Anche la Chiesa contro il vaccino agli adolescenti

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Anche il quotidiano cattolico Avvenire [1] si schiera contro il vaccino agli adolescenti. Lo fa con un articolo tecnico firmato dagli esperti Sara Gandini e Daniele Novara, la prima epidemiologa e biostatistica, il secondo pedagogista.

« Il vaccino funziona! », premettono per non passare per no-vax!

« Gli studi post-marketing hanno mostrato una grande efficacia nel ridurre il carico ospedaliero e nel ridurre, anche se in modo meno rilevante, i contagi », spiegano.

Poi però Gandini e Novara bocciano il “vaccino per tutti”, il vaccino agli adolescenti: « è importante vaccinare chi è maggiormente a rischio per età o patologie concomitanti ».

Tra queste categorie non rientrano, per gli esperti di Avvenire, i nostri ragazzi.

Una posizione condivisa anche da altri esperti del settore pediatrico quale il dott. Nibali (Uppa).

Vaccino agli adolescenti: non c’è pericolo Covid per gli under 19

E’ accertata « la non pericolosità della malattia Covid correlata nella fascia di età tra gli 0 e 19 anni (mortalità dello 0,0003%) a cui si accompagna una prevalenza molto bassa di infezioni nella scuola (mediamente inferiore allo 1% di positivi nella popolazione scolastica) e una altrettanto rara trasmissione dell’infezione da minori ad adulti » [2].

Quindi, « non c’è evidenza che questo giustifichi la vaccinazione di minori sani e non a rischio », dichiarano mostrando un recentissimo studio scientifico [3].

Vaccino agli adolescenti: i giovani rischiano miocardite e pericardite

Anzi, al contrario, sono molti i dubbi e i rischi.

Prima di tutto perché « l’approvazione per uso emergenziale da parte della statunitense FDA per Pfizer è basata su [solo un campione di] circa 1.000 giovani e quindi le informazioni di sicurezza che se ne possono dedurre non possono escludere eventi avversi rari ».

E poi perché già « ci sono state segnalazioni di rare forme di miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) e pericardite (infiammazione della membrana intorno al cuore) in seguito all’uso dei vaccini Pfizer e Moderna ».

« Proprio per questi motivi – scrivono i dottori Gandini e Novara su Avvenire – il Comitato congiunto per le vaccinazioni e le immunizzazioni (Jcvi) in Inghilterra e il Robert Koch Institut in Germania dichiarano che, date le evidenze scientifiche attuali, non si può consigliare una vaccinazione di massa nei giovani perché non si può garantire che nei bambini e negli adolescenti i benefici della vaccinazione Covid-19 superino i potenziali rischi ».

Gli autori concludono bocciando ogni obbligo di Green Pass o ogni tentativo di restaurare la didattica a distanza a scuola: « non sono più accettabili ricatti rispetto alla scuola. L’istruzione in presenza deve essere considerata un bene di prima necessità [almeno quanto le tabaccherie, NdR]. Perché se c’è una cosa che è apparsa evidente in tutto il mondo è l’inadeguatezza delle lezioni online, da tutti i punti di vista, educativi e di salute ».

Fonti e Note:

[1] Avvenire, 30 luglio 2021, “Scuola e Covid. Vaccini ai minori? Niente aut aut e più solidarietà”.

[2] The Lancet, 26 marzo 2021, “A cross-sectional and prospective cohort study of the role of schools in the SARS-CoV-2 second wave in Italy”.

[3] Jama Network Open, 10 giugno 2021, “Incidence of Multisystem Inflammatory Syndrome in Children Among US Persons Infected With SARS-CoV-2”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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