Caso Cospito e 41 bis: le posizioni a Sinistra

cospito_art41bis

Ma la Sinistra è contro l’ergastolo e la tortura del 41 bis?

Direi che anche in questo caso esistono due Sinistre,

  • l’una – quella stalinista – giustizialista,
  • l’altra rivoluzionaria trotskista contro il carcere quale strumento di repressione dello stato.

Contro il 41 bis solo la Sinistra rivoluzionaria

Solo il Partito Comunista dei Lavoratori e Sinistra Classe e Rivoluzione si schierano coerentemente contro il 41bis.

Il PCL non ha dubbi: « il 41 bis, un trattamento inumano, progressivamente inasprito negli anni, che trasforma la galera in tortura: uno stato di isolamento fisico e mentale da ogni forma di relazione, fosse quella di un congiunto, di un libro, di una fotografia appesa al muro, di un pezzo di carta e di una penna. Una pena di morte celebrale persino più crudele di quella fisica » [1].

Secondo Sinistra Classe e Rivoluzione, il 41 bis è « un modello punitivo che ricorda più il carcere ottocentesco, fatto di violenze e umiliazioni » [2]. I trotskisti di Rivoluzione sostengono « l’abolizione del “41-bis”, disposizione sicuramente popolare per quanto riguarda i mafiosi, che non è affatto servita a sconfiggere la criminalità organizzata. Il caso Cospito dimostra come può essere utilizzata a fini politici, contro ogni dissenso: oggi è rivolta contro gli anarchici, domani contro le lotte operaie » [2].

Solo la posizione di Sinistra Libertaria è più netta: « Abolire il carcere, inutile per il detenuto e la società », affermazioni basate tanto su dati inoppugnabili, quanto su analisi di esperti studiosi [3].

Il girone degli ignavi: con Cospito ma ambigui sul 41 bis

Luigi De Magistris, l’autoproclamato Capo della sinistra, noto giustizialista, non fa passi indietro.

Dalla pagina Facebook di Unione Popolare si limita a sentenziare: « Il condannato Alfredo Cospito (…) non è una vittima. [Tuttavia] l’applicazione del 41 bis nei suoi confronti appare sproporzionata ed eccessiva » [4].

La posizione dei due suoi soci, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo, è quantomeno ambigua.

Intanto è documentato come esse non han posto, nel 2022, il tema dell’abolizione dell’ergastolo e del 41 bis nel loro programma elettorale come invece fecero nel 2018.

Rifondazione, per bocca di Maurizio Acerbo [5] “spacca il capello in quattro” e contesta « l’assurdità di un trattamento pensato per evitare che i vertici mafiosi dirigano moltitudini di malviventi applicato a comparse del sistema criminale o a persone come Alfredo Cospito ».

Insomma … per i mafiosi forse il 41 bis e l’ergastolo ostativo si potrebbero anche lasciare …

Potere al Popolo, da parte sua, fa sapere che « si mobiliterà per portare fuori dalle carceri la protesta contro il 41 bis, la gestione carceraria, e la nostra solidarietà ad Alfredo Cospito » [6].

Anche la FGC prende le difese dell’anarchico in sciopero della fame (“Fuori Alfredo Cospito dal 41bis!”, conclude il suo comunicato) ma non si schiera contro le norme del 41bis e dell’ergastolo ostativo.

L’organizzazione della Gioventù Comunista fa solo dei distinguo quando contesta « l’arbitrio con cui viene estesa l’applicazione del 41bis a casi politici per scopi repressivi » [7] o quando sostiene come « in Italia, come in tutti gli Stati capitalisti, esistono due giustizie », quella per i padroni e quella per gli altri.

Il PCI di Alboresi ovvero l’Umanità che c’era nel 2018 e ora non c’è più

Da parte del PCI di Mauro Alberesi non si riceve alcuna risposta cercando la voce “Cospito” sul motore di ricerca del loro sito web.

Evidentemente la loro posizione è cambiata rispetto al 2018 quando Cristina Cirillo, del Comitato Centrale PCI, spiegava che il partito si schierava:

  • contro 41 bis perché « contrario al criterio di “umanità”, previsto dalla Costituzione »,
  • e contro l’ergastolo ostativo poiché esso rappresentava « la condanna ad una lenta morte, contraria al dettato Costituzionale » [8].

L’umanità di Alboresi è … scomparsa!

Si commenta da se la posizione dei CARC [9] che si limitano a contestare come « pensato per i boss mafiosi, è stato esteso ai rivoluzionari prigionieri ( si trovano in 41 bis, da oltre 17 anni, i militanti delle Br-Pcc Nadia Lioce, Marco Mezzasalma e Roberto Morandi) ».

Fronte Popolare, Fronte Comunista, PMLI, il Partito Comunista di Marco Rizzo, Sinistra Anticapitalista, PdAC e Democrazia Atea sono … non pervenuti sull’argomento.

Fonti e Note:

[1] Partito Comunista dei Lavoratori, 31 gennaio 2023, “Libertà per Alfredo Cospito! Via il 41 bis!”.

[2] SCR, Rivoluzione, 26 gennaio 2023, Jacopo Renda, “Solidarietà con Alfredo Cospito”.

