Covid, Nibali (Uppa): Meglio non vaccinare sotto i 20 anni

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« Con la vaccinazione, bambini e adolescenti sarebbero esposti a rischi di reazioni ed eventi avversi frequenti e anche severi ».

Lo dichiara, intervistato dall’agenzia di stampa Pressenza [1], il dottor Sergio Conti Nibali, direttore di Uppa Magazine, l’unica rivista per genitori italiana che vive di abbonamenti, segno riconosciuto da tutti di indipendenza e serietà.

L’argomento è d’attualità poiché è stato già autorizzato, ed in qualche caso iniettato, il vaccino Pfizer/BioNTech nei bambini di età compresa tra 12 e 15 anni, mentre sono in corso studi in cui si vaccinano bambini sin dai 6 mesi d’età.

Nibali: Già dimenticati i 1.300 casi di narcolessia negli adolescenti?

Se già sono documentati negli adolescenti vaccinati un 1-2% di effetti collaterali gravi, « è plausibile che eventi avversi a medio e lungo termine ancora non siano emersi, come è stato per i 1.300 casi di narcolessia in bambini e adolescenti in Europa causati dal vaccino contro l’influenza suina Pandemrix » [2].

D’altro canto, spiega il dottor Sergio Conti Nibali, « i vaccini attualmente in uso contro la malattia da SARS-CoV-2 riducono ma non interrompono la trasmissione del virus ad altri, sono meno efficaci su alcune varianti già emerse e non è nota l’entità né la durata della protezione ».

Per il direttore di Uppa, quindi, « fatta questa premessa sarebbe a mio parere opportuno vaccinare tutti i soggetti fragili e tutta quella parte di popolazione più a rischio di malattia grave (over 60) che, come detto, è ancora largamente non vaccinata ».

Nibali: vaccino a adolescenti forse inutile per immunità di gregge

« La suscettibilità all’infezione nei ragazzi sotto i 20 anni – d’altro canto – è circa la metà rispetto a chi ha più di 20 anni. I bambini non sono determinanti nella diffusione del virus. Non è affatto scontato che vaccinandoli migliori l’immunità di gregge [3]. Vaccini che contrastano l’infezione meno della gravità della malattia possono favorire varianti più virulente [4]: meglio non usarli con chi non ha chiari guadagni diretti vaccinandosi », aggiunge il dottor Sergio Conti Nibali.

Che, correttamente, conclude: « bisogna considerare l’evolversi della situazione epidemiologica: se ad esempio emergessero varianti che procurano una malattia grave nei bambini, allora la vaccinazione diventerebbe una priorità anche per loro ».

Fonti e Note:

[1] Pressenza, 14 luglio 2021, “Sergio Conti Nibali: al momento la vaccinazione dei bambini contro la malattia da SARS-CoV-2 non rappresenta una priorità”.

[2] The BMJ, 28 settembre 2018, “Pandemrix vaccine: why was the public not told of early warning signs?”.

[3] The Lancet, 19 aprile 2021, “COVID-19 herd immunity by immunisation: are children in the herd?”.

[4] Plo Biology, 27 luglio 2015, “Imperfect Vaccination Can Enhance the Transmission of Highly Virulent Pathogens”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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