Il video choc di Paolo Barnard : Ecco come sono ridotti gli ospedali !

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« Dobbiamo rispetto nei confronti delle persone che rischiano la propria salute, come il personale medico, che più direttamente è esposto, agli operatori sanitari che sono più direttamente esposti ai focolai di contagio ».

Nell’ormai divenuto consueto discorso TV di ieri – e direi anche trito e ritrito – il presidente del consiglio del Consiglio dei Ministri signor Giuseppe Conte non ha mancato di ricordare ausiliari, infermieri e medici che combattono, incessantemente, dentro le trincee delle corsie ospedaliere letteralmente invase – negli ospedali lombardi ed emiliani soprattutto – di ammalati da coronavirus Covid-19.

Tuttavia, dietro le chiacchiere, facili da propalare da parte d’un avvocato e pure docente universitario, restano i fatti.

Fatti che vengono denunciati – seppur con la latitanza dei sindacati filo-governativi e nel silenzio dei media di regime – da minuscoli sindacati di base e da grandi giornalisti censurati ed emarginati per la propria indipendenza.

Il video choc di Paolo Barnard, che di seguito condividiamo, è una denuncia visiva degli scempi conseguenti ai tagli delle risorse agli Ospedali Pubblici, voluti soprattutto dal Partito Democratico di Letta, Renzi e Gentiloni che hanno malridotto le strutture sanitarie pubbliche, dove non vanno a curarsi i potenti ed arricchiti politicanti di mestiere.

Preliminarmente è necessario sentere, dalla viva voce del sindacato dei lavoratori, la situazione.

SGB : Le soluzioni di Conte per gli Ospedali sono ridicole ed indegne !

« I volumi di lavoro che stanno sovraccaricando l’intero personale del Servizio Sanitario Nazionale sono paragonabili a quelli di una guerra o di una immane catastrofe naturale. I numeri sono così impietosi che, da Nord a Sud, il collasso dell’intero SSN è, ormai, un timore più che fondato ».

Leggasi la denuncia, per esempio, del Sindacato generale di Base insita nel loro comunicato che, per esempio, il Sindacato generale di Base in un proprio comunicato che è facile trovare sul loro sito web ma più difficile – direi anzi impossibile – nei servizi della TV di Stato o sui giornali maistream.

Eppure la denuncia del SGB è forte e grave : « COVID19 sta presentando il proprio salatissimo conto dopo anni di tagli al fondo sanitario, ridimensionamenti dei servizi, chiusure di strutture, diminuzione dei posti letto, riduzione del personale, blocco del turnover e precariato. È ora di prendere atto del fallimento delle politiche del passato. È ora di invertire la rotta ».

« A pagare il prezzo delle scellerate politiche dei tagli sono – proseguono – senz’altro le persone che ora si stanno ammalando, ma anche i dipendenti SSN, che, pur gestendo con grande professionalità e abnegazione l’emergenza pandemica, devono fare i conti con un’elevata esposizione al rischio di contagio, la carenza di DPI [dispositivi di protezione individuale, mascherine e simili NdR], l’assenza di protocolli di sicurezza e ritmi di lavoro devastanti ».

Quindi il dato allarmante : « Ad oggi, l’8-10% dei contagiati fa parte del personale del SSN, mentre si contano già a decine i decessi [67 all’1 aprile, secondo il triste elenco nominativo pubblicato dalla Federazione dell’Ordine dei Medici, NdR] dovuti a COVID19 fra medici e infermieri ».

« Per altro, l’aumento delle ore di straordinario, il blocco delle ferie, il ritardo dei riposi, il distacco coatto dagli affetti familiari stanno avendo un grave impatto negativo anche sulla salute psichica del personale della sanità », aggiunge il comunicato del Sindacato Generale di Base.

Negli ospedali non siamo eroi ! La base di lotta del sindacato SGB

« Chi lavora in sanità non è un eroe, è una lavoratrice e un lavoratore a cui deve essere, in ogni caso, salvaguardato il rispetto della propria dignità », conclude il comunicato quasi come risposta alle vacue parole del signor Giuseppe Conte.

A fronte della denuncia la denuncia / richiesta del sindacato :

  • ridicolo il premio di 100 euro in busta paga relativo al lavoro svolto nel mese di marzo;
  • irresponsabile, in considerazione della letalità di COVID19 sulla base dell’età, il mantenimento in servizio del personale sanitario in deroga ai limiti di età per il pensionamento;
  • indegna la cancellazione della quarantena per i dipendenti del SSN venuti a contatto con i casi confermati di COVID19;
  • irricevibile il piano di assunzioni di personale del SSN solo a tempo determinato.

Barnard, il video choc : posti letto in ogni angolo, pazienti ammassati !

Ma ecco la fotografia reale di molti ospedali italiani, in un video ricevuto da un interno e pubblicato dal giornalista Paolo Barnard sul suo canale YouTube e che nessuna televisione ha pubblicato. Posti letto ricavati in ogni angolo, pazienti ammassati, l’uno accanto all’altro. Non c’è più un solo spazio libero. La situazione è drammatica.

Il fatto che le strutture ospedaliere siano al collasso e che i pazienti da gestire, dietro i quali si nascondono persone e non numeri, siano tanti, troppi per una sanità pubblica già stremata dalle insensate misure che vogliono favorire la Sanità privata – che punta ai servizi più economicamente rilevanti e meno costosi -, le Assicurazioni Sanitarie private, a discapito dei Servizi di Emergenza e dei Posti di Terapia Intensiva (costosi) della Sanità Pubblica.

Quando si parla della vita non può valere la vecchia battuta: “l’operazione è riuscita, ma il paziente è morto” [1].

https://www.youtube.com/watch?v=4tN0-KgbvLg

Note :

[1] testo ULTIMI TRE PARAGRAFI tratto da articolo sul videoblog Byoblu di Claudio Messora.

Credits : Photo by Richard Catabay on Unsplash

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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