[3] Sinistra Libertaria, 11 dicembre 2022, “Abolire il carcere, inutile per il detenuto e la società”.

[4] Facebook, 31 dicembre 2022, profilo Unione Popolare.

[5] Rifondazione, 13 gennaio 2023, “Rifondazione: Cospito, cosa aspetta Nordio a intervenire?”.

[6] Potere al Popolo, 4 gennaio 2023, “Conferenza stampa al carcere di Parma: contro il 41bis e per Alfredo Cospito”.

[7] FGC, 28 gennaio 2023, “Sulla detenzione di Alfredo Cospito al regime 41bis [Dichiarazione della segreteria nazionale del FGC]”.

[8] PCI, 19 febbraio 2018, “Discutiamo del Programma di Potere al Popolo: i problemi della Giustizia”.

[9] Carc, 29 gennaio 2023, Teresa Noce, “Solidarietà ad Alfredo Cospito, Cresce il fronte del no al 41 bis”.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

Potrebbero interessarti anche...

4 risposte

  1. Giuseppe Guerrera ha detto:

    GIUSTIZIA E NON GIUSTIZIALISMO
    Il più moderno e avanzato sistema giudiziario del mondo è quello norvegese che non prevede nè l’ergastolo nè il 41 bis. Auspicare di avvicinarci ad un sistema giudiziario più avanzato credo che debba essere il prerequisito di una politica progressista.
    Le preoccupazioni di chi pensa che la pena sia un deterrente per il crimine e che la maggiore durezza della pena consente alla società di essere più protetta dal crimine, dovrebbe rileggere Cesare Beccaria. I Paesi con le pene più restrittive e con la legittimazione della pena di morte e della tortura, sono i Paesi nei quali il tasso di criminalità è più alto e più esteso. Il 41 bis, nato sull’onda emotiva delle stragi del 1992, con il tempo si è trasformato in un grimaldello affaristico per concentrare l’attenzione della popolazione su singoli capi mafiosi, distogliendola da quelli che invece facevano affari con il colletto bianco collusi con la politica. La pena, se è vessazione, risponde al giustizialismo, non alla giustizia. Democrazia Atea è per la giustizia, non per il giustizialismo.
    7/1/2018

  2. Carla Corsetti ha detto:

    Democrazia Atea nel suo programma politico all’obiettivo n.64 si afferma, tra le altre cose, che il nostro partito ha sempre espresso la propria posizione sulla politica carceraria contro i trattamenti disumani e degradanti. Ci siamo occupati spesso del 41 bis, e non perchè sollecitati dall’informazione di regime. Una breve ricerca su facebook avrebbe visto che i nostri articoli contro il 41 bis sono stati ripubblicati ciclicamente perchè la nostra posizione contraria è rimasta immutata. Il primo articolo contro il 41 bis lo abbiamo pubblicato il 21.11.2013 https://www.facebook.com/Democrazia.Atea/photos/a.209723075709547/770978269584022; un altro il 9.7.2014 https://www.facebook.com/Democrazia.Atea/photos/a.209723075709547/911520532196461; un altro il 12.6.2015 https://www.facebook.com/Democrazia.Atea/photos/a.209723075709547/1123124167702762; un altro il 18.5.2016 https://www.facebook.com/Democrazia.Atea/photos/a.209723075709547/1345435182138325; un altro il 5.2.2018 https://www.facebook.com/Democrazia.Atea/posts/pfbid027E2uQksyP3tzkVYVvVe8RAJnJfd7dugzh1oN25YzoEuyLU1sip992VHtQSsjsKmNl; un altro il 6.2.2018 https://www.facebook.com/Democrazia.Atea/posts/pfbid0onJyg1Nj8Hgf7teenqSK2XAcDLLQ3rEFmq532mdZFiepSgreQTbGE4myHuC9NBCyl; e più recentemente il 17.1.2023 .https://www.facebook.com/Democrazia.Atea/posts/pfbid0Z1mxLUzKvWxGsNPqxxxWiSKAEoffJkQbHXTX1e3GmWjZFBRNxisC9bW4V78B9pgzl.
    Generalmente non assumiamo posizioni politiche sollecitati dalle contingenze, ma le contingenze possono sollecitare la ripubblicazione di nostre posizioni coerentemente immutate.
    Abbiamo dimostrato coerenza nel corso degli anni, e non fa onore alla vostra capacità di approfondimento, sostenere che non abbiamo assunto posizioni sui trattamenti carcerari disumani e degradanti.
    Auspichiamo in una vostra rettifica.
    Carla Corsetti
    Segretaria nazionale di Democrazia Atea

  3. Redazione ha detto:

    Ringraziamo per le precisazioni; precisiamo a nostra volta che non avevamo cercato sulla vostra pagina Facebook ma esclusivamente sul vostro sito web che, evidentemente, è meno aggiornato e curato rispetto al social.
    Apprezziamo la vostra posizione, quindi.

  4. Mario Gangarossa ha detto:

    Chi NON combatte il 41 bis, l’ergastolo ostativo, le carceri speciali, NON ha nulla a che vedere con la cultura e la prassi di sinistra. Sia pure di una sinistra appena moderata. È un reazionario a sua insaputa. E a insaputa di chi gli dà credibilità. È la foglia di fico “democratica” sulle vergogne della repressione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *