Catastrofe Palestina: a destra un revival di “Good bye Lenin”

I Comunisti esistono. Lo giura Edmondo Cirielli. Il finora anonimo Cirielli si è ritagliato finalmente il suo spazio sui media per alcune alquanto “strambe” dichiarazioni apparse su Open, il giornale di Enrico Mentana, noto soggetto che ha da tempo sposato la causa filo-governativa.

I dettagli di chi è Cirielli lo dirò alla fine, per ora basta sapere che è un vice-ministro degli esteri del governo Meloni; ora è bene invece leggere quel che dichiara pubblicamente e che gli viene pubblicato serenamente senza commenti di censura.

Cirielli quindi, dicevo, stavolta, prende coraggio e sputa le sue convinzioni sull’attualità politica, il criminale attacco dell’esercito di Israele [ lo dice Amnesty, NdR] contro la popolazione palestinese di Gaza.

Edomondo Cirielli, in stile vecchio Berlusconi, vede ovunque Sovietici

Cirielli nell’intervista spiega che quelli della « sinistra sono accecati » poiché sarebbero convinti che « i buoni sarebbero soltanto i palestinesi mentre gli israeliani vengono inquadrati come meri occupanti ».

Dimentico delle Risoluzioni dell’ONU che confermerebbero quella che per lui è convintamente un’assurdità, Cirielli spiega così le ragioni dell’errore della sinistra: « la colpa è di una certa cultura […] fomentata dai partiti europei di radice comunista al soldo dell’Urss ». Chiaramente, per il “buon” Cirielli, si tratta di « una vulgata utile e strumentale agli scopi sovietici ».

Quindi per il tipo non solo esistono i comunisti ma pure ancora i sovietici. Viene da pensare che quest’uomo sia appena uscito dal coma proprio come l’operaia del film “Good Bye, Lenin!”.

Ma “l’intervista” ci regala altre interessanti scoperte del Cirielli-pensiero.

La soluzione della guerra di Israele? Palestinesi nei campi profughi

Ammette il nostro che « giustamente Israele ha l’obiettivo di sconfiggere Hamas e prendere momentaneamente il controllo di Gaza. […] Gli israeliani sanno bene che ciò comporterà numerose vittime sia tra i loro soldati che tra i civili in ostaggio. Allo stesso modo, sanno benissimo che è inevitabile avere perdite tra i civili palestinesi, anche perché Hamas è solita utilizzarli come scudi umani. Però intendiamoci, Israele è in guerra ».

E lo dice, sia chiaro, da uomo che si occupa di un incarico pubblico, di “esteri” cioè di “diplomazia”, non da mero cittadino che espone la sua opinione – legittima ma inaccettabile e inescusabile – al bar tra amici.

Da dottore in giurisprudenza qual pure è poi ci regala la sua lezione di “diritto internazionale”: « il diritto internazionale e il diritto bellico non punisce tout court l’uccisione di vittime civili, ma punisce e vieta l’uccisione deliberata di civili. Faccio un esempio: se sto assediando una città dove sono asserragliati terroristi o militari e muoiono anche delle persone, non sto violando il diritto internazionale ».

Frasi disgustose comunque davanti l’omicidio, perché di questo si tratta, di civili, molti bambini o adolescenti, tramite vigliacchi bombardamenti dall’alto.

In merito alla guerra tra Nato e Russia, per il tramite dell’Ucraina, in ogni caso, ci avevano spiegato diversamente davanti ai civili ucraini morti sotto i colpi russi.

Alla crisi umanitaria, e perché no politica, Cirielli ha però una soluzione: i civili palestinesi abbandonino le loro case, e la loro terra, e si trasferiscano nel deserto del Sinai.

Lì, « al confine, in Egitto » si potrebbe « creare un campo profughi », immenso, tale da contenere 2 milioni di persone, dove recludere (per sempre?) « i civili palestinesi »: lì « anche per l’Italia sarebbe più facile aiutare. Io sarei il primo, in quanto viceministro, a sostenere forme di aiuti cospicui per i profughi palestinesi ». Che buonista!

Penso che tanto basti.

Chi è Edmondo Cirielli? Uno che tiene alle sue “radici” nel MSI

Ma chi è questo Cirielli [nella foto sopra] intervistato dal giornale online di Mentana, insomma?

Generale dell’Arma dei Carabinieri in pre-pensione (“ausiliaria”), il cinquantanovenne campano Edmondo Cirielli, è seduto su una ricca e comoda poltrona del Parlamento da un ventennio, dal 2001, e nello specifico, oltre che vice-ministro, è deputato di Fratelli d’Italia. Sul sito web del Ministero degli Esteri [1] tiene a sottolineare che già nel 1994, seppur non eletto, fu comunque « candidato alla Camera dei Deputati con il MSI-AN ».

Anche oggi, si sente rappresentante di quella « storia e cultura politica » che Fratelli d’Italia ha « preservato », come sostenne nel 2017 al congresso del Partito, assieme alla necessità, oltre che di « intravedere il futuro », anche di « mantenere salde le nostre radici, sapere da dove veniamo ».

Ho detto tutto.

Fonti e Note:

[1] Ministero degli Esteri,On. Edmondo Cirielli”.

[2] Open, 14 ottobre 2023, Israele, il viceministro degli Esteri Cirielli: «Distruggere Hamas e poi ricostruire Gaza». I palestinesi in fuga? «Più facile aiutarli nei campi profughi» – L’intervista”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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