• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Privacy
  • Cookie

Fronte Ampio

Informazione Libera & Plurale

  • Inizio
  • Chi Siamo
  • Manifesto
  • Informati!
  • Partecipa!
  • Registrati!
  • Forum
  • Contatti
Ti trovi qui: Home / ESTERI / Forum Madrid: l’indifferenza e i pregiudizi soci della violenza

Forum Madrid: l’indifferenza e i pregiudizi soci della violenza

7 Novembre 2018 by Natale Salvo Lascia un commento

Seminario-Mondo-senza-Guerra

É entrato nel vivo, oggi, il Forum sulle violenze urbane in corso a Madrid; tanto che è risultato impossibile seguire i lavori dei vari seminari cui hanno partecipato centinaia di donne e uomini provenienti soprattutto dalla Spagna ma anche dal Sudamerica e da altri paesi del mondo.

Innovativa ci é apparsa la presentazione di Luís Bodoque Gómez per “Un mondo senza guerre” che, col supporto di esempi ed esperimenti, ha chiaramente esposto come sia la «competizione» alla base dei conflitti, assieme alla non conoscenza dell’altro, agli stereotipi («la gente dice … »), alle diverse prospettive di osservazione dei fatti. Ha, infine, sostenuto come «non necessariamente una opinione differente debba creare un conflitto».

Anche la discriminazione anti islamica é violenza

Seminario-IslamofobiaInteressante, poi, la scoperta del lavoro del “Osservatorio Islamofobia”. Un consistente studio svolto nel 2017 analizzando oltre 1.600 articoli pubblicati su sei periodici nazionali spagnoli, ha dimostrato che il 90% delle notizie pubblicate sull’Islam o sui musulmani mostravano «aspetti negativi», che il 72% degli articoli di opinione presentavano chiaramente aspetti islamofobi. In testa per islamofobia il quotidiano “La Razon” mentre “El Diario” é risultato il periodico più corretto.

Notizie di «inaugurazioni di musei, della realizzazione di cattedrali» vengono nascoste a favore di notizie di violenza, hanno specificato i relatori. Alle notizie di manifestazioni di donne e uomini musulmani contro il terrorismo non viene dato spazio, hanno aggiunto.

I titoli sono spesso sensazionalistici, scritti in presenza di pregiudizi, su notizie non verificate, decontestualizzando le vicende narrate, non dando voce a persone musulmane, usando una terminologia scorretta confondendo termini quali Islam, arabi o musulmani che in realtá non sono per nulla dei sinonimi.

Si tratta spesso – hanno spiegato i relatori – di una chiara «ignoranza, di un’assenza di formazione sul mondo arabo» ma, anche – denunciano – di una vera e propria «industria dell’islamofobia» messa in piedi dai partiti politici dell’estrema destra per avvelenare l’informazione e raccogliere voti.

A questa, si aggiunge «l’industria degli opinionisti», dei polemisti senza contenuti, di quelli che affermano che “non tutti i musulmani sono terroristi, ma tutti i terroristi sono musulmani” (recentemente Vittorio Feltri su Libero).

L’Ossservatorio Islamofobia, che è una emanazione dell’Istituto Europeo del Mediterraneo entità pubblica catalana, nel denunciare questa forma di «discriminazione islamofoba» raccomanda l’uso di una maggiore «deontologia» da parte dei giornalisti ma anche una loro effettiva formazione preventiva rispetto ai temi su cui desiderano scrivere.

Lo studio é scaricabile sul sito dell’Istituto IEMEd.

L’indifferenza verso la tratta delle donne per l’industria del sesso

Seminario-tratta-delle-donnePartecipato e partecipativo, quindi, il seminario delle “Enfermeras para el mundo” che hanno voluto affrontare il delicato tema della “prevenzione della tratta con fini di violenza sessuale”. Un tema cui cui pesa una profonda indifferenza se il 39% degli spagnoli confessa di aver consumato sesso con una prostituta. Ma un tema che nasconde, neanche poi tanto, l’inganno prima e la violenza poi, psicologica quando non fisica, con la quale ragazze vengono sdradicate dal proprio territorio rurale o dalla propria nazione (spesso si tratta di sudamericane, 3.000 i casi di tratta solo dalla Bolivia tra il 2012 e il 2017) per essere messe sulla strada a prostituirsi.

Da leggere:  Covid-19, Vienna: in 15.000 per dimissioni governo

Bambine, bambini, adolescenti vengono – ha spiegato la relatrice – ingannate/i con annunci di false agenzia di reclutamento di moda o di impiego, ma anche con false relazioni sentimentali, se non con veri e propri rapimenti. La trappola si chiude isolando il soggetto, impedendo ogni contatto coi propri familiari e il proprio luogo di origine.

Il seminario, ha chiarito il concetto di “tratta” – secondo la definizione del “Protocollo di Palermo” adottata dalle Nazioni Unite nel 2000 – e svolto un momento laboratoriale al fine di verificare e confrontare la conoscenza dei partecipanti al seminario dei vari aspetti del fenomeno spesso apparentato con la “industria del sesso” e che incide sulla vita, dignità, integrità, libertà della persona.

La radicalizzazione non la si combatte, la si previene

La mia giornata si é conclusa assistendo alla plenaria sulla “violenza per radicalizzazione, estremismo e terrorismo internazionale”. Difficile sintetizzare circa due ore di dibattito.

La belga Marta Lomana dello “European Institute of Pace” ha presentato un lavoro del giugno 2017 sul comune di Molenbeek, luogo al centro di numerosi fenomeni di radicalizzazione, frutto di numerose interviste ai suoi abitanti. Il documento integrale [ING] é scaricabile dal sito dell’Ente.

L’italiana Patrizia Fiocchetti ha presentato la propria esperienza, tra l’altro in Afghanistan, e denunciato come i risultati promessi dall’intervento americano – sicurezza, lotta alla radicalizzazione e per i diritti delle donne -, dopo 17 anni di occupazione e guerra, sono falliti, come dimostrano le donne in burga nel centro di Kabul, gli ostacoli alle iniziative delle donne dell’associazione RAWA, o gli attentati di poche settimane fa nella capitale afghana.

Fiochetti, operatrice nel settore dell’accoglienza dei migranti, ha spiegato che per comprendere i fenomeni migratori occorre recarsi sul posto. Nel proprio intervento ha denunciato la pesante situazione di Bihac cittadina al confine con la Croazia e che soffre della pressione dei migranti respinti, anche violentemente, dal vicino. Come, poi, si é soffermata sul muro e sulle azioni militari della Turchia che stanno isolando e distruggendo la cittadina curdo-siriana di Kobane.

Tra gli altre, interessanti le dichiarazioni dei rappresentanti delle forze dell’ordine di Madrid e Barcellona che hanno sostenuto come, contro la radicalizzazione, «non é una questione prioritaria la polizia, serve una prevenzione che é cura dell’apparato municipale».

Il sindaco della libanese Jdeideh-Bauchrieh-Sed Antoine Gebara, infine, é voluto essere presente con un messaggio dove ha dichiarato il «Mediterraneo spazio di tensione ma anche di speranza» e ricordato alcune iniziative in corso contro il fenomeno della radicalizzazione: dalla “Dichiarazione di Nizza” del 2017, al Forum sulla prevenzione in Libano e al prossimo evento in corso di organizzazione a Tunisi per l’inizio del 2019.

Ti potrebbero interessare:

Manuela-Carmena-sindaca-di-MadridConcluso Forum Madrid: società giusta e inclusiva vince su violenza Seminario-Fondazione-Segretariato-GitanoForum Madrid: é la giornata della società civile! Animazione multiculturale a Jezzine - LibanoForum Madrid, Gebara : promuovere il rispetto della differenza Tony-Robinson - Codirettore PressenzaForum Madrid, Pressenza: cittadini che raccontano i movimenti sociali

Archiviato in:ESTERI Contrassegnato con: Forum Madrid

SEGUICI SU TELEGRAM

Gli argomenti di questo sito ti appassionano ma non riesci a stargli dietro?
Unisciti al canale Telegram di FronteAmpio per restare aggiornato.

Interazioni del lettore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

NOTIZIE SULLA GUERRA IN UCRAINA

Ultimi articoli pubblicati

costituzione-italiana

L’ex PM Colombo: Il 41bis è incostituzionale

donna-gravidanza

Belgio, gravidanza dopo 5 anni da morte del partner

alfredo_Cospito_41bis

Alfredo Cospito deve morire!

Ecco come ci convinceranno a mangiare insetti

imbrattamento-cdp-roma-ultima-generazione

Ma cosa vuole “Ultima Generazione”?

Richiedi la Tua NewsLetter

Resta aggiornata/o, senza dipendere da Google o dai Social per raggiungerci e informarti. E’ gratuita, e arriva comodamente nella tua posta elettronica!

ARCHIVIO MENSILE ARTICOLI

ARTICOLI PIU’ LETTI NELL’ULTIMO MESE

  • Ecco come ci convinceranno a mangiare insetti 30 Gennaio 2023
  • Lombardo (PC): non basta sventolare la bandiera 22 Gennaio 2023
  • Muore Italia Sovrana, nasce Ancora Italia Sovrana! 31 Dicembre 2022
  • Caso Cospito al 41 bis: Solidarietà opportunistica 1 Gennaio 2023
  • PCL/1: a Rimini, al via il VI Congresso del Partito 5 Gennaio 2023
  • La repressione di stato si abbatte sui ViVi 28 Gennaio 2023

Ultimi commenti

  • Sinistra Libertaria su L’ex PM Colombo: Il 41bis è incostituzionale
  • roberto su L’ex PM Colombo: Il 41bis è incostituzionale
  • Michele Restaino su Algostino, UniTorino: la democrazia è alla deriva
  • Luca Abram su Alfredo Cospito deve morire!
  • Rossella Bruno su Belgio, gravidanza dopo 5 anni da morte del partner
  • Sinistra Libertaria su PCL/2: da Rimini un No al Reddito di Cittadinanza

Footer

Sondaggio

Salario Minimo di 10 l'ora lordi, che ne pensi?

View Results

Loading ... Loading ...
  • Polls Archive

IL FORUM DI FRONTEAMPIO

  • Vaccino, consenso libero e informato e Carta di Nizza
Accesso

ACCESSO UTENTI

  • Registrati
  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Contenuti con licenza:

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License.

Copyright © 2023 · Metro Pro on Genesis Framework · WordPress · Accedi