammissibile che proprio chi avrebbe il compito di difendere la Legge, e soprattutto i cittadini, si macchi di mai giustificabili azioni violente.

E' inammissibile che proprio chi avrebbe il compito di difendere la Legge, e soprattutto i cittadini, si macchi di mai giustificabili azioni violente. Condividi il Tweet

E qui si dovrebbe riaprire il dibattito sui “codici d’identificazione” che dovrebbero portare le forze di sicurezza sui propri caschi secondo l’appello lanciato da tempo da parte di Amnesty international.

I fatti di Parigi: la polizia gasa anche il sindacato

Eventi analoghi, se non più gravi, avvengono in Francia, soprattutto a Parigi, in occasione delle manifestazioni del movimento dei “Gilet Jaunes”, i gilet gialli. Centinaia di arresti, spesso illegali, zone “rosse” vietate ai cortei, giornalisti impediti nel proprio lavoro di documentazione, gente selvaggiamente picchiata dai poliziotti, manifestanti svenuti per i ravvicinati scoppi delle bombe a gas scagliate dagli agenti, numerosi cittadini rimasti senza un occhio o una mano.

La differenza, tra l’Italia e la Francia, però, è lì c’è stampa che denuncia i fatti, tanto le violenze di alcuni manifestanti, quanto di alcuni gendarmi.

Lì, in Francia, la TV si domanda se sia un “buon metodo” quello usato della polizia per mantenere l’ordine pubblico!

Lì Philippe Martinez, segretario generale del sindacato CGT – la nostra CIGL -, ha denunciato, riporta il giornale “Le Figaro” una «repressione inaudita e senza discernimento» da parte della polizia. Lui stesso ha subito, nelle proprie vicinanze, lo scoppio di una bomba a gas lacrimogeno: «non è piacevole essere gasati!», ha spiegato. «Noi condanniamo tutte le violenze – ha aggiunto -. E’ inammissibile ascoltare dei “black blocs” gridare alla polizia “suicidatevi”».

Il sindacalista ha precisato di non avercela contro i poliziotti ma contro «chi ha dato gli ordini»: le «responsabilità» sono del ministero degli interni Christophe Castaner e del prefetto ha concluso.

Dichiarazioni che, esse, qui sarebbero e sono inaudite.

Ti potrebbero interessare:

militareMoltiplicazione di eserciti per … garantire la pace? brescia-attentato-centro-vacciniL’attentato terroristico No-vax di Brescia una fakenews persona-al-telefono-spiataLa Procura di Trapani spia/va i giornalisti carcere ergastoloCarcere, FAI: il 41 bis tortura indegna di una società

Archiviato in:Giustizia & Carceri

SEGUICI SU TELEGRAM

Gli argomenti di questo sito ti appassionano ma non riesci a stargli dietro?
Unisciti al canale Telegram di FronteAmpio per restare aggiornato.

Interazioni del lettore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

NOTIZIE SULLA GUERRA IN UCRAINA

Ultimi articoli pubblicati

lavoratrice-tessile-indiana

Anche in Algeria i capitalisti contro il Reddito!

capitalismo-fascismo-razzismo

Capitalismo = fascismo, distrazione più che manganello

salvo_schiacchitano-civuoleunreddito

Trapani, dibattito “Ci Vuole un Reddito Universale”

giornali

Referendum: Vita si scopre guerrafondaia a senso unico

polizia_attivisti_ultima_generazione_gra

Roma, questura sequestra cellulari a Ultima Generazione

Richiedi la Tua NewsLetter

Resta aggiornata/o, senza dipendere da Google o dai Social per raggiungerci e informarti. E’ gratuita, e arriva comodamente nella tua posta elettronica!

ARCHIVIO MENSILE ARTICOLI

ARTICOLI PIU’ LETTI NELL’ULTIMO MESE

  • Il caso Vioxx: il farmaco che uccise decine di migliaia di pazienti 7 Gennaio 2021
  • Smart City e Smart Control Room: il controllo è totale! 15 Maggio 2023
  • Poste Italiane: La denuncia dell’ex postino Carmine Pascale 27 Marzo 2023
  • La libertà d’espressione limitata da una norma fascista 14 Novembre 2018
  • Muore Italia Sovrana, nasce Ancora Italia Sovrana! 31 Dicembre 2022
  • La “nuova” droga del protossido d’azoto 14 Luglio 2020

Ultimi commenti

  • Nicolò Vignanello su Roma, questura sequestra cellulari a Ultima Generazione
  • Emanuela su COC: Meloni vuole offrire l’impunità alla polizia
  • Davide Zerillo su Poste Italiane: La denuncia dell’ex postino Carmine Pascale
  • Fabrizio su Poste Italiane: La denuncia dell’ex postino Carmine Pascale
  • salvatore (turi) palidda su Poste Italiane: La denuncia dell’ex postino Carmine Pascale
  • Emanuela su I trotskisti presentano il loro programma d’azione

Footer

Sondaggio

Salario Minimo di 10 l'ora lordi, che ne pensi?

View Results

Loading ... Loading ...
  • Polls Archive

ACCESSO UTENTI

  • Registrati
  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Contenuti con licenza:

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License.

Copyright © 2023 · Metro Pro on Genesis Framework · WordPress · Accedi