No green pass: in 30.000 per petizione a Mattarella

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In poche ore, sono già quasi giunte a 30.000 le firme sotto una petizione digitale contro il “green pass” della vergogna ed indirizzata al presidente della repubblica Sergio Mattarella.

La petizione, che è presente sulla piattaforma Avaaz, sostiene che « da oltre un anno e mezzo il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazioni dei diritti fondamentali dell’uomo ».

Segue il grido d’allarme: « se accettiamo che i principi fondamentali dello Stato di diritto possano essere sospesi oggi, in nome della gestione della pandemia, dobbiamo sapere che stiamo consegnando al futuro la possibilità di prendere direzioni diverse dalla democrazia in nome di qualsiasi altra minaccia che dovesse presentarsi, di origine umana o naturale ».

Il documento è promosso dall’operatore culturale Carlo Cuppini e dall’avvocato Olga Milanese.

Tra i primi firmatari troviamo i docenti universitari Giorgio Agamben, Ugo Bardi, Stefano Boni, Giovanna Campani, Umberto Desideri, Emilio Mordini, Sergio Porta, Augusto Sinagra (già magistrato), assieme a tanti avvocati, giornalisti, scrittori, medici e comuni cittadini.

Le ragioni del no al green pass della vergogna voluto da Mario Draghi

« Il green pass – scrivono costoro – colpisce una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita [non vaccinarsi, NdR], che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta ».

Nella petizione, si afferma che il “green pass” della vergogna viola:

  • l’articolo 1 della Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione,
  • gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana,
  • l’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE,
  • l’articolo 2 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
  • l’articolo 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
  • l’articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
  • e, infine, la Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa approvata il 27/01/2021 che, al punto 7.3, vieta ogni forma di discriminazione per chi scelga di non vaccinarsi.

Chi ha scritto e promulgato il Decreto Legge n. 105/21 ( oltre che il presidente del consiglio Mario Dragni anche lo stesso presidente Sergio Mattarella, NdR ) ha, d’altro canto, violato l’articolo 54 della Costituzione ( “violazione del dovere di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione e delle leggi” ).

I firmatari della petizione quindi concludono sostenendo che « le ragioni emergenziali non possono essere utilizzate come scudo per sospendere e annullare diritti considerati intangibili dai Padri Costituenti e dalla comunità internazionale ».

La petizione, pertanto, chiede che l’emergenza sanitaria sia affrontata « senza derogare di un passo dal percorso della civiltà del diritto ».

Firma la nostra Petizione!

Anche questo blog, propone una petizione, in questo caso da indirizzare ai presidenti di tutti i Gruppi Parlamentari della Camera che discuterà il Decreto Legge n. 105 ( quello sul “green pass” della vergogna ) dal 6 al 10 settembre prossimi.

[emailpetition id=”2″]

Fonti e Note:

[1] Avaaz, 12 agosto 2021, “Green Pass: le ragioni de no”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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Una risposta

  1. Ermelinda Spina ha detto:

    Se il Presidente della Repubblica svolgesse veramente il suo compito, non sarebbe necessaria questa petizione…..

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