Il sindacato SGB contro i professori e i sanitari no-vax

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I sindacati da rappresentanti, e difensori, dei lavoratori si sono trasformati in enti che fanno politica piuttosto che sindacalismo.

In particolare, sono diventati portavoce della volontà del governo di turno.

Le convenzioni stato / sindacati per CAF e patronati, che portano più soldi nelle casse dei sindacati rispetto al tesseramento, hanno raggiunto l’obiettivo di togliere l’ultima tutela dei lavoratori difronte allo strapotere del padronato pubblico e privato.

Il SGB – Sindacato Generale di Base, si schiera contro i lavoratori no-vax

Se la recente mozione del sindacato autonomo SGB – Sindacato Generale di Base – adottata a Bologna – è stata « la rivendicazione di presupposti diritti individuali non può essere in alcun modo prioritaria né tantomeno annullare il diritto collettivo alla tutela sanitaria » [1], compriamo che neanche le sigle che vanno oltre la sputtanata triplice sindacale sono più credibili.

Il comunicato del Sindacato Generale di Base (SGB) indica chiaramente una posizione politica difronte all’emergenza sanitaria da influenza da Sars-Cov-2.

Una posizione dura contro i lavoratori che non desiderano affrontare i rischi di effetti avversi collaterali di breve, ma anche di lungo termine, derivanti dal siero sperimentale anti-Covid della Pfizer.

« I novax […] sostituiscono la scienza con la superstizione ed ogni genere di complotto », esplicitano con un volantino [2].

Mentre non va oltre una mera affermazione di principio « la lotta per un adeguato incremento degli organici utili al dimezzamento del numero di alunni per classi » [3], unica vera chiave per una scuola di qualità e in sicurezza.

Dove sono gli scioperi, in proposito?

Sicuramente quello proclamato dal sindacato per il prossimo 18 ottobre [4] non solo giunge in ritardo, ma non ha una piattaforma rivendicativa che includa:

  • un tassativo diritto di spazio minimo disponibile pro-capite in aula (3 mq almeno, come i detenuti) per gli alunni,
  • e il diritto al salario per i lavoratori No-vax.

Cosa dovrebbe pretendere un sindacato dei lavoratori al governo

Poco importa che, fatta la precedente premessa, il sindacato SGB sostenga « ci opponiamo ad ogni tipo di sanzione disciplinare o di decurtazione dello stipendio nei confronti dei dipendenti che decidano per ragioni […] sbagliate, di non vaccinarsi; inaccettabile ancora più in questo contesto di crisi economica che sta letteralmente facendo piombare nella miseria decine di migliaia di lavoratori ».

Se:

  • non si ha la forza d’imporre il trasferimento ad altre mansioni del lavoratore di front-office piuttosto che sospensioni o ricattatori green-pass,
  • se non è capaci d’imporre il tampone sempre gratuito per tutti,
  • quando non s’immagina di chiedere e imporre sempre e comunque almeno un Reddito di Emergenza a favore dei lavoratori sospesi perché no-vax (o free-vax),

le affermazioni del Sindacato generale di base sono solo affermazioni di principio e da bar.

Fonti e Note:

Credits: Photo by Ehimetalor Akhere Unuabona on Unsplash

[1] Sindacato generale di base, 3 agosto 2021, “la nostra salute non è in vendita”.

[2] Sindacato generale di base, 3 agosto 2021, “No vax e confindustria due facce della stessa medaglia!”.

[3] Sindacato generale di base, “Scuola- il governo Draghi e il ministro Bianchi confermano le classi pollaio per il prossimo anno scolastico”.

[4] Sindacato generale di base, Pubblico impiego: 18 ottobre sciopero generale di tutto il sindacalismo di base!”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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