Assange: PCI contesta mancata assegnazione “Premio Sakharov”

Con una dura nota [1] di Emiliano Alessandroni, componente il Comitato Centrale, il Partito Comunista Italiano – unica forza politica di sinistra in proposito in Italia – prende posizione sulla mancata assegnazione a Julian Assange del “Premio Sakharov 2022 per la libertà di pensiero”.

« In finale erano presenti fra gli altri Julian Assange e il presidente dell’Ucraina Zelensky [rectius: “Il Popolo dell’Ucraina”, NdR]. E il Parlamento (europeo de jure, ma euroamericano de facto) a chi avrà assegnato il premio? », si domanda sarcasticamente Alessandroni.

Di fatto ad « un politico che ha ordinato i bombardamenti sul Donbass », si risponde il dirigente comunista italiano.

« A chi – ha continuato Alessandroni – l’ha vietato alla popolazione russofona di parlare la lingua russa in gran parte del proprio paese. A chi ha accusato di complicità con il terrorismo un’organizzazione come Amnesty International perché si è azzardata a documentare l’utilizzo di civili come scudi umani da parte dell’esercito di Kiev. A chi ha messo al bando il Partito Comunista Ucraino (attestatosi nelle elezioni del 2012 intorno al 14%) e tutti i partiti di sinistra, tollerando soltanto i partiti di centrodestra, destra o estrema destra, un politico che ha insignito con il titolo di “eroe nazionale” il capo di un’organizzazione militare di orientamento neonazista ».

Non certo a Julian Assange, cioè « a un giornalista che ha rivelato all’umanità i crimini di guerra dello Stato più potente del mondo e che per questo è stato arrestato e sta morendo lentamente in prigione ».

Il componente del Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano, conclude con una battuta su « la nota “libertà di pensiero” preservata dal Parlamento europeo: liberi di pensarla in un solo modo, quello più conforme agli interessi dello Stato più potente del mondo ».

Fonti e Note:

[1] PCI, 28 ottobre 2022, “La libertà di pensiero”.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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