Europee: Unione Popolare evapora e Acerbo va con Santoro

Maurizio Acerbo - Rifondazione Comunista - FB

Rifondazione Comunista si spacca ma alla fine approva sia pure con una maggioranza risicata la « adesione e partecipazione del partito e di Unione Popolare alla “lista per la pace Pace, Terra, dignità” proposta dall’appello La Valle – Santoro » [1] e « impegna il segretario [ Maurizio Acerbo, nella foto, NdR ] a lavorare, con il portavoce di Unione Popolare [Luigi De Magistris, NdR ], a portare avanti il confronto per la definizione della “lista di scopo” unitaria per la pace »: 84 i voti favorevoli, 73 i contrari, 3 gli astenuti, e 4, infine, che hanno chiesto di non partecipare al voto.

Rifondazione, a maggioranza, si piega a Santoro

L’obiettivo è almeno di una poltrona personale in Europa per Acerbo e De Magistris perché è « fondamentale – si legge nel documento approvato – cercare di determinare nel gruppo della Sinistra una rappresentanza dall’Italia caratterizzata dall’impegno per la pace in un Parlamento Europeo ».

Sembra leggere Marco Rizzo, che ha sostenuto qualcosa di simile per sostenere il “progetto” di Democrazia Sovrana e Popolare, quando scorrendo sempre il documento di Rifondazione, si legge come « una campagna elettorale unitaria per la pace non contrasta con la costruzione di Unione Popolare o con il rafforzamento del PRC, anzi rappresenta un’occasione di allargamento delle relazioni e dei rapporti di massa ».

Luigi De Magistris, scrivendo su Il Manifesto, aveva anticipato il proprio sostegno al “progetto” ( alias disperato tentativo di ottenere l’agognata poltrona per sé, una qualqunque essa sia ): bastano, per la lista della “pace”, « pochi punti netti e forti » [2], perché serve solo « una lista in cui prevalgano le ragioni dell’unità pur nelle differenze ma con l’obiettivo vero di attuare la Costituzione antifascista ».

Dentro Rifondazione, come appare chiaro dalla spaccatura sul voto del documento di maggioranza, non c’è però accordo.

Nella proposta “Santoro”, ha contestato la minoranza di Rifondazione, Paolo Ferrero, Nicola Candido & co., « non è presente una proposta programmatica che intrecci il tema della pace con le questioni economiche, sociali, ambientali, di genere; questo deficit programmatico si accompagna ad una opacità per quanto riguarda il profilo complessivo della lista, la sua gestione, i criteri di formazione delle liste » [3].

Potere al Popolo: No, Ni, “Sì ma però” a stare con Santoro

« Le risposte finora ricevute dalla lista di Michele Santoro sono state inesistenti, evasive e largamente insufficienti. Proponiamo che UP consideri concluso il confronto con Santoro e che si avvii il percorso di presentazione alle europee della lista di Unione Popolare, verificando rapidamente le possibili convergenze con altre forze », aveva scritto invece Potere al Popolo [4] aggiungendo che la « condizione di paralisi e chiusura in un ristretto confronto interno, ha molto indebolito Unione Popolare » ( insomma i “comunisti” di Unione Popolare decidono in un tavolo ristretto di 3-4 persone senza sentire la “base” ).

Posizione d’incertezza confermata nel nuovo Coordinamento Nazionale di Potere al Popolo della scorsa settimana: « la proposta rappresentata da Santoro non è condivisibile per rilevanti questioni di merito: in particolare ha ritenuto irricevibile la posizione espressa su ciò che accade a Gaza (a partire dalla mancata caratterizzazione come genocidio e dal mancato riconoscimento del diritto alla resistenza del popolo palestinese); l’assenza di una messa in discussione della NATO per il suo superamento; il posizionamento politico rispetto al quadro del centrosinistra » [5].

Quindi, « PaP ha dunque dato mandato ai propri rappresentanti presso gli organismi di UP di insistere perché si continui il percorso e si formi una lista di UP » ( richiesta bocciata da De Magistris e, tre giorni dopo dal CPN di Rifondazione che ha invece scelto Santoro ).

Ma il “No” a Santoro può diventare un “Ni” o un “Si, però”: infatti « il Coordinamento Nazionale si aggiorna per discutere come PaP si caratterizzerà nella fase verso le elezioni Europe [qualora Acerbo e De Magistris avesse proseguito, come è successo, per la propria strada, NdR ] » poiché « per questa consultazione non intendiamo infatti stare fermi, ma in ogni caso provare a star dentro questa campagna elettorale, sollevando temi e proposte » [5].

Indecenti, se vanno con Santoro dopo quel che han scritto !

Stasera intanto anche la Direzione Nazionale del PCI dovrebbe decidere la propria posizione rispetto alle elezioni europee.

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Fonti e Note:

[1] Rifondazione Comunista, 12 febbraio 2024, “Documento approvato dal CPN del PRC – S.E. che si è tenuto dal 9 all’11 febbraio”.

[2] Unione Popolare, 31 gennaio 2024, “Una lista per la pace con idee e candidati che siano credibili”.

Ed anche: « Fuori l’Italia dalla guerra, stop all’invio di armi in Ucraina e in Israele, condanna dei crimini di guerra e del genocidio da parte dello Stato d’Israele contro il popolo palestinese, cessate il fuoco in Ucraina e Palestina, autodeterminazione del popolo palestinese a cui va garantito subito la nascita di uno Stato autonomo e indipendente. Porre fine al riarmo e firmare i trattati per la messa al bando delle armi nucleari. Impegnarsi per il progressivo superamento della Nato e interrompere la subalternità economica e militare europea agli Stati uniti che è cosa differente dall’amicizia ed alleanza tra i popoli ». P.S. Su molti di questi punti Santoro non è daccordo.

[3] Rifondazionee Comunista, 10-11 febbraio 2024, “Documento respinto – Lottare contro la guerra per costruire l’alternativa di pace e di giustizia sociale”.

[4] Potere al Popolo, 21 gennaio 2024, “Europee e Unione Popolare: che fare?”.

[5] Potere al Popolo, 9 febbraio 2024, “Il Nuovo Deve Nascere! Report Del Coordinamento Nazionale Di Potere Al Popolo”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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