21 settembre, giornata contro la discriminazione islamofoba

moschea

Oggi è la “Giornata europea contro l’islamofobia”, ovvero contro quel sentimento di forte avversione verso la cultura e la religione islamica.

In Italia, il 69% delle persone ha un pregiudizio negativo contro i musulmani secondo una ricerca di Pew Reserch Center (2016). Ciò pone l’Italia al secondo posto in Europa, secondi solo all’Ungheria, come islamofobi. Si tratta di un sentimento diffuso, anche se tra gli elettori di destra (79%) tale sentimenti è più marcato che tra quelli di centro-sinistra (50%).

« L’ideologia non è però l’unica linea di demarcazione negli atteggiamenti europei. Su molte questioni, anche l’istruzione e l’età contano, con gli anziani e le persone meno istruite che esprimono opinioni più negative sui rifugiati e le minoranze », aggiungono ancora i ricercatori di PEW.

L’Islam ha avuto un ruolo nella civiltà europea, non va discriminato

L’evento della “Giornata contro l’islamofobia” prende spunto dalla Raccomandazione n. 5 della Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza, datata 16 marzo 2000. Questa, dopo aver ricordato come « il giudaismo, il cristianesimo e l’islam si sono reciprocamente influenzati e hanno influenzato per secoli la civiltà europea », raccomanda di « accertarsi che le comunità musulmane non siano discriminate ».

In particolare, la Raccomandazione invita a « rivolgere un’attenzione particolare all’eliminazione degli ostacoli giuridici o amministrativi che frenano inutilmente la costruzione di luoghi di culto appropriati in numero sufficiente per la pratica della religione islamica, e per i suoi riti funebri ».

Dal punto di vista positivo, la Raccomandazione europea suggerisce « partendo dal presupposto che è più facile non avere paura di qualcosa che si conosce, si dovrebbero promuovere progetti scolastici che mirino alla comprensione di sistemi culturali diversi dal proprio ».

Naturalmente, invece, in Italia l’evento della “Giornata contro l’islamofobia” non è per nulla ricordato.

E il motivo c’è.

In Italia, si sa, « i migranti, per i quali l’essere musulmani è una circostanza aggravante, rappresentano il capro espiatorio perfetto per addossare la responsabilità di tutti i mali subiti dalla società dalla disoccupazione al presunto aumento della criminalità ».

Il rapporto : Il Giornale, Libero, la Lega e Fratelli d’Italia i dispensatori d’odio

Alfredo Alietti e Dario Padovan hanno firmato, per la Fondazione SETA, il rapporto 2018 su “Islamophobia in Italia”.

Nella ricerca spiegano che « si possono individuare due sentimenti anti-musulmani fortemente correlati:

  • il primo lo abbiamo chiamato “Islamofobia politica” definito dalle espressioni dei principali leader dei partiti e dei movimenti di destra e/o di estrema destra, fondate nei termini securitari, di criminalizzazione, di paura dell’Islam quale religione “terroristica” e di un attacco contro le moschee viste come una minaccia;
  • il secondo, denominato “Islamofobia culturale”, è relativo alle specifiche opinioni e cronache pubblicate principalmente dalla parte del sistema dei mass-media legata alla destra politica che rappresentano la comunità musulmana solo in relazione al fenomeno della migrazione e descrivono la cultura islamica come non integrabile e profondamente sessista ».

Dando nome alle cose, la ricercatrice Antonina Roberta Siino, nell’edizione 2019 del rapporto, precisa :

« In Italia […] ci sono diversi attori che giocano un ruolo fondamentale nella diffusione dei messaggi islamofobici. Tra questi spiccano pubblicazioni di destra come Libero e Il Giornale, sia su carta che online con pagine Facebook e account Twitter. […] A loro sono legati partiti e movimenti politici come Casa Pound, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Nuova ».

Non vi erano dubbi in proposito, basta leggere alcuni “articoli” de Il Giornale e di Libero (ci sarebbe da aggiungere La Verità a quest’elenco “dell’orrore”) per “scoprire” come istighino commenti negativi se non di vero e proprio odio presso i lettori.

Alcuni esempi di notizie gettate lì per scatenare commenti islamofobi

Alcuni esempi :

  • Festa del Sacrificio senza regole: allarme contagi tra gli islamici” (29 luglio 2020, Il Giornale). Tra i commenti : “Lo vogliono fare ma lasciatelo fare MA A CASA LORO……perchè vengono a casa mia a fare i loro porci comodi con una religione ambigua e piena di difetti ?”, “Incivili, come del resto i comunisti e sodali. Gente che vuol portarci indietro di 500 anni”.
  • Coronavirus, gli islamici in festa: “Una punizione contro la Cina” (2 febbraio 2020, Il Giornale). Tra i commenti : “Arguta e slendida la coniazione del CORANOVIRUS”, “Se non fosse per il petrolio, i mussulmani sarebbero ancora con i cammelli!”,
  • Londra, attacco ai passanti. È un islamico uscito di cella” (3 febbraio 2020, Il Giornale),
  • Monza, centro islamico degli orrori: schiaffi e minacce ai bambini” (20 gennaio 2020, Il Giornale). Tra i commenti : “L’islam E` IL CULTO CHE SCHIFA LE DONNE MA ACCONSENTE L’ACCOPPIAMENTO TRA UOMINI, CON ANIMALI E CON BAMBINI!! FUORI DALL’ITALIA QUESTA SETTA DI TAGLIAGOLE INCOMPATIBILE CON LA DEMOCRAZIA E I NOSTRI VALORI!!”,
  • Botte agli alunni del centro islamico: indagati due supplenti dell’imam” (4 febbraio 2020, Il Giornale). Tra i commenti : “le scuole islamiche sono legali in Italia? considerando le metodologie di apprendimento….”,
  • Immigrazione, l’islamico chiede l’elemosina davanti alla chiesa a Verona e invoca Allah” (31 agosto 2020, Libero ). Tra i commenti : “Impacchettatelo e speditelo nel Sahara”, “Agli idioti che gli fanno lofferta, va bene così. Quando saranno sgozzati, andranno in paradiso”,
  • Immigrazione, Fratelli d’Italia contro il governo: Migliaia di islamici in strada così, scandaloso” (31 luglio 2020, Libero). Tra i commenti : “Evviva, continuano ad appestarci ma va tutto bene…..forse è sempre colpa di Salvini?”,
  • Silvia Romano, i social arabi celebrano la conversione della cooperante italiana” (11 maggio 2020, Libero).

Risulta grave, a mio modo di vedere, che dei professionisti possano diffondere mistificanti idee islamofobiche.

L’Università di Trento, in proposito, ha preparato un progetto (Hatemeter) di misurazione dei “discorsi di odio” in Rete e un bel video:

L’Ordine dei giornalisti e la legge troppo morbidi coi dispensatori d’odio

Ricordo, in proposito, che all’articolo 9 del loro Codice deontologico sta scritto come « nell’esercitare il diritto-dovere di cronaca, il giornalista è tenuto a rispettare il diritto alla persona alla non discriminazione per razza, religione, opinioni politiche … ».

Le sanzioni inflitte ai giornalisti dall’Ordine professionale tuttavia spesso sfociano appena nella censura o nel avvertimento, molto di rado nella sospensione. Insomma, a certe firme, l’Ordine non fa neanche il solletico.

Sull’altro versante, quello politico, dovrebbe intervenire la Legge.

Tuttavia, anche qui, la legge 24 febbraio 2006, n. 85, all’articolo 7, ha notevolmente alleviato le pene per coloro che « pubblicamente offendono una confessione religiosa, mediante vilipendio di chi la professa », sostituendo alla reclusione una semplice sanzione amministrativa di un migliaio d’euro.

Insomma, le armi contro la islamofobia sono spuntate. L’unica su cui poter fare affidamento è quella della cultura. E per quella ci vuole tempo e pratica.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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