Elezioni USA: ci sarà un risveglio di QAnon ?

Con l’inizio, attraverso le “primarie”, della lunga campagna per le elezioni presidenziali statunitensi riemerge il tema QAnon. In particolare ci si domanda: si risveglieranno i complottisti di QAnon per sostenere Donald Trump?

A crederlo è Gelena Katkova che su “The Global Pitch” pubblica [1] un lungo e documentato articolo, riprendendo quanto scritto da altri in precedenza, ripercorre la storia del movimento nato nel 2017 negli USA, sul sito anonimo 4chan.org ( e poi su 8kun.top ), per poi diffondersi anche in Europa.

Una sorta di « nuovo movimento religioso » sostiene la giornalista.

Gelena Katkova, dal resoconto, mostra di non possedere alcuna “simpatia” per il movimento. Del resto è l’idea comune: sono solo dei « ‘disturbati’ (perlopiù innocui) » che « diffondono farneticazioni complottiste » e « panzane assortite », scrive di loro su “Il Fatto Quotidiano” Fabio Scacciavillani[2].

La Katkova invece più dettagliatamente spiega come «le teorie cospirative di QAnon sostengono che il mondo è gestito da una cabala di pedofili adoratori di Satana. I seguaci di QAnon credono che questa cabala includa i più importanti democratici come il presidente Joseph R. Biden Jr., Hillary Clinton, Barack Obama e George Soros … ed anche figure religiose come Papa Francesco ».

Donald Trump, in questa storia, c’entrerebbe in quanto « reclutato da alti generali militari al fine di smantellare questa cospirazione criminale e consegnare i suoi membri alla giustizia ».

QAnon e la denuncia del “Deep State”

Fuori dal grottesco, i seguaci di Q, l’anonimo leader del movimento che “parlava” ( è scomparso dopo le elezioni del 2021 ) tramite misteriosi messaggi su 4chan.org e 8kun.top, credono soprattutto nell’esistenza di un “Deep State”, di uno “stato profondo”.

Chi è oggi che non creda nell’esistenza di quelli che Wikipedia stessa descrive come « poteri economici o militari o strategici che condizionano l’agenda degli obiettivi pubblici, di nascosto e a prescindere dalle strategie politiche degli Stati del mondo, lontano dagli occhi dell’opinione pubblica » [3]?

Insomma esistono o no le lobby, le mafie, le massonerie eversive?

QAnon: teorie e lo scontro coi social network

Gelena Katkova, non curante di rispondere a questo quesito, continua e assimila le centinaia di migliaia dei seguaci di Q ai sostenitori di « false teorie » (?)

« Ma non parliamo di matti scatenati, quanto di un gruppo che persegue coscientemente obiettivi di destabilizzazione politica e sociale », sostiene l’articolo della Katkova.

Che tali « false teorie » (?) non siano gradite al potere è accertato, ricorda la Katkova, dalla rimozione degli account riferibili a gruppi QAnon imposta dalle piattaforme social quali Facebook, Twitter, Youtube, TikTok e Reddit.

«Sette come QAnon offrono semplicità (folle) come antidoto alla complessità della verità », conclude l’articolo la giornalista, esprimendo pure il timore che « possano vincere ».

Sinceramente noi speriamo di no, trattandosi di sostenitori delle politiche della destra conservatrice più estremista.

Unisciti alla conversazione …

Hai idee o esperienze da condividere su questo argomento? Il tuo punto di vista è unico e importante. Condividilo nell’area commenti più giù e aiutaci a vedere le cose da una nuova angolazione.

Fonti e Note:

Credits: Foto di Ehimetalor Akhere Unuabona su Unsplah.

[1] The Global Pitch, 21 dicembre 2023, Gelena Katkova, “QAnon: aspettando il risveglio”.

[2] Il Fatto Quotidiano, 10 novembre 2020, “QAnon, le farneticazioni complottiste tornano alla ribalta. E nessuno è immune”.

[3] Wikipedia,Stato profondo”.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *