Fronte Comunista “perde” la pagina Facebook

Creata nel luglio 2020, la pagina social del “Fronte Comunista” aveva raggiunto 5908 follower. Dopo un post dello scorso ottobre – secondo quanto dichiara il partito – « Facebook bloccava la pagina del Fronte Comunista ».

Lo scorso 13 dicembre, informano, « dopo un mese di tentativi vani di rimettere in funzione il canale, abbiamo deciso di riattivare da zero la nostra pagina ». Oggi, la nuova pagina social ha raggiunto mentre scriviamo i 1649 follower.

Un danno considerevole in termini di follower che si aggiunge al mese di chiusura della pagina: « non disponendo di ingenti fondi da investire in propaganda mediatica, tutto ciò ha creato problemi non indifferenti alla diffusione del nostro materiale e delle nostre iniziative e proposte », precisa Fronte Comunista nel comunicato pubblicato sulla nuova pagina.

Facebook non ha dato « alcuna spiegazione per l’accaduto », concludono.

L’evento continua ad evidenziare la fragilità e l’aleatorità dell’affidare la propria presenza comunicativa a social di regime quale Facebook.

Pagine e Canali social che scompaiono, post censurati, sospensioni, “punizioni” in genere che comportano limitazioni alla diffusione dei contenuti, sono il normale risultato dell’affidarsi ad un privato, ad un “contratto” unilaterale e ad una intelligenza artificiale.

I temi della “sovranità” web e, quanto meno, delle regole di funzionamento di un servizio di pubblica utilità quali sono i social sono stati finora trascurati dai vari partiti, Fronte Comunista incluso.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *