USA e Regno Unito pronti ad attacco aereo contro Yemen

Con un doppio comunicato stampa, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha diffuso la notizia di colloqui avvenuti tra il segretario alla difesa USA Lloyd J. Austin III e le sue controparti del Regno Unito, il segretario di stato alla difesa Grant Shapps [1] e il ministro della difesa dei Paesi Bassi Kajsa Ollongren [2] per « discutere degli attacchi illegali Houthi in corso contro le spedizioni internazionali nel Mar Rosso ».

Le parti hanno convenuto che « questi attacchi violano la libertà di navigazione protetta dal diritto internazionale ». Il segretario alla difesa USA Lloyd J. Austin III ha poi affermato « questi attacchi costituiscono un problema internazionale significativo che richiede un’azione collettiva » [1].

« Nelle prossime ore sarà rilasciata una dichiarazione congiunta da parte degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e di un paese europeo sconosciuto, in cui si annuncia che stanno avviando i preparativi finali per un’operazione militare su larga scala contro il gruppo terroristico Houthi nello Yemen, che avrà luogo includono il lancio di centinaia di missili e attacchi aerei contro obiettivi pre-pianificati nello Yemen occidentale e nel Mar Rosso », riferisce una fonte [3].

Mar Rosso: USA hanno attaccato e affondato tre motovedette dello Yemen

Contemporaneamente, lo Yemen, denuncia « l’attacco americano a tre imbarcazioni appartenenti alle forze navali yemenite, che ha portato al martirio e alla perdita di dieci membri delle forze navali » [4].

« Le piccole imbarcazioni hanno sparato sugli elicotteri statunitensi con armi leggere. Gli elicotteri della marina statunitense hanno risposto al fuoco per legittima difesa, affondando tre delle quattro piccole imbarcazioni e uccidendo gli equipaggi. La quarta imbarcazione è fuggita dall’area », sostiene l’U.S. Central Command [5].

Gli elicotteri SH-60 “Sea Hawk” erano partiti dalle USS EISENHOWER (CVN 69) e GRAVELY (DDG 107) intervenuti su richiesta del comando della nave Maersk Hangzhou attaccata dalle motovedette yemenite, precisa la comunicazione [5].

La risposta dello Yemen: Stati Uniti, e alleati, affronteranno le conseguenze

Gli yemeniti, da parte loro, per bocca del generale di brigata Yahya Sare’e, hanno confermato di aver colpito « con missili navali di precisione la nave container Maersk Hangzhou, in rotta verso i porti della Palestina occupata » [6] ( notizia confermata dall’U.S. Central Command, [7] ) e « sottolineato che gli Stati Uniti dovranno affrontare le conseguenze » dell’attacco mortale alle motovedette yemenite [6].

Insomma il fuoco è acceso e un nuovo conflitto in Medio Oriente è prossimo all’esplosione.

Fortunatamente, l’Italia, per bocca del suo ministro della difesa Guido Crosetto, dopo poche ore dal suo stesso annuncio [8], anche rilevando che tale missione non era autorizzata dal Parlamento, ha ritirato la partecipazione alla missione “operazione Prosperity Guardian[9].

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Fonti e Note:

Credits: foto USS-Dwight-D.-Eisenhower By: Mass Communication Specialist 2nd Class Jorge LeBaron ( sito web U.S. Central Command ).

[1] Dipartimento di Stato USA, 30 dicembre 2023, “Readout of Secretary of Defense Lloyd J. Austin III’s Call With U.K. Secretary of State for Defence Grant Shapps”.

[2] Dipartimento di Stato USA, 30 dicembre 2023, “Readout of Secretary of Defense Lloyd J. Austin III’s Call With Netherlands Minister of Defence Kajsa Ollongren”.

[3] Twitter, profilo Osint Defender, 31 dicembre 2023.

[4] Twitter, profilo Mario Navfal, 31 dicembre 2023.

[5] Twitter, profilo US Central Command, 31 dicembre 2023.

[6] Almasirah, 31 dicembre 2023, “Sana’a Urges Yemenis to Prepare for All Scenarios After US Attack in Red Sea”.

[7] Twitter, profilo US Central Command, 31 dicembre 2023.

[8Ministero della Difesa, “Nave “Fasan” della Marina Militare nel Mar Rosso per la sicurezza delle rotte mercantili”.

[9] Ministero della Difesa, 19 dicembre 2023, “Difesa. Nave italiana nel Mar Rosso parte di un’ operazione già esistente”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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